Come un gatto in tangenziale
G iovanni, agiato consulente romano, ha una moglie, Luce, dalla quale è diviso e che vive in Francia, dove coltiva lavanda, prediligendo il francese alla lingua natia. A Roma con lui vive la loro giovanissima figlia Agnese. Di lavoro fa il "pensatore" come ama definirsi, col Think Tank nel quale collabora, sta portando avanti uno studio sulle periferie italiane per conto del Parlamento Europeo allo scopo di ottenere fondi per la loro riqualificazione, specie laddove necessita un intervento volto a favorire la piena integrazione in casi di criticità multi etnica. Come ad esempio servirebbe nel famigerato quartiere Bastogi dove guarda caso sua figlia Agnese ha iniziato a frequentare Alessio figlio della turbolenta Monica e di un padre in "villeggiatura" a Rebibbia. Ecco quindi che contrariamente a quanto insegnato a sua figlia sul piano etico di una certa borghesia di sinistra, subentrare immediate preoccupazioni una volta imbattutosi in quella realtà, specialmente in Monica con la quale ha un burrascoso primo incontro. Lei disoccupata con saltuari lavoretti in un ospizio è tuttavia di una onestà indiscutibile al contrario di molti del suo palazzo e per tacere delle sue due inquiline zitelle Pamela e Sue Ellen, che si dichiarano affette da shopping compulsivo per le tante cose che rubano in giro per supermercati. Entrambi si rendono conto che quel rapporto tra i loro figlioli non può durare tanto è la differenza sociale e si alleano nel tentativo di dissuaderli. Ma visto l'affetto che lega sempre più i ragazzini, finiscono per frequentarsi a loro volta nel tempo che passano a sorvegliarli o aspettarli all'uscita da feste o luoghi che i giovani di volta in volta si trovano a frequentare. Lui va al mare con Monica e i ragazzi, per non urtare la sua sensibilità, a Coccia de Morto dove esperimenta la realtà ultra popolare di quei lidi senza regole e zeppi di cafoni, e in cambio ottiene di portarla a provare il mare di Capalbio dove in un clima di assoluta serenità e cultura zampillante ovunque, prova ancor più le marcate differenze di classe, restandone in parte amareggiata. Ma il culmine si raggiunge quando Monica li invita a casa per il pranzo e visto che è venuta a Roma anche Luce, è l'occasione per conoscersi. Lei ha portato le essenze che prepara in Francia come regalo per Monica ed è felicissima di incontrarla in una realtà per la quale si batté ai tempi della contestazione studentesca. Ma una volta in quel palazzo e nonostante le raccomandazioni di Giovanni, la donna non riesce a mantenersi calma anche con l'ansiolitico che porta sempre nella borsetta e a far precipitare le cose ecco arrivare anche Sergio, il marito di Monica, fuori per un indulto e che si dice estremamente contrariato da quelle persone e dal fatto che il loro figlio frequenti una della borghesia. Giovanni sbotta e con moglie e figlia sbattono la porta e se ne vanno dopo un acceso diverbio. Monica difende suo marito nella vivace discussione ma poi, rimasti soli, gli rinfaccia di non essere stato mai né padre né coniuge per cui si cercasse una sistemazione e si togliesse per sempre dalle palle. E' il segno evidente che con Giovanni è nato del tenero e lui per primo a Bruixelles lascia da parte il discorso preparato per parlare a braccio della sua diretta esperienza sul degrado delle periferie e la necessità di intervenire quanto prima. Tempo dopo i due ragazzi frequentano nuovi fidanzatini più consoni al loro stato sociale mentre con i fondi europei ottenuti, anche Monica, come gli aveva suggerito a suo tempo Giovanni, riesce ad aprire una pizzeria in società col vicino indiano col quale battibeccava ogni giorno e la vediamo in motorino consegnare una pizza in centro con destinatario lo stesso Giovanni, col quale mangiarla seduti in una panchina in evidente intimità affettiva.
Bravissimi i due interpreti capaci di dar vita alla complessa personalità dei rispettivi personaggi ancorché iperbolici e paradossali come quel quartiere dove sembrano viverci non persone vere ma caricature delle stesse.
Come un gatto in
tangenziale
Italia 2017
Regia: Riccardo Milani
Musiche Andrea Guerra
con
Paola Cortellesi: Monica
Antonio Albanese: Giovanni
Sonia Bergamasco: Luce
Luca Angeletti: Giulio
Antonio D'Ausilio: Francesco
Alice Maselli: Agnese
Simone de Bianchi: Alessio
Claudio Amendola: Sergio
Franca Leosini: sé stessa
Luoghi comuni stereotipati ne calano il voto di molto, non bastano le buone prove dei due protagonisti
RispondiEliminaa me non è dispiaciuto loro sono molto bravi sia Paola veramente dirompente che ovviamente .. Frengo :D
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