I ribelli dei sette mari
La Olive Branch, mercantile americano di proprietà del Capitano Dorman è sulla via di casa dopo quasi un anno di navigazione in giro per il mondo e l'equipaggio non vede l'ora di tornare alle proprie famiglie e quell'aria di festa che si respira a bordo induce il vice Daniel Marvin a chiedere ufficialmente la mano della bizzosa Corunna Dorman, figlia del proprietario e che cura il giornale di bordo. Anche lei lo ama ma l'improvvisa dichiarazione scatena l'ilarità dell'equipaggio compreso il padre che conosce bene il suo carattere di bisbetica. Ma il quadretto ha breve durata perché appare all'improvviso una nave militare britannica che intima loro di fermarsi con una cannonata di prua. Il vecchio Capitano Dorman non accetta simili imposizioni che definisce piratesche e ordina di rispondere al fuoco. Ma inferiori di gittata e numero di cannoni, debbono ammainare le vele ed arrendersi, quando una bordata uccide il vecchio comandante. Corunna intima a Daniel di non arrendersi ma l'uomo è conscio della sua impotenza e deve accettare la resa venendo apostrofato dalla donna di vigliaccheria per essersi rifiutato di aiutarla a vendicarsi di quei maledetti. A bordo il comandante inglese di fronte alle rimostranze di Daniel spiega che è scoppiata la guerra tra gli inglesi e le colonie e sebbene ignari della cosa debbono considerarsi loro prigionieri e salire a bordo della nave inglese per essere rinchiusi nella stiva. La Olive Branch con un altro equipaggio li seguirà in porto. Daniel cerca subito di unire tutto l'equipaggio in un comune intento vista l'inaspettata situazione e smorza subito gli attriti tra alcuni focosi componenti tra i quali il bieco Slade. Poi un'inaspettato aiuto viene loro da un'altra nave americana che intercetta gli inglesi dando battaglia. I prigionieri approfittano del trambusto per liberarsi e dare manforte per la vittoria finale. Il bastimento inglese viene affondato ma con sorpresa Corunna, ora a capo del suo mercantile, retrocede Daniel e promuove capitano Slade con vice Argandeau, un altro avventuriero franco canadese. Il motivo va cercato non solo nel fatto che Daniel accettò la resa iniziale, ma anche nel nuovo progetto di Slade di divenire corsaro e depredare le navi inglesi con il beneplacito della marina americana per arricchirsi e far vendicare Corunna. A nulla valgono le suppliche di Daniel affinché non prenda la via della pirateria e la donna irremovibile si spinge addirittura a richiedere una sorta di patente alle autorità americane che tuttavia viene rifiutata, contrarie a questo tipo di guerriglia detestabile. Alterne vicende seguiranno poi fin quando a Corunna si apriranno gli occhi e potrà vedere la cupidigia che anima l'operato di Slade, colui che credeva un eroe al suo fianco per vendicarla degli odiati inglesi. Ma Daniel che non ha mai smesso di amarla, riuscirà a riprendere il controllo della loro nave e regolare i conti con Slade per il trionfo dei sentimenti nella ritrovata coppia.
Ottimo film d'avventura sui mari con grandi interpreti e buone scene d'azione compresi spettacolari abbordaggi. Fa capolino anche Alan Ladd che se non fosse citato nei titoli iniziali si stenterebbe a riconoscere.
Ottimo film d'avventura sui mari con grandi interpreti e buone scene d'azione compresi spettacolari abbordaggi. Fa capolino anche Alan Ladd che se non fosse citato nei titoli iniziali si stenterebbe a riconoscere.
Captain Caution
Stati Uniti d'America 1940
Regia: Richard Wallace
Musiche Irvin Talbot, Phil Ohman
con
Victor Mature: Daniel Marvin
Louise Platt: Corunna Dorman
Leo Carrillo: Lucien Argandeau
Bruce Cabot: Lehrman Slade
Robert Barrat: Capitano Dorman
Vivienne Osborne: Victorine Argandeau
Miles Mander: Tenente. Strope
El Brendel: Slushy
Roscoe Ates: Chips
Andrew Tombes: Sad Eyes
Aubrey Mather: Mr. Henry Potter
Alan Ladd: Newton
Leyland Hodgson: Ufficiale inglese
Lloyd Corrigan: Capitano Stannage
Pierre Watkin: Console Americano
Cliff Severn: Travers
Bud Jamison: Blinks
James Dime: marinaio
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