Chiamate Nord 777
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hicago 1932, in una bettola clandestina in pieno proibizionismo, viene ucciso a sangue freddo il poliziotto John W. Bundy. Accusati dell'omicidio due individui su testimonianza della padrona del locale che riconosce in uno di essi Frank Wiecek. Scampata la sedia elettrica i due vengono condannati a 99 anni di reclusione e 11 anni dopo, la madre di Frank Wiecek, fa pubblicare un annuncio sul Chicago Times nel quale offre 5 mila dollari a chiunque fornisca indizi utili a scoprire l'assassino di quel poliziotto e scagionare così suo figlio che sa essere innocente. La donna si ammazza di lavoro facendo le pulizie in giro per appartamenti e uffici e quella somma è il frutto dei suoi sudati risparmi coi quali riuscire finalmente a dimostrare la verità. Del caso si appassiona il direttore del giornale che incarica il suo cronista di spicco, Jim McNeal, di indagare iniziando da quella donna che nonostante sia passato tutto quel tempo non ha ancora cessato di battersi per la verità. Jim è molto scettico e all'inizio si mette in moto solo per dovere professionale avendo la quasi certezza che il caso sia stato scrupolosamente assodato dalla giustizia che ne confermò il verdetto nei successivi livelli. Ma pian piano quella storia finisce per appassionare il cronista, che dopo aver portato magistralmente all'attenzione del pubblico dei lettori quella che sembra una ingiustizia, finisce per scontentare le autorità che vedono celebrare quello che ritengono il carnefice e trascurare invece la vittima che in quegli 11 anni in cui Frank è stato detenuto è stata raggiunta da decine di altri colleghi. Insomma invece di stare dalla parte dei tutori dell'ordine sembra che la stampa stia prendendo le difese dei delinquenti. Ragione questa che fa intervenire il Governatore in persona a e alti funzionari di stato per invitare il giornale a cessare ogni tipo di articolo su quel caso. Ma Jim è irremovibile e sia il suo direttore che il proprietario della testata lo appoggiano nell'adire il Tribunale del Perdono affinché scagioni e liberi Frank. A sostegno della sua tesi Jim vuol confutare la deposizione dell'unica teste dell'accusa che in precedenza ha abbondantemente tacciato di essere una spergiura nei suoi articoli. Per farlo riesce a far ingrandire una testata di giornale che aveva in mano uno strillone ritratto dietro a Frank e alla teste di accusa. Ingrandendolo viene fuori una data diversa da quella in cui la teste aveva accusato Frank e tale da farlo scagionare definitivamente. Di nuovo libero e felice può riabbracciare il figlioletto e la madre che non ha mai cessato di lottare per lui, grazie a quello spilungone tenace di un giornalista che sullo sfondo osserva compiaciuto restando tuttavia in disparte.

Un ottimo noir americano anni '40 con un cast di primo piano e diretto da un maestro del cinema hollywoodiano che risponde al nome di Henry Hathaway.
Call Northside 777
Stati Uniti 1948
Regia: Henry Hathaway
Musiche Alfred Newman
con
James Stewart: Jim McNeal
Richard Conte: Frank Wiecek
Lee J. Cobb: Brian Kelly
Helen Walker: Laura McNeal
Betty Garde: Wanda Skutnik
Kasia Orzazewski: Tillie Wiecek
Joanne De Bergh: Elena Wiecek
Howard Smith: K.L. Palmer
Moroni Olsen: Ufficiale
J.M. Kerrigan: Sullivan
John McIntire: Sam Faxon
Paul Harvey: Martin J. Burns
George Tyne: Tomek Zaleska
E.G. Marshall: Rayska
Eddie Dunn: poliziotto John W. Bundy
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