Il faro in capo al mondo
A d un faro strategico in una remota isola vengono assegnati tre uomini, il vecchio Capitano Moriz al comando, l'addetto manutentore esperto Denton e un giovane di nome Felipe. Segnala uno stretto passaggio tra pericolose scogliere per cui deve essere mantenuto con cura e sempre efficiente. Ma dopo pochi giorni dal loro insediamento, con la nave di appoggio militare che è ripartita dopo averli lasciati lì, ecco arrivare un vascello richiedente aiuto. Il capitano Moriz e il ragazzo si recano immediatamente a bordo mentre Denton osserva dall'alto del faro con il cannocchiale, assistendo quasi subito impotente al loro barbaro assassinio. Sono pirati e sbarcano immediatamente in forze costringendo Denton ad una rapida fuga senza viveri e acqua in un'isola scogliosa dove trova tuttavia rifugio all'interno di una grotta. Il loro capo con un megafono lo invita ad arrendersi e fidarsi di lui che dice di chiamarsi Jonathan Kongre sovrano di quelle latitudini. In quell'isola ha infatti ammassato un enorme bottino frutto di numerosi abbordaggi ai danni di malcapitate imbarcazioni. Spostando la luce del faro, si fa finire sugli scogli tutte le navi di passaggio che vengono poi depredate e uccisi i sopravvissuti al naufragio. Denton non può farci nulla e anzi viene catturato e malmenato prima di diventare la preda di un gioco crudele che il folle Kongre ama praticare. Lui sul suo cavallo bianco darà la cacia a Denton a piedi e in fuga sull'isola. Tuttavia questi riesce a salvarsi tra le fenditure di alcune rocce dove il crudele pirata non può raggiungerlo a cavallo e nei giorni seguenti assiste impotente al massacro dei superstiti di una nave fatta naufragare, riuscendo però a salvare il cuoco di bordo, tale Montefiore, mentre una giovane donna finisce nelle mani di Kongre. Denton e il nuovo amico iniziano una specie di guerriglia riuscendo a scovare e distruggere gran parte del bottino accumulato ma cercando soprattutto di restare vivi fino all'arrivo periodico della nave appoggio. Kongre conosce questa evenienza per cui ha disposto alcuni cannoni sulle alture che dalle rocce affonderanno la nave al suo arrivo del tutto ignara di quanto succede sull'isola. Per questo fa addestrare al tiro giornalmente alcuni suoi uomini. Montefiore però cade nelle mani dei pirati e a bordo della loro nave viene brutalmente torturato affinché riveli il nascondiglio del compare e stessa sorte tocca alla povera donna catturata. Denton allora elimina l'uomo di guardia ai cannoni sulle alture e pone fine alle sofferenze dei prigionieri cannoneggiando la nave e mandandola a picco coi suoi pirati. Kongre è l'unico, insieme al fidato Virgilio ad essere ancora in vita e aspetta Denton sul faro per il regolamento dei conti finale che tra fuoco e fiamme vedrà quest'ultimo ovviamente prevalere.
Tratto da un racconto di Giulio Verne è un buon film di avventura interpretato e prodotto da Kirk Douglas. Con lui in quel di Cabo de Creus e Cadaqués in Spagna, per dar l'idea di trovarsi a Capo Horn, ci sono tantissimi volti noti dello spaghetti western e mostri sacri del cinema impegnato come Fernando Rey e Renato Salvatori, con menzione doverosa per la particina affidata al nostro allora giovane Massimo Ranieri.
The Light at the Edge of the World
Stati Uniti, Liechtenstein, Spagna, Svizzera 1971
Regia: Kevin Billington
Musiche Piero Piccioni
con
Yul Brynner: Capitano Jonathan Kongre
Kirk Douglas: Will Denton
Samantha Eggar: Arabella
Jean-Claude Drouot: Virgilio
Fernando Rey: Capitano Moriz
Renato Salvatori: Montefiore
Massimo Ranieri: Felipe
Aldo Sambrell: Tarcante
Victor Israel: Das Mortes
Tito García: Emilio
Antonio Rebollo: Santos
Luis Barboo: Calsa Larga
Tony Cyrus: Valgolyo
Raul Castro: Malapinha
Oscar Davis: Amador
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