I figli dei moschettieri
A lla morte di Re Luigi XIII, il Duca di Lavalle ha in pugno la Francia. La Regina Anna, vecchia e malata ha messo al sicuro in un monastero il giovane erede, ancora minorenne, per salvarlo dalle grinfie dell'avido Duca. Questi vorrebbe in moglie la Principessa Henriette, figlia della Regina, per dare legalità al suo potere di fronte al popolo. Ma sia lei che la madre non intendono sottostare alle sue richieste e la Regina memore dei servigi resi un tempo a suo marito dai quattro formidabili Moschettieri, li manda a chiamare nella speranza siano ancora validi e in grado di aiutarla. Molti suoi messaggeri inviati al Re di Spagna suo cugino con richieste di aiuto sono stati intercettati e uccisi lungo la strada dagli uomini del Duca per cui quella dei Moschettieri, probabilmente vecchi se ancora in vita, è la sua ultima carta da giocare prima di capitolare alla volontà del Lavalle. Purtroppo dei vecchi Moschettieri di un tempo è rimasto in vita il solo Porthos che tuttavia è immobilizzato da una brutta gotta, ma la sua spada verrà presa da suo figlio, come pure quella di D'Artaghnan e di Aramis che hanno invece perduto i loro padri. Mentre con grande sorpresa di tutti Athos, anch'egli defunto, ha una figlia, Chiara, non meno valida con la spada dei suoi tre compagni maschi. Tutti insieme, seguendo le gesta paterne, vanno a corte e con la regina concordano un piano che preveda il finto rapimento di sua figlia allo scopo di condurla in Spagna per chiedere aiuti immediati. La ragazza può uscire solo per brevi passeggiate in carrozza e sotto scorta che per i nostri è un gioco da ragazzi sopraffare. Ma la Contessa Claudine, accreditata a corte e segreta spia del Duca, lo informa sul fatto e lui fa tendere un'imboscata ai quattro catturandoli. Vuol sapere dove è nascosto il giovane Luigi XIV ma nemmeno con la tortura riesce a sapere ciò che vuole e che la Regina ha raccomandato ai giovani di tenere segreto a costo della vita. Lavalle allora concede alla Regina di deciderne la sorte facendole scegliere tra la loro morte o la concessione di sua figlia in sposa, cosa che la Sovrana deve per forza concedere. Ma quando Henriette si presenta velata all'altare, nei suoi panni si è calata Chiara che manda all'aria le nozze facendo infuriare il Duca che la fa imprigionare. La principessa con gli altri tre hanno così avuto il tempo di fuggire e si son rifugiati presso la locanda di comare Michom, in attesa di raggiungere il monastero dove vive in segreto il futuro Re. La Contessa Claudine gioca allora d'astuzia e finge di liberare Chiara dalla prigione per poi rifugiarsi con lei in luogo sicuro per carpirle il segreto del nascondiglio, quando la donna le confida la sua intenzione di raggiungere gli altri al monastero come previsto. Lavalle informato tende loro un'altra trappola arrivando prima e portando con sé il giovare erede in un castello sulla strada per Parigi. I nostri sventano il piano e riescono anche a farsi rivelare il posto dove Lavalle si è fermato in attesa di rientrare trionfalmente a Parigi. Servono però dei rinforzi e grazie a comare Michom e a suo marito, un vecchio caporale che combatté a fianco dei loro genitori, si allertano tanti altri giovani, come loro figli di Moschettieri, per mettere insieme un bel gruppo in grado di assaltare il castello. Con l'astuzia penetrano nel castello per aprire poi le porte al resto dei Moschettieri e dare inizio alle danze che culminano con il bieco Lavalle infilzato come un pollo allo spiedo da D'Artagnan nello spettacolare duello finale.
Un gran bel film di avventure targato RKO e con un cast di assoluto valore e tante ottime scene di azione e spettacolari duelli alla spada. La variante della "moschettiera" femmina poi è di gran pregio, specie perché ad indossarne i panni e interpretarne il ruolo è Maureen O'Hara, la stupenda rossa compagna di John Wayne in tanti film di pregio. Il doppiaggio, inutile ripeterlo, è il meglio delle storiche voci del periodo con l'eccezione, mica da poco, di Emilio Cigoli e Giulio Panicali, che mancano all'appello.
At Sword's Point
Stati Uniti 1952
Regia: Lewis Allen
Musiche Roy Webb
con
Cornel Wilde: D'Artagnan Jr.
Maureen O'Hara: Chiara, figlia di Athos
Dan O'Herlihy: Aramis Jr.
Alan Hale Jr.: Porthos Jr.
Robert Douglas: il Duca di Lavalle
Gladys Cooper: la Regina Madre Anna
Nancy Gates: la Principessa Henriette, sua figlia
June Clayworth: la Contessa Claudine
Moroni Olsen: Porthos
Blanche Yurka: la comare Michom
George Petrie: Chalais
Edmund Breon: ciambellano della regina
Peter Miles: il giovane Luigi XIV
amo questi film di una volta e quelle voci italiane indimenticabili
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