Uccellacci e uccellini
Totò e Ninetto vagano per le borgate periferiche di una Roma in forte espansione edilizia, quando a loro si unisce uno strano corvo parlante che insiste per sapere dove se ne stiano andando, finché, a risposte vaghe, chiede di unirsi a loro. E' molto loquace l'animaletto e sembra essere l'archetipo di un intellettuale di sinistra, pre dipartita di Togliatti, che mette la sua filosofia di vita a disposizione di quella coppia strampalata che pare fregarsene altamente. Racconta allora di due fraticelli, Ciccillo e Ninetto ai quali San Francesco impose di evangelizzare falchi e passeri senza tuttavia riuscirvi, venendo così rimproverati dall'illustre santo e invitati a ritentare. Al termine del racconto, nel prosieguo del viaggio, il molesto corvo continua, come prassi di certa sinistra, ad ergersi con discorsi altisonanti che i due poveracci non possono comprendere, al contrario degli incontri lungo il cammino delle più disparate situazioni sociali, nelle quali sembrano assai più portati e pratici. Così dopo essersi trovati di fronte ad un loro creditore ed esser passati per l'imponente corteo del funerale di Togliatti, i nostri si imbattono nella bella prostituta Luna con la quale si appartano separatamente con precedenza all'anziano genitore. Dopo di che si sa che viene un certa fame e allora perché non papparsi quel corvo che li sta infastidendo ormai da troppo tempo. Così, soddisfatti sensi e panza i due possono riprendere in tranquillità il loro cammino.
Metafora della vita in chiave marxista che ebbe un enorme successo di critica al contrario del pubblico che non essendo intellettuale come gli addetti ai lavori - resi molto bene da quel corvo del film - non ne apprezzarono il messaggio, piuttosto confuso come del resto avviene nel film per i due interpreti. Lo stesso Totò, tanto deprecato da quella critica per i suoi film finora girati, venne celebrato a pochi mesi dalla morte perché si era prestato, freno a mano tirato, a interpretare il suo personaggio senza poter, come faceva di solito, improvvisare da par suo, restando fedele a quanto il copione prevedeva per il suo personaggio. Sarà l'ultimo interpretato dall'immenso Totò.
Uccellacci e uccelliniItalia 1966
Regia: Pier Paolo Pasolini
Musiche Ennio Morricone
con
Totò: Totò Innocenti / frà Ciccillo
Ninetto Davoli: Ninetto Innocenti / frà Ninetto
Femi Benussi: Luna, la prostituta
Francesco Leonetti: la voce del corvo
Gabriele Baldini: il dentista dantista
Riccardo Redi: l'ingegnere
Lena Lin Solaro: Urganda la sconosciuta
Rossana Di Rocco: amica di Ninetto col costume da angelo
Vittorio Vittori: guitto
Umberto Bevilacqua: incensurato
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati