Anatomia di un omicidio
P aul Biegler passa gran parte del tempo a pescare deluso dopo aver perso il posto di pubblico accusatore. Valente avvocato ha bisogno di una spinta per risollevarsi dall'inedia nella quale è piombato e riuscire a pagare lo stipendio della fedele segretaria Maida Rutledge che pur non ricevendolo, resta imperterrita in ufficio a sbrigare le poche pratiche che gli passano per le mani, per lo più piccole cause che Paul sbriga tra una trota e l'altra. A dargli la scossa arriva una telefonata della signora Laura Manion che vuole affidargli la difesa di suo marito, reo di aver ucciso un uomo che l'aveva violentata. A dargli man forte e a spiegargli i fatti, visto che lui si era isolato a pescare nel capanno in mezzo ai boschi, interviene l'ex giudice Parnell, grande giurista anche se ormai dedito solo all'alcool. E' anche un'occasione per lui di redimersi tornando tra le aule di tribunale assistendo il suo più giovane amico. Paul si reca quindi in compagnia della donna a far visita nella locale prigione a suo marito allo scopo di appurare i fatti e conoscerlo. Questi, Frederick Manion, tenente dell'esercito ed ex combattente nella guerra di Corea, assai geloso di quella che era la sua seconda moglie, saputo della violenza, si era recato dal gestore del bar reo di tale efferatezza e lo aveva ucciso sparandogli per poi costituirsi. Ora appare chiaro che una legittima difesa intervenendo in pieno svolgimento del fatto avrebbe tutt'altro peso di quanto è realmente accaduto, ovvero il lasso di tempo di un'ora dalla violenza all'omicidio, tale da farlo catalogare tra i premeditati senza possibilità di attenuanti. Ecco allora che in dibattimento si cercherà, anche in base a vecchie sentenze, di far passare il gesto come frutto di estrema sofferenza morale per quanto subito dalla moglie.
Legal thriller o anche legal drama, come viene definito nei paesi anglofoni, questo sorprendente film di Otto Preminger ne determina un prima e un dopo, tanto è intenso e ben congegnato. Superlativa prova di attore per James Stewart e consacrazione in grande stile per George C. Scott, al suo primo importante ruolo cinematografico che gli valse la Nomination come Miglior attore non protagonista. Film che fece parlare molto di sé dando uno scossone all'allora puritana società americana, nel dibattere temi di violenza sessuale e argomenti pruriginosi, come il soffermarsi sulla biancheria intima stracciata della donna mostrata come prova in aula, per l'epoca particolare veramente indigeribile.
Anatomy of a Murder
Stati Uniti 1959
Regia: Otto Preminger
Musiche Duke Ellington
con
James Stewart: Avv. Paul Biegler
Lee Remick: Laura Manion
Ben Gazzara: Tenente Frederick Manion
Arthur O'Connell: ex giudice Parnell Emmett McCarthy
Eve Arden: segretaria Maida Rutledge
Kathryn Grant: Mary Pilant
George C. Scott: P.M. Claude Dancer
Orson Bean: Dott. Matthew Smith
Russ Brown: George Lemon
Murray Hamilton: Alphonse Paquette
Brooks West: Mitch Lodwick
Ken Lynch: sergente James Durgo
John Qualen: vice sceriffo Sulo
Royal Beal: Sceriffo Battisfore
Don Ross: Duane Miller
Ned Wever: Dott. Raschid
Joseph Kearns: Lloyd Burke
Joseph N. Welch: giudice Weaver
Howard McNear: Dott. Dompierre
Alexander Campbell: Dott. W. Gregory Harcourt
Joseph Kearns: Lloyd Burke
non accreditato
Duke Ellington duetta al piano con James Stewart
Veramente un buon film..... spassoso ... con quel tocco di romanticismo (cinematografico) ... ovvero amore per il no-color...
RispondiElimina