Anthar l'invincibile
G anor, a capo di un complotto, ha assassinato Sandor il Sultano di Bagdad prendendo il potere dopo aver ferito e incarcerato anche suo figlio, il Principe Daikor. Peggior sorte sarebbe toccata a sua sorella, la Principessa Soraya, che sarebbe finita nel suo Harem se non avesse tentato disperatamente di togliersi la vita gettandosi nel fiume. Fuori Bagdad sul greto del medesimo fiume il giovane e possente Anthar la trova e la assiste rincuorandola e raccontandole che il suo villaggio è stato distrutto in sua assenza e tutti sono stati uccisi mentre le donne sono state portate via in catene. Solo il ragazzo che è con lui si è salvato ma gli hanno tagliato la lingua per cui non sa dirgli chi abbia agito con tanta efferatezza. Tuttavia mentre stanno per rimettersi in cammino vengono attaccati da un gruppo di predoni che rapiscono Soraya e fuggono a cavallo nonostante Anthar abbia cercato di salvarla. Con il muto si mette subito sulle loro tracce per scoprire che si sono accampati nel deserto dove il loro padrone, Akrim, famoso mercante di schiave ha allestito un'asta alla quale partecipano molti danarosi sceicchi e mercanti. Soraya è il pezzo pregiato ma non appena viene ceduta allo sceicco Kamal, Anthar con un colpo di mano la libera creando scompiglio nel campo di Kamal che l'indomani si reca di nuovo da Akrim per farsi rendere le 50 mila piastre pagate per la donna. Intanto le tribù del nord fedeli al vecchio Sultano sono pronte ad entrare in azione ma Anthar, per non mettere a repentaglio la vita del Principe imprigionato a Bagdad e tenuto come ostaggio per dissuadere la popolazione da ogni tentativo di ribellione, intende prima attuare un suo piano per liberarlo e solo dopo darà via libera all'attacco. Riesce ad entrare in città e a far evadere il Principe che conosce un passaggio segreto che dalla piscina dell'Harem conduce sott'acqua al fiume esterno alle mura. Lui ce la fa mentre Anthar per proteggergli la fuga viene catturato. Il crudele Ganor ha in serbo per lui una fine esemplare di fronte a tutta la popolazione costringendolo a lottare con un furioso rinoceronte. Anthar riesce a liberarsene e contemporaneamente il Principe Daikor è alle porte della città con i suoi e in breve non c'è più scampo per Ganor il quale per sfuggire alla morsa di Anthar e alla sua giusta punizione, preferisce gettarsi nel vuoto dall'alto del palazzo sfracellandosi al suolo. Bagdad ha di nuovo il suo legittimo Sultano nel Principe Daikor e sua sorella Soraya ha coronato il suo sogno con il possente Anthor, il suo amato ed eroico salvatore.
Nel solco del peplum di medio bassa qualità questo esempio con protagonista il nostro Adriano "Kirk Morris" Bellini, che se da un lato ha nei deserti algerini, nella ricchezza dei costumi e degli interni i suoi punti di forza, langue decisamente nell'azione con combattimenti al minimo sindacale causa la mancata consulenza di un maestro d'armi che si fa decisamente sentire.
Il mercante di schiave
Italia, Francia, Spagna 1964
Regia: Antonio Margheriti
Musiche Georges Garvarentz
con
Kirk Morris: Anthar
Michèle Girardon : Principessa Soraya
Renato Baldini: Kamal
Mario Feliciani: Ganor
Manuel Gallardo: Principe Daikor
José Jaspe: Akrim il mercante di schiave
Giacomo Furia: Salene il banditore
Aldo Cecconi: Abdul
Roberto Dell'Acqua: Aimu il muto
Nadine Verdier: Schiava
Malika Kamal: Schiava
Tanya Lopert: Schiava
Serena Michelotti: Schiava
Laura Nucci: Adonna, guardiana dell'Harem
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