Aldebaran
O ssessionato dall'amore verso sua moglie Anna che sfocia in gelosia per i lunghi periodi che li vede divisi, Corrado Valeri sta gettando all'aria una brillante carriera militare. Figlio di un Ammiraglio congedato, è un valente ufficiale, il migliore del suo corso, e il suo destino è quello di perpetrare il nome di famiglia sui mari. Questo gli ha raccomandato suo padre affidandogli la sciabola appartenuta a tutti i loro avi. Ma quella donna che ha conosciuto a un ballo gli ha rubato il cuore e lo ha stregato al punto da mettere a serio rischio la sua carriera per le continue mancanze o negligenze nell'esercizio dei suoi doveri. Per riguardo all'illustre padre, il Comandante della sua nave cerca in tutti i modi di farlo tornare alla ragione, arrivando perfino a consegnarlo agli arresti. Non curante affatto, l'uomo scende a terra per incontrare sua moglie ad un ballo e questo gli costa una scelta finale: o partire al comando per una lunga missione sul Mar Rosso o dimettersi dalla Marina. Quest'ultima, benché sofferta ipotesi, sembra prevalere ma l'affondamento di un sottomarino durante le manovre lo costringe a partecipare attivamente e con eroismo al salvataggio del povero equipaggio rimasto intrappolato sul fondo. Con slancio e altruismo Corrado si prodiga, anche se purtroppo invano, nel tentare il salvataggio. Questa terribile esperienza però lo forgia definitivamente e l'esempio dei suoi commilitoni morti eroicamente lo richiama al suo senso del dovere ed elogiato da tutti, decide di restare al suo posto nella Regia Marina. Questo episodio avrà definitivo impatto anche su sua moglie che finalmente accetterà il suo ruolo e il conseguente sacrificio della vita matrimoniale al servizio della patria.
Film bellico in tempo di pace mi vien da dire girato da Blasetti con la consulenza di un alto ufficiale della Marina e che alterna alla poca azione una forte componente di introspezione psicologica dei personaggi, soffermandosi ovviamente sugli interpreti principali alle prese con le loro sofferte scelte personali. C'è spazio anche per il dramma con la straziante fine dei membri del sommergibile e qua e là qualche segno di spensieratezza nelle figure di qualche marinaio in separati e gustosi quadretti di "alleggerimento" trama. Per finire va detto del cameo del regista che un occhio attento scopre nei panni di un marinaio di bordo.
Aldebaran
Italia 1935
Regia: Alessandro Blasetti
Musiche Umberto Mancini
con
Gino Cervi: Corrado Valeri
Evi Maltagliati: Anna Weiss, sua moglie
Gianfranco Giachetti: Claudio Valeri, il contrammiraglio
Egisto Olivieri: Stefano Devon, il comandante
Elisa Sandri: Nora Bandi
Gian Paolo Rosmino: Luigi Bandi
Ugo Ceseri: il nostromo Bertrame
Franco Coop: il capo furiere Gennarino
Umberto Sacripante: l'attendente Fortunato Stella
Vittorio Vaser: Rocchi
Doris Duranti: un'amica di Anna
Gemma Bolognesi: Giuditta
Rosina Anselmi: Orsolina
Ermanno Roveri: Solinas
Piero Pastore: il marinaio "Maniche a vuoto"
Aristide Garbini: il vice nostromo
Vasco Creti: il comandante del "Titano"
Alessandro Blasetti: un radiotelegrafista
Mario Steni: il tenente Silich
Luigi Pavese: il corteggiatore di Nora
Tatiana Pavoni: Carlotta
Silva Melandri: Elsa
Dina Romano: la madre di Fortunato
Romolo Costa: il fratello di Anna
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