Sangue sulla luna
J im Garry, chiamato per un lavoro dall'amico Tate Riling, scampa per un soffio al passaggio di una mandria mentre di notte bivaccava ormai nei pressi della meta. Aiutato a riprendersi dai cow boys e invitato a rifocillarsi nel loro campo nei pressi, Jim fa la conoscenza del proprietario, Mr. Lufton, che gli racconta di certe beghe con gli agricoltori e gli indiani ai quali vende periodicamente la sua carne. L'agente della riserva vuole che esca dalla medesima non consentendo più il pascolo e ha con sé un decreto legge per il quale se non porta via il bestiame da lì gli verrà confiscato dal governo. Per andarsene deve attraversare terre ormai coltivate da coloni ostili al transito per cui dovrà forzare un po' le cose e chiede a Jim di aiutarlo o di farsi da parte visto che in quei luoghi si respira aria da "sangue sulla luna" come dicono gli indiani quando tira aria di burrasca o peggio di guerra. Jim declina l'offerta e riprende il viaggio per incontrarsi con l'amico che gli prospetta un piano diabolico consistente nell'impedire in ogni modo il transito del bestiame, spalleggiato anche dagli agricoltori del luogo, per costringere Lufton nella riserva e, prima che scada l'ultimatum, offrirgli due soldi per acquistare il bestiame e poi d'accordo col corrotto agente indiano, rivenderlo al governo a prezzo pieno. Lufton messo alle strette sarà costretto a vendere per non perdere tutto e Jim se sarà della partita, avrà in premio un gruzzolo di ben 10 mila dollari. Sulle prime, essendo anche entrato in contrasto involontariamente con una delle figlie di Lufton, Emma, che lo tacciava di essere un bandito, sembra accettare la proposta del suo amico. Tuttavia quando scopre che ha ingaggiato anche un paio di pistoleri di losca moralità, cambia idea e si avvicina alla famiglia Lufton dove scopre che l'altra figlia Carol, segretamente innamorata di Tate, gli forniva indicazioni circa il passaggio della mandria paterna.
Ben presto si scatena la guerra con alcuni agricoltori che abbandonano la lotta e anzi aiutano Jim a riportare la pace in quei luoghi. Lo scontro finale con l'ex amico vedrà quest'ultimo morire e al tempo stesso nascere l'amore tra Jim e la coriacea Emma Lufton che ha avuto modo di ricredersi e di innamorarsi di quell'uomo tutto d'un pezzo e a prova di rettitudine.
Western classico in bianco e nero ben diretto da Robert Wise, uno dei grandi maestri hollywoodiani, che vede in Robert Mitchum un convincente interprete. Al suo fianco bravi comprimari e Walter Brennan, uno dei caratteristi che a me piace di più. Barbara Bel Geddes è al suo terzo film nei panni di una giovane amazzone tutto pepe e senza peli sulla lingua. L'abbiamo apprezzata poi per anni come Miss Ellie nella fortunata serie TV Dallas in ben 295 episodi
Blood on the Moon
Stati Uniti 1948
Regia: Robert Wise
Musiche Roy Webb
con
Robert Mitchum: Jim Garry
Barbara Bel Geddes: Emma Lufton
Robert Preston: Tate Riling
Walter Brennan: Kris Barden
Phyllis Thaxter: Carol Lufton
Frank Faylen: Jake Pindalest
Tom Tully: John Lufton
Charles McGraw: Milo Sweet
Clifton Young: Joe Shotten
Tom Tyler: Frank Reardon
George Cooper: Fred Barden
Bud Osborne: Cap Willis
Zon Murray: Nels Titterton
Robert Bray: Bart Daniels
Tom Keene: Ted Elser (accreditato Richard Powers)
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