C
hiamati a difendere preziose batterie dall'attacco di un gigantesco mostro alieno, i
Guardiani della Galassia ricevono da
Ayesha, Regina dei
Sovereign, come compenso per aver brillantemente eliminato la minaccia, la perfida
Nebula impacchettata come un salame dopo essere stata da loro catturata in battaglia. Sorella di
Gamora ha come unico scopo di ucciderla insieme con il loro crudele padre per cui viene ben sorvegliata a bordo della
Milano sulla quale i Guardiani lasciano il pianeta. Ma subito dopo con grande stupore vengono attaccati da un’ imponente flotta di navicelle robot Sovereign guidate da remoto e si scopre anche subito che il motivo è legato al fatto che
Rocket aveva trafugato di nascosto alcune di quelle preziose
batterie che dovevano difendere. Nonostante i tentativi di elusione la situazione è drammatica e solo grazie all'intervento provvidenziale di uno strano essere, che da solo elimina in un lampo tutta la flotta, i nostri possono atterrare sul Pianeta
Berhart dove fanno la conoscenza di questo individuo. Lui si chiama
Ego ed è il padre di
Peter col quale si reca sul suo pianeta per spiegargli un po' di cose e il perché lo abbia lasciato in tenera età. Con lui partono Gamora e
Drax, mentre Rocket resta e riparare la Milano aspettando il loro ritorno. Peter scopre di essere metà umano per madre e metà
Celestiale come suo padre che nei millenni ha dato vita a numerose forme in giro per le galassie e che ora vede nel figlio, sorpreso di essere parimenti capace di maneggiare quella strana energia che sprigiona il pianeta, colui che può aiutarlo a completare l'opera.
Yondu Udonta nel frattempo, vecchia conoscenza dei nostri e con un passato
Ravager, dai quali venne espulso per traffici illeciti, incaricato dai Sovereign di catturare i Guardiani, è riuscito a sorprendere Rocket mentre Nebula, liberata, si unisce a loro. Tuttavia
di fronte alla riluttanza di consegnare il prigioniero ai Sovereign, Taserface, uno dei più influenti del suo equipaggio, organizza un ammutinamento con l'aiuto di Nebula e elimina gran parte dei fedeli a Yondu. Intanto Mantis, un'aliena che ha poteri psichici e che vive con Ego assicurandogli, a suo dire, un buon sonno, fa capire che ogni figlio generato nei millenni in giro per le galassie è finito ucciso all'interno del pianeta dopo avergli prosciugato ogni energia e che il fine ultimo di Ego non è la Creazione bensì la distruzione di ogni specie. Rocket e Yondu riescono a liberarsi e riprendere il controllo della situazione per precipitarsi in soccorso di Peter e degli altri. Ma prima di loro è arrivata Nebula per regolare il suo conto con la sorella che dopo un violento scontro le salva invece la vita.
Le due sorelle sembrano chiarirsi e molti attriti sparire in Nebula che fa la sua parte per combattere la forza distruttrice di Ego che di lì a poco si scatena. I nostri riusciranno in un fantasmagorico finale a prevalere grazie al piccoletto, al rametto Groot che piazza una bomba nel nucleo nevralgico del pianeta che era un tutt'uno con Ego. Yondu Udonta ha dato la sua vita per salvare Peter e riscattarsi come suo unico e vero genitore avendolo allevato lontano dalla minaccia del padre Ego, anche se il povero Peter aveva sempre pensato di essere suo schiavo e si immaginava un padre tipo David Hasselhoff nei suoi sogni. Il suo funerale richiama in quel remoto angolo di spazio aperto tutti i Ravager che con le loro astronavi danno vita ad un incredibile spettacolo pirotecnico in suo onore. Nei titoli di coda, dopo che Nebula ha rifiutato di far parte del gruppo lasciandoli con una certa malcelata tristezza, se abbiamo pazienza possiamo gustarci tre quadretti successivi nei quali, Groot è diventato un giovinotto tutto musica e videogames con la stanza piena di rampicanti e rami sparsi ovunque. I Sovereign oltremodo adirati per l'affronto e la sconfitta in ben due distinti attacchi hanno creato una macchina uccidi Guardiani dal singolare nome di Adam. Sylvester Stallone, inossidabile e qui presente nei panni di Stakar Ogord, uno dei più influenti capi Ravager, è molto felice per l'occasione che ha radunato tutta la fratellanza da ogni angolo dell'universo e ha una gran voglia di rubare qualcosa. Per ultimo sconsolato e abbandonato su un pianeta senza nome c'è il solito Stan Lee nel suo malinconico cameo in tuta spaziale, seduto su di una roccia mentre nessuno dei passanti di quel pietroso pianeta sembra filarselo.
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati