Stratton
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Marina Britannica creò uno squadrone segreto d'elìte per compiere le sue missioni più riservate e pericolose. Conosciuto come SPECIAL BOAT SERVICE, l'unità si dimostrò talmente efficace che spesso operò accanto al servizio segreto (MI6) e in seguito diventò la base dei NAVY SEAL dell'esercito degli USA. Come i Seal lo Special Boat Service continua a operare anche oggi in tutto il mondo, in gran parte in segreto. E' guidato da uomini altamente addestrati e decorati, che onorano le tradizioni dei suoi fondatori ...
John Stratton agente della SBS è in missione col collega ed amico Marty dove in una raffineria iraniana si stanno effettuando esperimenti su gas nervini in un laboratorio segreto mascherato al suo interno. Deve distruggere un pericoloso agente biochimico chiamato Neve di Satana, uno dei patogeni aerei più potenti che si conoscano attualmente. Ma una volta entrati nel laboratorio scoprono che tutti gli addetti sono stati uccisi da poco e il gas trafugato. Come non bastasse la loro estrazione è resa ardua dall'arrivo sul posto di numerose unità armate fino ai denti. Nel conflitto a fuoco che ne segue Marty viene ferito mortalmente poco prima che arrivi l'elicottero e li tragga in salvo. Ovviamente si innescano subito ripercussioni politiche con lo stato mediorientale che lancia pesanti accuse a inglesi ed americani rei di una vera e propria invasione del loro territorio. L'arma di distruzione per di più non è stata trovata per cui è l'imbarazzo generale dei governi a premere sui dirigenti dei servizi per questo mezzo fiasco combinato. Dalle immagini riprese dalla telecamera sul casco di Stratton si scopre però che a guidare il conflitto a fuoco dei sopraggiunti è una vecchia conoscenza dei servizi, Grigory Barovsky, formidabile agente russo che si credeva morto. Tempo addietro gli inglesi per toglierselo di torno lo avevano incastrato facendolo passare come doppiogiochista agli occhi dei Russi che si pensava l'avessero poi eliminato. Non era così e Barovsky, venuto a conoscenza del complotto inglese, vuole ora prendersi una terribile rivincita inondando di gas letale la città di Londra. Dapprima braccato a Roma dove sta testando tre droni di nuovissima generazione, riesce a evitare la cattura e far perdere le sue tracce. Da uno dei droni catturato si scopre che è in grado, una volta lanciato, di seguire un percorso stabilito e rilasciare la sostanza letale senza più bisogno di essere guidato. però non si riesce a craccare il software che gestisce il suo piano di volo per capire quale sia l'obiettivo che con tutta probabilità seguiranno anche gli altri due droni ancora nelle mani di Barovsky. Dopo diversi tentativi degli esperti britannici e una talpa scoperta al proprio interno, si riesce a localizzare il luogo previsto per l'attentato: Londra. Scatta immediatamente il piano di sicurezza e fortunatamente grazie alla talpa pentitasi, si scopre anche il covo londinese dal quale Barovsky intende muovere l'attacco. Addirittura camuffato su un classico autobus londinese a due piani che dopo qualche tentativo a vuoto viene individuato ed attaccato in un luogo ritenuto meno pericoloso per la popolazione. Barovsky dopo un movimentato inseguimento con pallottole a raffica che fischiano da tutte le parti, viene letteralmente fatto saltare in aria da un razzo che in una frazione di secondo brucia con lui anche tutto il pericoloso gas che trasportava. Londra è salva e noi oltre ad esserne felici abbiamo passato un'oretta e mezza senza accorgercene.
Girato in gran parte in Italia, dove la Puglia si presta a trasformarsi in Iran quando addirittura in Uzbekistan, mentre Roma è Roma c'è poco da dire, Caput Mundi, Urbe Eterna, il film è ben fatto nonostante non sia molto conosciuto e si apprezza per la bontà del racconto, tratto dal primo romanzo di Duncan Falconer sull'agente speciale a caccia di terroristi internazionali interpretato qui da un convincente Dominic Cooper che ricordiamo soprattutto per aver calcato le scene nei panni del giovane Howard Stark padre del più famoso Tony.
