Scotland Yard sezione omicidi
Stanchi di farsi guerra tra di loro, a Harry Foulcher, capo di un'organizzazione malavitosa nella Londra degli anni '50, viene in mente di rivolgersi ad un consulente finanziario. Questi, Waldo Zhernikov, uno dei massimi esperti in investimenti all'estero, si dice pronto a riciclare il denaro di Foulcher dietro compenso del 20% delle somme fatte espatriare, eludendo fisco e polizia. Informatosi poi circa le losche attività che si svolgono in città e l'ipotetico "giro di affari" complessivo, suggerisce a Foulcher di riunire i più importanti capi e proporre loro di associarsi in un sindacato del crimine che ponga fine alle lotte intestine e istituisca un fondo comune col 10% dei ricavi, per dar vita ad un'organizzazione più forte e redditizia, con un suo esercito privato di scagnozzi e denaro a sufficienza per ogni evenienza nel fondo costituendo, mentre il resto verrà investito all'estero, detratto il 20% di compenso per un eminente esponente del mondo finanziario che vuol restare anonimo al resto del sindacato. Dopo qualche prevedibile tentennamento ed aver capito l'importanza di una evoluzione necessaria con tutti i ritorni economici che essa garantisce, l'accordo è accettato da tutti e per la polizia inizia un lavoro ancora più improbo per contrastare questo nuovo fenomeno. Esso si avvale di scagnozzi violenti e senza scrupoli capaci di intimidire chiunque rifiuti di pagare la loro "protezione" oltre ad avere il controllo di tutti i locali notturni e della prostituzione. Per l'Ispettore Sayers è pressoché impossibile da tempo cenare a casa con la moglie e il suo reparto è al pari stressato nel dover contrastare senza efficacia il nuovo fenomeno, al quale si dovrebbe a suo modo rispondere con leggi adeguate e assai più severe. Per sua fortuna riaffiorano di nuovo i dissidi tra le bande componenti il sindacato e questo in breve sgretola il muro di omertà che si era creato, consentendo alle forze dell'ordine di piazzare colpi efficaci per stroncare tutto il giro del malaffare, mettendo anche le mani sul suo diabolico ideatore.
Filmetto in bianco e nero senza pretese se non quelle di vedere l'ambientazione di una Londra anni '50 e con le uniche eccezioni del tema musicale principale degli Shadows, unite al capelluto Sean Connery alle prime armi e dalla inconfondibile avvenenza.
Regno Unito 1961
Regia: John Lemont
Musiche Norrie Paramor
con
Herbert Lom: Waldo Zhernikov
Sean Connery: Paddy Damion
Yvonne Romain: Anya
John Gregson: Ispettore Sayers
Alfred Marks: Harry Foulcher
Olive McFarland: Sadie
Frederick Piper: Ogle
John Stone: Hood
David Davies: Alf Peters
Tom Bowman: Tanky Thomas
Robert Cawdron: Nero
George Pastell: Sanchetti
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