È arrivato l'accordatore
A
chille Scozzella, disoccupato e affamato, viene scambiato per un accordatore di pianoforti e invitato nella villa dei signori Narducci per prestare la sua opera d'urgenza, visto che è previsto a breve un sontuoso pranzo di gala con invitati eccellenti. L'uomo attratto dall'idea di poter finalmente riempirsi la pancia, si reca sul posto per scoprire che i coniugi Narducci sono degli arricchiti e la moglie è ossessionata dal ben figurare con invitati al contrario da sempre abituati all'alta società. Così tra vezzi e fobie, tipo il trovarsi in 13 a tavola, Achille viene invitato su due piedi al banchetto di modo da scongiurare tale nefasta possibilità, visto che uno degli invitati ha dato forfait. Deve però procurarsi un abito all'altezza del pranzo di gala e c'è poco tempo per provvedere al punto che il povero Achille esce in strada per rimediarne uno. La fortuna vuole che un drammatico tentativo di suicido da parte di un tizio sul lungo fiume, scateni una serie di emuli tra i quali un ambasciatore di uno stato africano la cui livrea viene rubata da Achille che può fare trionfale rientro in villa spacciandosi per ambasciatore. Tra gli invitati c'è l'avvocato Alfonso che la signora Narducci spera di affibbiare a sua figlia Giulietta che invece lo detesta e la bella Adelina che fa dannare suo marito perennemente geloso, oltre all'addetto militare di Limonia a sua volta in alta uniforme che non lega affatto con il nuovo arrivato ambasciatore. Questi non vorrebbe altro che riuscire a mangiare ma quando finalmente gli passano sotto il naso dei succulenti piatti, per una serie di contrattempi è sempre costretto a lasciare provvisoriamente il tavolo, per finire addirittura tra le grinfie di una banda di malviventi che lo ha scambiato per un altra persona. Quando sembra arrivata per lui la fine, riesce a liberarsi e fare arrestare i banditi sulla cui testa pendeva una taglia di 5 milioni. Può quindi tornare in villa ricevuto dai Narducci come eroe e visti anche i denari guadagnati può benissimo ambire alla mano di Giulietta che è a sua volta ben lieta di accettare e mandare finalmente al diavolo il suo spasimante Alfonso. Ma per prima cosa dategli subito qualcosa da mangiare prima che svenga !!

Commedia ben diretta e interpretata con un cast di tanti noti comprimari a sostenere il protagonista Nino Taranto al quale fa stavolta da divertentissima spalla in alcuni quadretti uno sfavillante Alberto Sordi la cui interpretazione travestito da scozzese e con accento tipico col quale era solito doppiare Ollio è senz'altro nella storia del cinema italiano.
È arrivato l'accordatore
Italia 1952
Regia: Duilio Coletti
Musiche Armando Fragna
con
Nino Taranto: Achille Scozzella
Alberto Sordi: Alfonso
Tamara Lees: Adelina Porretti
Antonella Lualdi: Giulietta Narducci
Virgilio Riento: Bartolomeo Porretti
Ave Ninchi: signora Narducci
Alberto Sorrentino: signor Narducci
Fanfulla: addetto militare di Limonia
Lia Di Leo: cameriera
Sophia Loren: amica di Giulietta
Galeazzo Benti: giornalista
Armando Migliari: commissario Filippini
Giampiero Sammari: bambino
Silvio Bagolini: lestofante
Carlo Delle Piane: Michelino
Antonio Amendola: Gennarino
Arnaldo Mochetti: commentatore
Marco Tulli: Paolo
Alfredo Rizzo: lestofante
Ciccio Barbi: lestofante
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