John Stratton agente della SBS è in missione col collega ed amico Marty dove in una raffineria iraniana si stanno effettuando esperimenti su gas nervini in un laboratorio segreto mascherato al suo interno. Deve distruggere un pericoloso agente biochimico chiamato Neve di Satana, uno dei patogeni aerei più potenti che si conoscano attualmente. Ma una volta entrati nel laboratorio scoprono che tutti gli addetti sono stati uccisi da poco e il gas trafugato. Come non bastasse la loro estrazione è resa ardua dall'arrivo sul posto di numerose unità armate fino ai denti. Nel conflitto a fuoco che ne segue Marty viene ferito mortalmente poco prima che arrivi l'elicottero e li tragga in salvo. Ovviamente si innescano subito ripercussioni politiche con lo stato mediorientale che lancia pesanti accuse a inglesi ed americani rei di una vera e propria invasione del loro territorio. L'arma di distruzione per di più non è stata trovata per cui è l'imbarazzo generale dei governi a premere sui dirigenti dei servizi per questo mezzo fiasco combinato. Dalle immagini riprese dalla telecamera sul casco di Stratton si scopre però che a guidare il conflitto a fuoco dei sopraggiunti è una vecchia conoscenza dei servizi, Grigory Barovsky, formidabile agente russo che si credeva morto. Tempo addietro gli inglesi per toglierselo di torno lo avevano incastrato facendolo passare come doppiogiochista agli occhi dei Russi che si pensava l'avessero poi eliminato. Non era così e Barovsky, venuto a conoscenza del complotto inglese, vuole ora prendersi una terribile rivincita inondando di gas letale la città di Londra. Dapprima braccato a Roma dove sta testando tre droni di nuovissima generazione, riesce a evitare la cattura e far perdere le sue tracce. Da uno dei droni catturato si scopre che è in grado, una volta lanciato, di seguire un percorso stabilito e rilasciare la sostanza letale senza più bisogno di essere guidato. però non si riesce a craccare il software che gestisce il suo piano di volo per capire quale sia l'obiettivo che con tutta probabilità seguiranno anche gli altri due droni ancora nelle mani di Barovsky. Dopo diversi tentativi degli esperti britannici e una talpa scoperta al proprio interno, si riesce a localizzare il luogo previsto per l'attentato: Londra. Scatta immediatamente il piano di sicurezza e fortunatamente grazie alla talpa pentitasi, si scopre anche il covo londinese dal quale Barovsky intende muovere l'attacco. Addirittura camuffato su un classico autobus londinese a due piani che dopo qualche tentativo a vuoto viene individuato ed attaccato in un luogo ritenuto meno pericoloso per la popolazione. Barovsky dopo un movimentato inseguimento con pallottole a raffica che fischiano da tutte le parti, viene letteralmente fatto saltare in aria da un razzo che in una frazione di secondo brucia con lui anche tutto il pericoloso gas che trasportava. Londra è salva e noi oltre ad esserne felici abbiamo passato un'oretta e mezza senza accorgercene.
Girato in gran parte in Italia, dove la Puglia si presta a trasformarsi in Iran quando addirittura in Uzbekistan, mentre Roma è Roma c'è poco da dire, Caput Mundi, Urbe Eterna, il film è ben fatto nonostante non sia molto conosciuto e si apprezza per la bontà del racconto, tratto dal primo romanzo di Duncan Falconer sull'agente speciale a caccia di terroristi internazionali interpretato qui da un convincente Dominic Cooper che ricordiamo soprattutto per aver calcato le scene nei panni del giovane Howard Stark padre del più famoso Tony.
Stratton
Regno Unito 2017
Regia: Simon West
Musiche Nathaniel Méchaly
con
Dominic Cooper: John Stratton
Gemma Chan: Aggy
Austin Stowell: Hank
Tyler Hoechlin: Marty
Tom Felton: Cummings
Thomas Kretschmann: Grigory Barovsky
Olegar Fedoro Sergei
Derek Jacobi: Ross
Connie Nielsen: Sumner
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