Tempo di villeggiatura
A Corniolo, un piccolo paesino collinare dedito all'agricoltura e lavori di artigianato è stato di recente inaugurato un albergo che sfrutta la posizione elevata e il bel panorama del laghetto sottostante offrendosi come luogo tranquillo ed ameno dove ritemprarsi. All'inaugurazione c'è già tanta gente prenotata e un servizio navetta con bus guidato dal prestante Checco, collega la stazione più vicina all'albergo. Su di lui ha messo gli occhi la bella Dolores, ex ballerina, accompagnata dal gelosissimo partner più anziano. C'è una famigliola dalle dimensioni e conseguente voracità notevoli, due studenti di medicina, Fabrizio e Luciano, quest'ultimo figlio del capo cameriere Alfredo che ha trovato per loro una sistemazione adeguata per favorire il rush finale dei loro studi in tutta pace. Il ragionier Aristide Rossi, gentiluomo d'altri tempi, ha la fortuna di conoscere la signorina Margherita Pozzi, altra ospite dell'albergo e con la quale intrecciare una relazione dapprima di pura cortesia e convenevoli per poi col tempo, constatate chiare affinità di carattere, ambire ad una relazione amorosa che soddisfa entrambi. Ben diverso il rapporto burrascoso con Dolores e il suo accompagnatore che fa la spola con la città chiamandola al telefono ad ogni ora essendo lui di età avanzata mentre la ragazza giovane ed avvenente. Tale da far ingelosire Lella, la fidanzata paesana dell'autista Checco, che si mette scimmiottare la ballerina nella speranza di attirare ancor più a sé il suo fidanzato che teme preso dall'avvenenza della neo arrivata. I due studenti attirati dalle feste da ballo invece di studiare si buttano appresso alle sottane che capitano e dopo l'insuccesso di Fabrizio con Silvana, una giovane cliente in compagnia della madre, è la volta di Luciano a far breccia nel suo cuore al punto che la ragazza lascia il fidanzato che la veniva a trovare nei fine settimana. C’è poi Carletto in paese che ha velleità da attore e in attesa di fare un provino a Cinecittà si allena a sedurre le cameriere dell’albergo rimediando alla fine un sacco di legnate dalle ragazze infuriate. E' tempo di rientrare e Luciano, che resta ancora in albergo, saluta Silvana con la promessa di un prossimo fidanzamento e Checco ha messo la testa a posto grazie alle sberle di Lella e ai rimproveri di Frà Serafino, anche perché di concreto non c'era stato nulla tra lui e l'avvenente Dolores. Il ragionier Aristide Rossi sta per coronare il suo sogno d'amore quando scopre tragicamente che la signorina Margherita Pozzi, sua possibile futura moglie, soffre terribilmente il russare degli altri avendo un sonno leggerissimo. Lei lo tranquillizza sperando di farci l’abitudine o nell'uso saltuario di sonniferi, ma lui è irremovibile, sa di russare per un fatto congenito in maniera tale che a volte si spaventa da solo svegliandosi di soprassalto. Niente, è la fine di ogni sogno d'amore. A meno che ... provare a togliersi tonsille e adenoidi, anche se dolorose da farsi da adulto, sembra al ragioniere l'unica soluzione per risolvere il fastidioso problema e convolare a felici anche se tardive nozze.
Commedia semplice e garbata con alcune situazioni particolarmente azzeccate grazie anche ad un cast di esperienza tale da caratterizzare i vari personaggi, tutti assai convincenti e naturali nel testimoniare un’epoca ormai lontana più di 60 anni ... e sembra ieri.
Tempo di villeggiatura
Italia 1956
Regia: Antonio Racioppi
Musiche Alessandro Cicognini, Xavier Cugat
con
Vittorio De Sica: Il ragionier Aristide Rossi
Maurizio Arena: Checco, l'autista
Giovanna Ralli: Lella, la sua fidanzata
Memmo Carotenuto: Alfredo, il capo cameriere
Gabriele Tinti: Luciano, lo studente
Nino Manfredi: Carletto, l'attore
Abbe Lane: Dolores, l'ex ballerina
Marisa Merlini: La signorina Margherita Pozzi
Aldo Berti: Pio
Bella Visconti: Silvana
Wando Tres: il signor Bianchi
Dina Perbellini: La signora Adele
Virgilio Riento: Frà Serafino
Gildo Bocci: Lo zio Santino
Edoardo Toniolo: Il signore che protesta e insulta
Antonio Acqua: Il direttore dell'hotel
Roberto Bruni: Fabrizio
Ciccio Barbi: L'ispettore di produzione
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