Il conquistatore di Corinto
N ell'anno 146 a.C. la Grecia era sotto il dominio morale di Roma. Ma la Lega Achea non s'era rassegnata al tramonto dell'antica gloria ed aveva nello stratego Critolao, capo militare di Corinto, il più fanatico propugnatore di un'aperta ribellione ...
così durante la visita dell'ambasciatore romano Sesto Giulio Cesare, dopo che Critolao ha respinto ogni sua offerta di pace e cooperazione, alcuni fanatici cittadini tra i più esagitati attaccano l'alto funzionario romano e la sua scorta comandata dal centurione Caio Vinicio. Costui riesce a mettere in salvo l'ambasciatore ma viene gravemente ferito e soltanto l'intervento di Ebe gli salva la vita. Lei è figlia di Critolao ma non ne condivide le idee al pari del partito filo romano in città capeggiato da Callicrate che lo nasconde nella sua casa e fa curare. In breve Ebe si innamora di quel bel giovane e conta molto su di lui affinché scongiuri una ritorsione romana visto che a Corinto la gente non è tutta dalla parte di suo padre. Ma anche la moglie di Callicrate, Artemide, ha messo gli occhi sul bel soldato e quando questi la respinge, ormai innamorato di Ebe, lei lo denuncia al terribile capo delle guardie Dieo che lo cattura poco prima del suo imbarco in gran segreto per Roma. Dieo è il bracco destro di Critolao e ambisce ad ottenere in sposa Ebe che gli è stata promessa anche se la giovane gli resiste. Quando gli offre in cambio la vita di Caio Vinicio e la sua fuga in cambio delle nozze, la ragazza cede ma solo finché vedrà il suo amato libero. Intanto da Roma, dopo la denuncia dei fatti da parte dell'ambasciatore rientrato, è partita una immensa forza navale di sbarco al comando di Lucio Quinto, zio di Vinicio e del generale Metello ed ha preso terra nei pressi di Corinto. Critolao con il suo esercito gli va incontro mentre Callicrate con alcuni fedeli libera dalle prigioni Vinicio pregandolo di intercedere presso i suoi affinché non distruggano Corino, al cui interno non vi sono solo nemici. Critolao è stato nel frattempo sconfitto e con i pochi superstiti si è asserragliato tra le mura cittadine mentre Dieo ha rapito Ebe dopo aver ucciso Callicrate e i suoi fedelissimi. Vinicio riesce a far penetrare i romani attraverso un passaggio segreto di sua conoscenza e in breve la città è presa mentre lui irrompe a casa di Dieo, dove dopo un aspro duello lo uccide, liberando Ebe. Critolao è sconfitto ma vuole una fine da soldato affidando sua figlia Ebe all'uomo che ama e mentre la città brucia i due si allontanano abbracciati l'un l'altra e tra le sinistre lingue di fuoco dietro ai merli delle mura scende la parola FINE a suggellare un bel esempio di peplum anni '60 con ottimi interpreti e tante scene di massa molto ben realizzate.
Il conquistatore di Corinto
Italia, Francia 1961
Regia: Mario Costa
Musiche Carlo Innocenzi
con
Jacques Sernas: Caio Vinicio
Geneviève Grad: Ebe
Gianna Maria Canale: Artemide
John Drew Barrymore: Dieo
Gordon Mitchell: Metello
Gianni Santuccio: Critolao
Nando Tamberlani: Callicrate
Ivano Staccioli: Ippolito
Andrea Fantasia: Lucio Quinto
Gianni Solaro: Sesto Giulio Cesare
José Jaspe: traditore
Vassili Karis: Egeo
Dina De Santis: Chimene
Adriana Vianello: Cleo
Gualtiero Isnenghi: senatore Filinio
Franco Fantasia: Anteo
Milena Vukotic: un'ancella
Miranda Campa: Cinzia, la nutrice
Ignazio Balsamo: carceriere
Nino Marchetti: cittadino corinzio
Adriano Micantoni: cittadino corinzio
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