Il ritorno di Joe Dakota
A rborville è un piccolo paese dove un giorno arriva un misterioso cavaliere. L'accoglienza non è delle migliori da parte dei pochi abitanti specie quando l'uomo chiede di un vecchio indiano di nome Joe Dakota. La prima ad accoglierlo era stata Jody la figlia del proprietario dell'unico negozio di generi vari del paese e dopo avergli dato poca confidenza, lo aveva accolto e rivestito quando se lo era visto tornare fradicio di petrolio. L'uomo era stato nell'appezzamento del vecchio indiano e aveva trovato sul posto tutti i pochi abitanti del paesino intenti a perforare il terreno dopo aver eretto un traliccio e recintato tutta la zona. Alla curiosità dell'uomo avevano risposto gettandolo nello stagno che si era formato nei pressi del pozzo infradiciandolo di olio nero. Jody gli dà nuovi abiti e di lì a poco l'uomo inizia a far sul serio dichiarando di essere lui Joe Dakota e che l'atto di vendita di quel terreno non è valido anche se, Cal Moore, a capo dei paesani, mostra un regolare atto di vendita dell'indiano ancorché siglato con una X. Siccome l'atto non è registrato e lui è il vero Joe Dakota si insedia nella casa del vecchio e impedisce agli altri di continuare con la perforazione del pozzo. Cal vorrebbe sorprenderlo di notte ma viene dissuaso e rimandato a casa. Poi mentre in paese si discute sul da farsi, Jody, che ha un debole per l'affascinante e misterioso straniero, va a trovarlo di notte raccontandogli che l'indiano non lo troverà mai perché è stato impiccato dai suoi compaesani quando tentò di violentarla. Joe allora cerca di placarla e non credendo assolutamente al fatto si fa raccontare per filo e per segno la brutta vicenda occorsale. Lei era solita andare a trovarlo nella sua capanna e l'uomo le era molto affezionato e le insegnava tante cose della vita indiana e mai si sarebbe sognata un attacco simile e alle spalle tanto che sentiva la ruvidezza della sua barba sulle gote prima di venir colpita violentemente al capo e svenire. Quando si riebbe vide il vecchio vicino e corse via urlando e denunciandolo in paese. Venne impiccato ma Cal asseriva che l'atto lo aveva già da una settimana, per cui non era stato assassinato per impadronirsi della sua terra anche se quello stagno di olio putrido faceva supporre la sicura presenza di un ricco giacimento di olio nero. Ma Joe non è convinto e dal racconto scopre il particolare che scagiona il suo vecchio amico e inchioda davanti a tutti il vero colpevole dell'aggressione a Jody nei panni del capoccia Cal e questo perché gli indiani non hanno barba, essendo quasi tutti completamente glabri. Messo alle strette l'uomo cede e Joe dopo un violento corpo a corpo lo consegna alla giustizia. Tutti ad Arborville si sentono in parte responsabili e per questo danno fuoco al pozzo abbandonando per sempre i loro sogni di ricchezza riposti in quel maledetto petrolio che dopo quanto successo li aveva sporcati anche nell'anima. Joe Dakota è un ex capitano di cavalleria e il vecchio indiano a lui affezionato era un suo scout che per vivere con i bianchi aveva scelto il nome del suo amato capitano il quale gli aveva perfino insegnato a scriverlo. Ecco perché quell'atto firmato con una X era palesemente falso ed ecco anche spiegata l'ostinazione di quell'uomo nel voler restare per cercare la verità. Ora ben visto da tutti si dice pronto a restare nel vecchio appezzamento che è intestato a lui e costruirà un ranch dove viverci per il resto dei giorni con la sua Jody.
Western oleoso dove tutto è intriso di catrame e dove non si spara nemmeno un colpo di pistola, forse per paura che prenda fuoco tutto, come peraltro avviene nel finale anche se volutamente da parte dei paesani inorriditi per il linciaggio al quale avevano partecipato ingiustamente. Fosse un vino sarebbe di facile beva.
Joe Dakota
Stati Uniti 1957
Regia: Richard Bartlett
con
Jock Mahoney: Joe Dakota
Luana Patten: Jody Weaver
Charles McGraw: Cal Moore
Barbara Lawrence: Myrna Weaver
Claude Akins: Aaron Grant
Lee Van Cleef: Adam Grant
Anthony Caruso: Marcus Vizzini
Rita Lynn: Rosa Vizzini
Paul Birch: Frank Weaver
George Dunn: Jim Baldwin
Steve Darrell: Sam Cook
Gregg Barton: Tom Jensen
Anthony Jochim: Claude Henderson
Jeane Wood: Bertha Jensen
Juney Ellis: Ethel Cook
Francis McDonald: il vecchio indiano
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