Fantasmi e ladri
Appassionata di libri gialli, Annunziata Cardillo, anziana e benestante si è messa in testa di aiutare il marito della figlioccia Silvia nel suo lavoro di investigatore privato. Lui, Riccardo Tabanelli, è ossessionato dalla presenza ingombrante di quella vegliarda nel suo lavoro e adesso anche nella sua vita, visto che si è insediata a casa sua portandosi appresso il fido Pietruccio come aiutante. Il povero Riccardo sminuito nella professione da quella donna a stento resiste dal cacciarla di casa, vuoi perché sua moglie ne è troppo affezionata ma soprattutto perché sono gli unici eredi della sua fortuna. Tuttavia escogita un piano diabolico volto a spaventare e far desistere la donna dal continuare in quella professione. Assolda degli attori coi quali inscena una situazione misteriosa in una villa fuori mano e tale da attirare sul posto la vegliarda e il suo aiutante che si fanno assumere come cuoca e tuttofare in sostituzione dei due licenziati che hanno raccontato di quei fatti strani nel loro ufficio. Annunziata spera di ricavarne fama e prestigio risolvendo il caso che si presenta subito come soprannaturale, quando si trovano a servire la cena a due persone di un'epoca passata. All'arrivo dei proprietari i due non riescono a spiegare quanto è accaduto, perché sia la nobildonna che quell'ufficiale con cui ha cenato sono spariti. Esistono però nella villa i loro quadri tali da farli apparire come fantasmi. Pietruccio è terrorizzato e vorrebbe andarsene ma la donna è irremovibile e subito dopo scopre il padrone di casa accoltellato nel suo ufficio. Ma all'arrivo della polizia tempestivamente chiamata, l'uomo è vivo e vegeto e arrabbiato per l'allarme dato dalla servitù. Sembra tutto a posto ma ecco che il padrone di casa viene trovato ancora morto e pugnalato mentre sua moglie vaga per la casa come fosse una sonnambula, per di più armata e pronta a sparare con la sua pistola. Al nuovo arrivo della polizia però la coppia dei padroni è tranquillamente a letto a riposare e il commissario intima ad Annunziata di evitare altri falsi allarmi se non vuole ripercussioni. La situazione è molto intricata ma nonostante Pietruccio la implori di andarsene, la donna testarda vuol far luce sulla vicenda. Vi riesce quando scoperto l'ennesimo finto morto impiccato, il giardiniere di casa, si accorge punzecchiandolo che è in realtà vivo e vegeto, costringendolo a confessare e smascherare il diabolico piano di suo genero. Ecco quindi il voler rendergli pan per focaccia pagando stavolta lei i figuranti per ripagarsi dello scherzo. Ma stavolta nella villa dove l'uomo viene invitato si sono introdotti anche tre veri ladri che si son portati appresso un sarcofago egizio che sulle prime viene scambiato dagli altri per oggetto dello scherzo che si sta per giocare al genero Riccardo. Ma quando si scopre che nessuno di loro è dietro a quello strano oggetto, Annunziata ha la brillante intuizione di trovarsi stavolta davanti ad un caso reale e in concomitanza con la ricca esposizione di cimeli egizi in un museo cittadino, capisce che quell'oggetto ne ha a che fare. Infatti verrà usato come un cavallo di Troia al cui interno un ladro uscirà rubando gioielli per poi rientrarvi e con una scusa farsi di nuovo portar via in quanto destinato ad altro museo. Il colpo per i ladri riesce ma la vegliarda in motoretta li insegue e cattura brillantemente, dandone il merito e il dovuto risalto sui giornali al genero che incredulo ringrazia per la straordinaria pubblicità ricevuta che darà grosso impulso alla sua attività con ingaggi anche in America.
Commedia leggera con un cast che vede la divertente Tina Pica nelle vesti di una Miss Marple napoletana, attorniata da ottimi comprimari in una trama che mescola commedia, suspense e situazioni comiche per un'oretta e mezza di spensierato relax.
Fantasmi e ladri
Italia 1959
Regia: Giorgio Bianchi
Musiche Carlo Innocenzi
con
Tina Pica: Annunziata Cardillo
Ugo Tognazzi: Gaetano Brandolin
Mario Riva: Edmondo Natale
Susanna Canales: Silvia
Raffaele Pisu: Riccardo Tabanelli
Pietro De Vico: Pietruccio
Ferruccio Amendola: Cipolla
Elio Crovetto: Trenetta
Bianca Doria: fantasma della vecchia signora
Mirko Ellis: Agenore, fantasma dell'ufficiale
Renato Montalbano: un tassista
Alberto Talegalli: finto domestico licenziato
Nuto Navarrini: Camillo
Rosalia Maggio: Veronica, moglie di Camillo
Ciccio Barbi: maresciallo
Mimmo De Ninno: commissario
Adolfo Belletti: guardia al palazzo dell'esposizione
Gloria Milland: la domestica (accreditata Mara Fiè)
Carlo Lombardi: presentatore tv
ADORO QUESTI FILM D'ESTATE :D
RispondiEliminaAnch'io
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