Una città chiamata bastarda
Dieci anni dopo la sanguinosa rivoluzione di Juarez, in Messico le strade di due di quegli artefici si sono divise. Uno è diventato prete di una cittadina che li vide compiere insieme un orribile massacro a danno dei notabili del luogo. L'altro è oggi colonnello dell'esercito che si è sostituito agli oppressori di prima. Così mentre il prete è ancora a suo modo rivoluzionario e vicino alla povera gente, l'altro è diventato il rappresentante del nuovo potere nelle vesti del suo nuovo braccio armato che non è per nulla diverso da quello che ha sostituito. Nel buco di cittadina chiamata Bastarda, il prete è impotente di fronte alle angherie del Piranha e dei suoi accoliti, una banda di taglia gole che si è stabilita in quella zona dimenticata da Dio. Esercita una sua legge con uomini violenti ma il suo potere è destinato a terminare nel peggiore dei modi, venendo tradito dal suo luogotenente detto la Bomba che gli spara a tradimento. Non ha tuttavia il tempo di bearsi del suo nuovo ruolo di capo perché arrivano i Rurales guidati da un colonnello che riconosce subito il prete. Radunati tutti i poveri abitanti e i resti della banda di malfattori, è fermamente intenzionato a smascherare il fantomatico Aguila, il nuovo capo dei rivoltosi, e non indugia a far impiccare gruppi di persone ogni 4 ore se non salterà fuori il nome del ricercato. Propone al suo vecchio amico, ora prete, di seguirlo e ottenere come lui i gradi per acquisire in breve quelli di generali. Ma il prete non ne vuol più sapere di usare le armi e ribadisce di essere sempre dalla parte dei poveri e quindi dei rivoltosi. Quando poi un vecchio cieco del luogo dice di riconoscerlo dopo averlo toccato in viso insieme con tutti gli altri prigionieri, il prete conferma di esserlo ma anche di aver raccolto quel nome alla morte di chi prima di lui lo portava e che per tutti significa lo spirito libero del Messico. Potranno ucciderlo ma con il corpo non morrà mai un ideale. Sono le ultime parole del prete prima di cadere crivellato di colpi sulla soglia della sua chiesetta, preceduto dal colonnello ucciso a sua volta da un'improvvisa ribellione e reazione degli abitanti fatti prigionieri dai Rurales.
E' capitato anche agli americani di venire in Spagna per ragioni di costi e influenzati dal genere spaghetti western, nel tentativo di scimmiottarlo, confezionavano prodotti scadenti e sconclusionati come questo. Si salva il cast, peraltro sprecato in una trama unita al montaggio al limite del contorto, e si apprezza anche l'ambientazione polverosa e assolata tipica del genere western e che in Spagna si riusciva a ricreare alla grande.
Stati Uniti d'America, Spagna 1971
Regia: Robert Parrish
Musiche Waldo de los Ríos
con
Telly Savalas: El Piranha
Robert Shaw: il prete
Stella Stevens: Alvira
Fernando Rey: vecchio cieco
Michael Craig: Paco
Martin Landau: il colonnello
Al Lettieri: la Bomba
Aldo Sambrell: Calebra
Dudley Sutton: Spectre
Paloma Cela: Paloma
Maribel Hidalgo: la Perla
Cass Martin: Jose
Antonio Mayans: Manuel
Francisco Marsó: Julio
Luis Rivera: Paco
Tito García: scagnozzo
Elizabeth Sands: Carmina
Sansona Siglo XX: la donna delle tortillas
Nilda Álvarez: vecchia madre
José Espinosa: Chomoco
George Rigaud: Gato Asilla
James O'Rourke: sergente
Tony Cyrus: Sanchez
Adolfo Thous: Mendoza
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