Lo irritarono... e Sartana fece piazza pulita
Beffati dai fratelli Burton loro complici in una rapina che ha fruttato 100 mila dollari, due amici vagabondi, Sartana e Marcos cercano di rifarsi campando alla giornata, sempre sulle tracce dei complici ma costantemente inseguiti dallo sceriffo. Caduti in trappola, decidono di rallentare gli inseguitori e di consentire ad uno, di continuare le ricerche. Sartana è fortunato con le carte e lascia l'incombenza di farsi catturare al socio che tempo dopo lo raggiunge ammanettato con un vice sceriffo. Questi di nome Smitty è stato allettato ad arte dalla promessa di Marcos di dargli un terzo del bottino e l'uomo si è fatto corrompere. I due però sono troppo svegli per lui che si fa sorprendere e appendere per il collo a un albero, mentre loro scovano uno dei Burton il quale muore rivelando che i soldi ce li ha il fratello. Questi che voleva squagliarsela, finisce dritto nelle mani della bella famiglia Kirby, padre e quattro figli farabutti tagliagole che tendono un agguato alla diligenza con Burton e i soldi, durante la sosta in una stazione isolata. Quella pioggia di denaro insperata non basta tuttavia a saziare l'ingordigia di quella famiglia che, siccome il mondo è veramente piccolo, si imbatte in Sartana intento a bivaccare con Maria, una della stessa loro pasta, ex proprietaria di saloon, con un conto aperto con certa mala giustizia. Ebbene il buon padre Kirby oltre a sfamare i suoi figli col cibo sul fuoco, fa presente ai due che prenderà i loro cavalli e carri e magari anche la donna per sollazzare i bollenti ardori dei figlioli. Sartana mantiene la calma, sebbene disarmato, perché sa che il socio, non visto, può spuntare fuori all'improvviso, come in effetti il buon Marcos fa, sorprendendo la truppa. I baldi giovani cercano di reagire e finiscono crivellati di colpi sotto gli occhi paterni di un vecchio in carrozzella che non può intervenire. Ma ecco che i soldi accendono la cupidigia di Marcos che ha la meglio in una colluttazione col compare e fugge con la donna che sembrava al contrario innamorata di Sartana. In realtà era solo i soldi che voleva e quando Sartana li raggiunge c'è una chiarificazione a tre a base di cazzotti e ceffoni per poi finire a tarallucci e vino vista la solida amicizia. Ma è meglio lasciar fuori stavolta quella donna che vorrebbe ancora fare società con loro.
Non è certo da ricordare questo spaghetti paella western ma di sicuro Gianni Garko e gli esterni andalusi non lo fanno sfigurare. Buono il resto del cast, con manovalanza in gran parte ispanica e resa famosa sullo schermo grazie al nostro genere. C'è solo da capire il perché del nome Sartana nel titolo quando per quasi tutto il film il nostro viene chiamato Santana. La spiegazione più logica a mio avviso è data dal binomio John Garko = Sartana che ha di sicuro una maggior presa nel titolo per il pubblico che ne conosce la storia.
Non è certo da ricordare questo spaghetti paella western ma di sicuro Gianni Garko e gli esterni andalusi non lo fanno sfigurare. Buono il resto del cast, con manovalanza in gran parte ispanica e resa famosa sullo schermo grazie al nostro genere. C'è solo da capire il perché del nome Sartana nel titolo quando per quasi tutto il film il nostro viene chiamato Santana. La spiegazione più logica a mio avviso è data dal binomio John Garko = Sartana che ha di sicuro una maggior presa nel titolo per il pubblico che ne conosce la storia.
Lo irritarono... e Sartana fece piazza pulita
Italia, Spagna 1970
Regia: Rafael Romero Marchent
Musiche Marcello Giombini
con
Gianni Garko: Sartana (Santana) (accreditato Johnny Garko)
Guglielmo Spoletini: Marcos (accreditato William Bogard)
María Silva: Maria Anderson
Andrés Mejuto: Richard Kirby
Raf Baldassarre: Rocky e Fred Burton
Carlos Bravo: Adam Kirby
Carlos Romero Marchent: Donald Kirby
Cristina Iosani: Carmencita
Luis Induni: sceriffo Lawson
Francisco Sanz: giudice Parker
Cris Huerta: Smitty, l'aiuto sceriffo
Álvaro de Luna: Pat Kirby
Josè Antonio Lopez: Frank Kirby
Jesùs Guzmán: il proprietario dell'emporio
María Martín: passeggera sulla diligenza
Lorenzo Roledo: un aiutante dello sceriffo
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