Urlatori alla sbarra
Il fenomeno dei Teddy Boys sta preoccupando la politica bigotta di certi partiti clericali che associa al modo di vivere di questi giovani, il crescendo di violenza che sta interessando la società. Questi gruppetti che indossano jeans e maglietta e strimpellano una musica fastidiosa e stridula che si chiama rock sono messi all'indice e tutto questo crea malcontento in ampie fasce giovanili che al contrario li apprezzano come fenomeno emergente nella società. Anche l'anziano senatore socialista Bucci, al contrario di tanti suoi colleghi parlamentari, sembra apprezzarli al punto da invitarli spesso a casa sua per ascoltare le loro musiche. Tra questi si segnalano Adriano il molleggiato e la voce straripante di una ragazza che si chiama Mina che danno vita ad un gruppo canoro e strumentale di assoluto valore. Per conquistare una maggior fetta della società il loro capo Joe, decide anche di adoperarsi tutti insieme in atti di altruismo per cancellare quella nomea violenta che i giovani in blue jeans hanno ingiustamente acquisito. Ecco che pian piano iniziano a farsi largo nella mentalità arretrata di gran parte della gente e grazie anche all'avvento della televisione, riescono ad ottenere quella più ampia platea che in breve ne accresce la popolarità fino a farli diventare dei veri e propri divi, dando al contempo una nuova impronta a quella società in piena espansione industriale. Le piazze si gremiscono per i loro concerti in giro per l'Italia divenendo beniamini di un pubblico nuovo che è sempre più teso verso nuove sonorità.
Il divieto ai minori di 18 anni a suo tempo la dice lunga sulla società bigotta di stampo democristiano di quegli anni che vedevano ancora quel partito, saldamente al comando, reggere le sorti del paese. In quest'ottica il film di Fulci è senz'altro antesignano di una rottura, per ora "musicale", con un mondo che verrà ancor più acuita con il passare degli anni arrivando al '68 che in Italia coincise con l'autunno '69. E' anche l'occasione per ascoltare tante canzoni di quegli anni, alcune delle quali divenute molto famose.
Urlatori alla sbarra
Italia 1960
Regia: Lucio Fulci
Musiche: Piero Umiliani
con
Adriano Celentano: Adriano
Mina: Mina
Joe Sentieri: Joe Il Rosso
Elke Sommer: Giulia Giommarelli
Chet Baker: Chet l'americano
Umberto Bindi: "Agonia"
Corrado Lojacono: Corrado
Gianni Meccia: "Satana"
Brunetta: Brunetta
I Brutos: pastori
Mario Carotenuto: professor Giommarelli
Turi Pandolfini: senatore Bucci
Benedetta Rutili: Belisaria
Giuliano Mancini: Marlone
Marilù Tolo: Marilù
Mimo Billi: presidente della compagnia dei Blue Jeans
Enzo Garinei: Carimei
Ignazio Leone: Giuseppeni
Giacomo Furia: onorevole Gubellini
Gorni Kramer: maestro Bramer
Mario Landi: regista Lando
Renato Mambor: "Comanche"
Lars Bloch: il Cowboy James
Vincenzo Bizzotto: il Cowboy Jesse
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