Anema e core
D
ue ladruncoli, Mario e Riccardo, approfittano dell'assenza dei padroni di casa per dare una ripulita all' appartamento del commendator Cocciaglia. Costui è una vecchia loro conoscenza avendoli costretti ad abbandonare il mondo dello spettacolo, dove come agenti di artisti tiravano a campare. Il commendatore è ancora un importante punto di riferimento di quel mondo e questa è l'occasione per vendicarsi rubando quanto più possibile. Ma ecco che nell'appartamento arriva per un piccolo lavoro Mario, operaio di un negozio da elettricista del signor Bossoli. Costui mette in mostra una voce bellissima cantando senza sapere di essere ascoltato mentre porta a termine il suo intervento al quadro elettrico della casa, per poi andarsene. I due, del mestiere, capiscono di avere tra le mani una gallina dalle uova d'oro e contano di piazzare uno con quella voce dovunque nel mondo dello spettacolo ad iniziare proprio dal commendatore che stanno rapinando. Ecco allora cambiare mestiere su due piedi e tornare a fare quello che facevano un tempo e dopo aver rimesso tutto a posto ed aver scoperto dove quel Mario lavora, si mettono in moto per fargli un contratto in esclusiva. Ma quello che sembra un lavoretto facile si rivela essere piuttosto complicato, perché Mario si vergogna a cantare in pubblico e non ci riesce per via di una innata timidezza. Poi come non bastasse anche il suo datore di lavoro Bossoli vuole essere della partita ed oltre al commendatore, indispensabile per lanciarlo, si aggiunge il loro legale e andando avanti anche altri raccolti per strada. Mario che aveva preso i soldi firmando un pre-contratto è innamorato di Elsa, una giovane che vive nella sua stessa pensione, che a sua volta spasima per un poco di buono, Enrico, che ha un conto aperto con la giustizia. Per salvarlo deve rifondere di un furto la persona che lo ha querelato e con quei soldi riesce nel suo intento. Grata a Mario che a sua volta è felice di non vederla più soffrire ma al tempo stesso non ha più i soldi per rifondere chi glieli ha dati visto che non intende cantare. Ma le buone azioni, come del resto quelle cattive, hanno effetti concatenati e il buon Mario sorprendentemente riesce a vincere la timidezza e dare sfoggio delle sue immense qualità canore di fronte ad un pubblico per la gioia dei suoi "impresari" e delle tante belle ragazze estasiate dalla sua voce che gli si sono radunate attorno, foriere di un futuro roseo che li attende tutti quanti.

Un buon cast diretto dal prolifico Mattòli che vede protagonista il fenomeno del canto Ferruccio Tagliavini, attorniato da tante belle ragazze e da un nugolo di attori tra i più popolari della rivista in quegli anni.
Anema e core
Italia 1951
Regia: Mario Mattoli
Musiche Pippo Barzizza
con
Ferruccio Tagliavini: Marco
Carlo Campanini: Bossoli
Mario Riva: Mario
Bice Valori: Liliana
Riccardo Billi: Riccardo
Alberto Sorrentino: "Signorina"
Nino Manfredi: Enrico
Franca Marzi: Gina
Loris Gizzi: commendator Cocciaglia
Dorian Gray: amichetta di Cocciaglia
Carlo Romano: commendator Russo
Vera Carmi: madre di Enrico
Margherita Autuori: Elsa
Guglielmo Inglese: brigadiere Bichetti
Bruno Lanzarini: il Commissario
Giulio Marchetti: amico di Russo
Silvana Jachino: cameriera in casa Cocciaglia
Bruno Smith: amico di Russo
Giusi Raspani Dandolo: signora Edvige
Karl Ludwig Diehl: il neurologo
Angelo Dessy: un Poliziotto
Giorgio Bixio: avvocato Pelletti
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