La zia d'America va a sciare
Dopo aver perduto tutto il suo denaro in speculazioni di borsa, la miliardaria Tecla Cammarano decide di lasciare New York per cercare almeno di trovare un marito danaroso alle sue due nipoti Rosemarie e Caterina. Ad aspettarle in Italia altri due nipoti Dante e Salvatore che bisticciano tra loro per ospitare quella che credono ancora la ricchissima zia d'America. Ma lei non ama l'aria di mare di Napoli, abituata com'è all'aria fina dell'85mo piano dell' Empire State Building dove abitava, trova più confacente l'aria di montagna, proponendo così ai nipoti una bella vacanza al Terminillo. Non avendo disponibilità di denaro per via delle lungaggini tra banche italiane ed estere, chiede ai nipoti di anticipare le spese in lire, costringendoli loro malgrado a impegnare parecchi oggetti di casa per racimolare una somma appena necessaria per i primi giorni di vacanza. Dovranno lasciare le rispettive mogli a casa per risparmiare qualcosa in attesa che la zia sblocchi i suoi conti. Non sanno i tapini che la loro anziana parente non ha più il becco di un quattrino. Ma in albergo viene ricevuta con la fama che si porta appresso e si fa accompagnare anche dall'anziano Cavalier Eugenio che a sua volta spera di far breccia su di lei e soprattutto i suoi soldi. Quello che conta per l'anziana vegliarda è in realtà trovare due partiti buoni per le nipoti e uno sembra essere quello giusto, individuato nel maturo proprietario dell'albergo, il quarantenne Teodoro che ha messo gli occhi su Caterina. Al contrario lei li ha messi sul bel cantante che si esibisce lì, lo squattrinato Lucio che in cambio di vitto e alloggio allieta le serate dei clienti con le sue canzoni. Rosemarie invece si è innamorata di un giovane meccanico che è in realtà il ricchissimo rampollo del proprietario delle industrie automobilistiche Borgatti che si è scambiato di identità con un meccanico, Gino Moliconi, che ha vinto il soggiorno in montagna partecipando ad un concorso. Si erano conosciuti sulla strada che porta all'albergo quando il Borgatti era rimasto in panne con la sua auto. Il provvidenziale incontro con il meccanico che tentava di arrivarci a piedi, si era rivelato utile non solo per riparare l'auto ma anche per mettere in atto un piano che gli stava particolarmente a cuore. Voleva conquistare una ragazza anonimamente per esser sicuro che lei non lo accettasse solo per i suoi soldi, così si era scambiato di identità con il meccanico Gino. Questo crea una serie infinita di equivoci con l'arcigna zia Tecla che ostacola in ogni modo ogni approccio delle nipoti con i rispettivi spasimanti, pretendendo che una si sposi con Teodoro e l'altra con Gino che crede sia il ricchissimo rampollo Alvaro Borgatti. visto che ha ormai svelato di essere al verde per la disperazione dei suoi parenti d'Italia. Dopo una serie di esilaranti equivoci dove anche Tecla risulterà decisiva, si scoprirà la verità e trionferà l'amore che coinciderà con la lucrosa sistemazione agognata.
Girato sulle nevi del Terminillo il film vede la vulcanica Tina Pica tessere le sue divertenti trame con un cast che oltre ai bravi caratteristi del periodo vede la giovanissima Isabella Biagini al suo esordio. Se poi qualcuno si chiedesse se c'è Mimmo Poli, la risposta è affermativa; sebbene non citato nei crediti, lo si riconosce dietro al banco del ricevimento dell'albergo montano.
La zia d'America va a sciareGirato sulle nevi del Terminillo il film vede la vulcanica Tina Pica tessere le sue divertenti trame con un cast che oltre ai bravi caratteristi del periodo vede la giovanissima Isabella Biagini al suo esordio. Se poi qualcuno si chiedesse se c'è Mimmo Poli, la risposta è affermativa; sebbene non citato nei crediti, lo si riconosce dietro al banco del ricevimento dell'albergo montano.
Italia 1958
Regia: Roberto Bianchi Montero
Musiche Carlo Innocenzi
con
Tina Pica: zia Tecla Cammarano
Rosario Borelli: Alvaro Borgatti
Ferruccio Amendola: Gino Moliconi
Nadia Bianchi: Rosemarie
Isabella Biagini: Caterina
Germano Longo: Lucio, il cantante
Virgilio Riento: Eugenio, il Cavaliere
Bice Valori: Faustina, la governante
Nuto Navarrini: Teodoro, il proprietario dell'albergo
Silvio Bagolini: Carletto, il facchino
Guglielmo Inglese: Guglielmo
Dante Maggio: Dante
Renato Malavasi: capo cameriere
Nino Milano: Salvatore
Franca Rame: la soubrette
il marito è come il gelato se non si prende subito ... si squaglia
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