Il giardino incantato
G ianni e Pinotto, al solito spiantati, cercano disperatamente un lavoro e la fortuna sembra aiutarli quando, recatisi in un'agenzia di collocamento, vengono subito inviati presso una famiglia dove Pinotto, spacciato per esperto babysitter, dovrà accudire i figli di una coppia in uscita serale per divertirsi. Il più grande dei bambini è un "tipo difficile" e si presenta subito mettendo una trappola a Pinotto per poi colpirlo in testa con una clava. Vorrebbe che gli si leggesse una fiaba ma Pinotto non è molto bravo a leggere e si impunta nelle parole lunghe per cui prega il bambino di leggerla per lui. La favola è "il fagiolo magico" e subito dopo le prime battute incanta talmente Pinotto che si immedesima nel mite contadino Jack Strong e inizia a sognare di quel regno fantastico dove imperversa un crudele gigante che gli ha rubato una gallina speciale in grado di fare uova d'oro e ha rapito la Principessa Eloisa portandola nel suo maniero lassù tra le nuvole. Doveva sposarsi col Principe Arthur, un rampollo di nobile famiglia e ricchissimo che a sua volta è stato rapito e non conoscendosi i giovani, nelle segrete del castello dove sono reclusi, si spacciano lui per un trovatore che gira cantando e suonando storie d'amore mentre lei per Darlena, una graziosa contadinella. Intanto Jack / Pinotto è mandato da sua madre in paese per vendere l'adorata vacca unica fonte di sostentamento a loro rimasta e si imbatte nell'astuto macellaio Gianni / signor baffo nero che col suo baffo lo beffa pagandogli la mucca con 5 miseri fagioli che gli assicura esser magici. La madre di Jack disperata di aver un figlio così sciocco se ne va a dormire mentre lui pianta i fagioli sicuro che daranno magici frutti. Infatti l'indomani è spuntata una enorme pianta di fagiolo che arriva fin lassù e oltre le nuvole tanto che richiama molte persone del luogo e suggerisce a Jack l'idea di arrampicarsi su di essa per arrivare al castello del gigante e ucciderlo, liberando i suoi prigionieri e la sua adorata gallina dalle uova d'oro. Ovviamente Gianni ha sentito tutto ed attratto da quell'oro di una certa gallina, si arrampica con lui fin sul castello. Qui vengono però catturati subito dall'enorme gigante che sembra avere l'acquolina in bocca all'idea di arrostire il cicciottello e succulento Pinotto. Ma gli saranno più utili come domestici non sapendo quanto siano maldestri e sciagurati al punto che dopo una serie di maldestri incidenti riusciranno a liberare i prigionieri e darsi alla fuga con la gallinella serrata tra le mani di Gianni che ha raccattato anche numerose gemme del gigante. Questi li insegue a sua volta ma giunti a terra l’eroico Jack / Pinotto taglia la pianta facendolo precipitare al suolo dove un'enorme buca lo ricorderà per sempre: "è arrivato dritto fino in Cina". Il Re grato a Pinotto lo sta compensando adeguatamente nel tripudio generale quando il poveretto si sveglia con una caraffa fracassatagli in testa dal pestifero ragazzino. Il ragazzino più infernale che si conosca ha interrotto un bellissimo sogno, ma anche dormire sul lavoro non è cosa buona e Gianni lo rimprovera, mentre rientrano a casa i genitori dei ragazzi al termine di questa divertente commedia musicale che si presta senz'altro ad essere rivista e gustata in questo periodo natalizio.
🎄 Auguri 🎄 a tutti.
Jack and the Beanstalk
USA 1952
Regia: Jean Yarbrough
Musiche Lester Lee, Heinz Roemheld, Bob Russell
con
Bud Abbott: Mr. Dinkel / baffo nero (Gianni)
Lou Costello: Jack Strong (Pinotto)
Buddy Baer: Riley il gigante
Dorothy Ford : Polly
Barbara Brown: mamma Strong
David Stollery: Donald Larkin
William Farnum: il Re
Shaye Cogan : Eloisa Larkin / Principessa Eloisa / Darlena
James Alexander: Arthur / Principe Arthur / trovatore
Johnny Conrad: ballerino
Arthur Shields: Patrick
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