L'amante indiana
T om Jeffords in cerca d'oro in territorio Apache, si imbatte in un giovane indiano ferito che cura amorevolmente per alcuni giorni fin quando è in grado di riprendere il cammino. Ma ecco che accomiatandosi vengono circondati da bellicosi Apache tra i quali il padre del ragazzo che vorrebbero uccidere l'uomo bianco. Il giovane intercede per lui e ottiene la sua liberazione a patto che non ritorni più nelle loro terre in quanto da tempo in guerra contro i bianchi e i soldati. Tom ha conosciuto il loro fiero capo Cochise e ha intravisto in lui un possibile interlocutore per risolvere la crisi con gli indiani che sta causando gravi ripercussioni nell'economia di tutta la zona, con attacchi alle fattorie e distruzione continua di linee telegrafiche e quant'altro costruito dai bianchi sul loro territorio. La posta ad esempio dell'amico Milt Duffield a Tucson è ferma da settimane con tutto quello che comporta una simile situazione e a Tom viene in mente di farsi insegnare velocemente il dialetto apache da Juan, un indiano che vive da tempo in città e poi col suo aiuto inviare segnali di fumo a Cochise preannunciando il suo arrivo. Juan, cerca di fargli capire che con tutta probabilità lo uccideranno, ma che incuriositi dai segnali vorranno capire chi vuole incontrarli. Tom è disposto a correre il rischio e riesce a farsi ricevere dimostrando coraggio e colpendo positivamente il grande capo che gli consente di lasciar passare i corrieri postali come primo segno di avvicinamento tra i contendenti. Da lì in avanti è un continuo andirivieni da Tucson al campo di Cochise con crescente ostilità da parte dei cittadini che lo vedono come un connivente con gli indiani e quindi un traditore della sua gente. Ma Tom è stanco di quella situazione e vuole con forza ottenere una pace duratura anche perché nelle sue continue visite ha incontrato la dolce Sonseeahray, il cui nome significa Stella del mattino, che nonostante sia stata promessa a un altro, ha scelto lui come suo uomo. Il loro matrimonio celebrato con il rito indiano suggella con un patto di sangue le due così diverse razze, consentendo l'incontro con il Generale Oliver Howard, plenipotenziario inviato dal Presidente in persona per siglare un patto di pace e la fine di ogni ostilità. Cochise è ormai fermamente deciso a proseguire su quella strada e ottiene la maggioranza dei consensi dai vari capi convenuti meno una frangia estrema capitanata dal fiero Geronimo che abbandona la seduta urlando tutto il suo disappunto, ostinato a continuare la guerra. Fissato un periodo transitorio durante il quale preparare gli animi alla pace, le difficoltà alla sua realizzazione vengono purtroppo portate da entrambe le fazioni. Alcuni Apache di Geronimo assaltano una diligenza venendo poi respinti in Messico dagli uomini di Cochise, mentre uno sparuto gruppo di coloni, desideroso di vendetta per la razzie subite in precedenza, tende un agguato a Cochise che riesce a salvarsi, mentre perde la sua giovane vita la dolce sposa di Tom. Questi straziato dal dolore vorrebbe farsi giustizia con le sue mani ma Cochise lo ferma perché la sua volontà di pace è ormai così forte che niente e nessun ostacolo potrà fermarla dal suo compimento. Anni dopo Tom girovagando per la prateria ripenserà a quei momenti e capirà le parole di quel grande uomo e capo di una fiera nazione che ha scritto il suo nome a caratteri cubitali nella storia americana.
Innovativo western che introduce per primo un nuovo modo di concepire i nativi americani da crudeli selvaggi a uomini che lottano per i loro diritti contro i soprusi di invasori. Da qui in avanti in molti, tra i quali Ford, si cimenteranno nel far conoscere la cultura indiana e nel dare voce alle giuste richieste e diritti dei nativi americani. Jeff Chandler è un ottimo Cochise ed è sicuramente l'icona hollywoodiana del famoso capo avendone interpretato il ruolo anche successivamente. James Stewart non ha bisogno di riconoscimenti mentre Debra Paget è stupenda nel ruolo della giovanissima indiana che dà il titolo alla versione italiana. Bellissima, resta impressa nella memoria, al pari degli splendidi esterni dell'Arizona, di chi ama il western e il cinema in generale.
Broken Arrow
Stati Uniti 1950
Regia: Delmer Daves
Musiche Hugo Friedhofer
con
James Stewart: Tom Jeffords
Jeff Chandler: Cochise
Debra Paget: Sonseeahray, Stella del mattino
Arthur Hunnicutt: Milt Duffield
Will Geer: Ben Slade
Jay Silverheels: Geronimo
Basil Ruysdael: Generale Oliver Howard
Chris Willow Bird: Nochalo
Iron Eyes Cody: Teese
Joyce Mackenzie: Terry
John War Eagle: Nahilzay
Raymond Bramley: Colonnello Bernall
Richard Van Opel: aiutante di Bernall
Argentina Brunetti: Nalikadeya
Billy Wilkerson: Juan
Robert Adler: Lonergan, conducente della diligenza
Jack Lee: Boucher
J.W. Cody: Pionsenay
Dolores Christine Cypert: Redbird
Robert Griffin: John Lowrie
Mickey Kuhn: Bob Slade
Charles Soldani: Skinyea
John Marston: Maury
Robert Foster Dover: Machogee
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