La torre del piacere
D urante il regno di re Luigi X a Parigi avvengono strani delitti con il re assente e intento al suo gioco preferito della palla con i suoi stretti cortigiani lontano dalla capitale. A distanza di pochi giorni vengono ritrovati, tre ogni volta, i cadaveri lungo la Senna di giovani rampolli della buona società. Il motivo a detta di molti va ricercato nella torre di Nesle nella quale dovrebbero accadere strani fatti probabilmente associati alle misteriose morti. Solo l'oste Orsini e i suoi tagliagole conoscono la verità che vede la regina Margherita di Borgogna concedere i suoi favori nottetempo e mascherata dopo aver fatto adescare giovani gentiluomini di passaggio. Con lei agiscono in altre due stanze separate le principesse Bianca e Giovanna sue cognate e dopo i loro sollazzi, per evitare scandali o di essere riconosciute nonostante le maschere che celano i loro volti durante gli incontri amorosi, fanno uccidere i malcapitati amanti dall'insospettabile oste aiutato da suoi fidati. Stavola ad essere adescati sono il Capitan Durlindano, un formidabile e famoso spadaccino, il giovane Hector de Chevreuse e Gauthier d'Aulnay che sceglie proprio la stanza della regina. Ignaro e colpito da quella donna viene tuttavia respinto quando la stessa apprende la sua età di appena 19 anni e vorrebbe farlo fuggire per risparmiargli la vita. Ma il giovane troppo eccitato tenta di strapparle la maschera e firma la sua condanna, venendo trafitto dagli scherani dell'oste. Fa in tempo a scrivere con il sangue una lettera indirizzata a suo fratello Philippe e consegnarla al Durlindano che, unico dei tre, riesce a fuggire. Philippe d'Aulnay è un paggio nonché pittore e secondo le malelingue anche favorito della regina, alla quale sta facendo un ritratto e poco prima aveva incontrato di ritorno a Parigi quello che era suo fratello, ovvero il povero Gauthier che ha fatto una brutta fine. La regina non sa ancora chi fosse realmente e lo apprende dal Durlindano stesso che mascherato da zingaro la contatta a corte, con la scusa di trucchi e arti magiche, per inchiodarla alle sue colpe e se non vuole che il re al suo rientro sappia la storia degli omicidi e dei suoi vizi, dovrà nominarlo Primo Ministro con lo scopo di scoprire i colpevoli di questi efferati delitti. La regina è costretta a farlo ma una volta impossessatasi della lettera compromettente, fa arrestare il Durlindano e al tempo stesso cerca di placare l'ira di Philippe che chiede giustizia per suo fratello. Poi cerca di eliminare Durlindano in carcere prima che rientri il re e conosca dalle sue labbra la verità sugli incresciosi passatempi muliebri. Ma il faccia a faccia con l'uomo le risveglia antichi ricordi quando gli dice di essere Jehan Buridan, già cavaliere del duca Roberto II di Borgogna padre di Margherita con la quale ebbe una relazione clandestina che ebbe come frutto la nascita di due gemelli e con loro la necessità di sopprimere l'augusto padre furente per quanto accaduto. I due figli vennero affidati a un tale Landry con l'incarico di sopprimerli cosa che l'uomo non si sentì di fare lasciandoli in un convento. Durlindano è quindi liberato e reintegrato nel suo incarico di primo ministro e presentato al re al suo arrivo per evitare che la lettera con quella spinosa storia gli potesse venir recapitata. Astutamente egli infatti aveva consegnato la missiva ad una fidata cameriera che in caso di sua assenza al fianco de re nel corteo predisposto al suo rientro, l'avrebbe messa tra le suppliche che periodicamente venivano inviate a sua maestà. Margherita tenta di liberarsi dell'ingombrante presenza del suo ex amante e lo accusa di aver ucciso il fratello di Philippe il quale a sua volta è invece avvisato del contrario. Per sincerarsene potrà di persona recarsi alla torre di Nesle e incontrarsi con colei che amava incontrarsi con giovani amanti per poi ucciderli. In realtà è lui che ha dato appuntamento alla regina in quel luogo e lei ha accettato allertando il fido oste e i suoi scagnozzi per ucciderlo quando si presenterà. Ma il colpo di scena è dietro l'angolo quando Durlindano scopre dal Landry che aveva segnato con una croce i polsi dei due loro figli per poterli un domani riconoscere e questo angoscia subito il Durlindano perché adesso sa che Philippe e il defunto Gauthier sono i loro figli ed ha appena firmato la condanna a morte per l'unico rimasto. Non solo per incastrare la regina aveva fatto firmare un atto al re in cui si dava mandato alle guardie di irrompere nella torre e arrestare chiunque vi fosse senza riguardo di titolo nobiliare o altro. Durlindano si precipita ma solo per constatare la morte di Philippe e raccontare la cruda e tragica realtà alla regina che singhiozzante si getta sul corpo del suo sfortunato figlio mentre irrompono le guardie con l'ordine di arresto. Durlindano si da alla fuga e la tragedia ha termine in un mare di lacrime.
Ispirato a fatti storici e tratto dal lavoro teatrale di Alessandro Dumas padre è un polpettone talmente indigesto da risultare piuttosto MAPPAZZONE o come dicono i cugini d'oltralpe più pomposamente un feuilleton. Tuttavia è ben recitato e può piacere laddove si apprezzi l'amor tragico e le storie tristi condite come in questo caso anche da piccanti risvolti, sebbene trattati con i guanti essendo un film degli anni '50.
Buona notte!
La torre del piacere
Francia, Italia 1955
Regia: Abel Gance
Musiche Henri Verdun
con
Pierre Brasseur: Capitan Durlindano
Silvana Pampanini: Margherita di Borgogna
Paul Guers: Gauthier d'Aulnay
Jacques Toja: Philippe d'Aulnay
Lia Di Leo: principessa Bianca
Cristina Grado: principessa Giovanna
Marcel Raine: l'oste Orsini
Costant Rémy: Landry
Claude Sylvain: la cameriera della locanda
Hugues Wanner: il siniscalco
Michel Etcheverry: primo ministro de Marigny
Michel Bouquet: re Luigi X
Philippe Mareuil: Hector de Chevreuse
Louis Viret: capo degli assassini
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