I tartassati
T orquato Pezzella, come quasi tutti gli italiani non ama pagare le tasse e si rifugia perfino in Sant'Agostino per giustificarsi moralmente. Quando infatti afferma che laddove tasse e balzelli sono carichi troppo esosi da sopportare, non è peccato non pagarli. Così nel suo avviato negozio di abiti e tessuti il nostro si barcamena con l'aiuto del Rag. Ettore Curto, per cercare di pagare meno tasse possibili. Ma nonostante il "fiscalista", professione da poco entrata in funzione, non sfugge alla Tributaria una possibile evasione dalle denunce presentate dal Pezzella, per cui dispone una verifica sul posto affidandola al tenace maresciallo Fabio Topponi coadiuvato dal brigadiere Bardi. Dalle prime risultanze risulta evidente una mancata rispondenza ai reali guadagni dell'impresa che sicuramente costerà parecchio al Pezzella, che immediatamente escogita col suo fiscalista una procedura da attuare per limitare i danni. Tuttavia i velati tentativi di corrompere il maresciallo si rivelano contro producenti in quanto persona integerrima ancorché di modeste risorse economiche. Questo induce allora i due a cercare di conquistare le simpatie della sua signora, spedendole a casa elettrodomestici di ultima generazione in omaggio, ma per un caso di omonimia, sbagliando indirizzo e regalandoli alla signora Topponi sbagliata, ovvero la moglie di un suo cugino, cosa questa che comunque influisce negativamente sui rapporti tra maresciallo Topponi e commerciante sotto verifica Pezzella. Tra i due si instaura uno strano rapporto di guerra e pace con quest'utimo che cerca in tutti i modi di penetrare quel muro che il primo mantiene integro e solido. Neanche un travestimento da cacciatore per entrare nelle simpatie del Topponi, noto amante dell'arte venatoria, riesce ad ammorbidirlo, anzi è un episodio che li vede entrambi vittime di un incidente stradale e ricoverati insieme nella medesima camerata dell'ospedale. Qui i familiari accorsi prendono atto che tra i rispettivi giovani figli, Agostino Pezzella e Laura Topponi c'è del tenero e che si frequentano da qualche tempo, cosa che fa infuriare il maresciallo temendo possa trattarsi dell'ennesimo tentativo patetico del Pezzella per vedersi "aiutato" nella verifica. Ma per i due giovani è una cosa seria e i loro contendenti genitori sono destinati a divenir consuoceri. Nemmeno un ultimo disperato tentativi di Pezzella di giungere ad una soluzione riesce nel suo intento e il maresciallo, pur conscio del danno che subirà il Pezzella, ma ligio al suo dovere andrà fino in fondo, disposto comunque subito dopo ad aiutarlo per cercare di recuperare qualche soldo ma nel solo modo disponibile per tutti gli italiani: il TOTOCALCIO. C'è un sistemone che sembra sicuro con un paio di cento mila lire dovrebbe assicurare una discreta vincita ...
Totò si ritrova a perfetto agio, dopo Guardie e ladri, a far coppia con Aldo Fabrizi e le gag tra i due restano memorabili specie nella lunga scena dell'ospedale dove appare la mitica Sora Lella, (sorella minore di Aldo nella vita), che da infermiera ha un'esperienza con le iniezioni "che si figuri me le faccio da sola" ... "e vorrei vedere con quel popò .." battuta di rimando strappa risate di Totò.
I tartassati
Italia 1959
Regia: Steno
Musiche Piero Piccioni
con
Totò: Cavalier Torquato Pezzella
Aldo Fabrizi: maresciallo Fabio Topponi
Ciccio Barbi: brigadiere Bardi
Miranda Campa: signora Topponi
Anna Campori: signora Pezzella
Cathia Caro: Laura Topponi
Louis de Funès: Rag. Ettore Curto
Luciano Marin: Agostino Pezzella
Piera Arico: commessa
Elena Fabrizi: infermiera dell'ospedale
Cesare Fantoni: Don Ignazio
Ignazio Leone: guardia forestale
Anna Maria Bottini: Mara Topponi
Fernand Sardou: Ernesto, marito di Mara
Nando Bruno: ubriaco sul ponte
Mario Meniconi: facchino
per farsi male le ci vorrebbe un ago lungo così ...
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