Capitan Newman
S ul finire della Seconda Guerra Mondiale presso la base aerea militare di Camp Colfax in Arizona, il Capitano Josiah Newman gestisce il reparto di neuropsichiatria avendo in cura numerosi militari traumatizzati da atroci esperienze subite sui campi di battaglia. Il suo ruolo di medico viene prima di quello militare e per questo è sempre in conflitto con le più alte sfere in grado. Specie col Colonnello Comandante della base Edgar Pyser che ritiene gran parte dei pazienti soltanto dei lavativi che cercano di evitare la guerra, mentre c'è estremo bisogno di tutti in prima linea visto anche che rimane un ultimo sforzo per vincerla. Newman dal canto suo conosce bene la materia e sa perfettamente che rimandare ai reparti ufficiali non in perfette condizioni mentali significa causare ulteriori perdite e sofferenze che si andrebbero ad aggiungere ai problemi per cui sono al momento ricoverati. E' il caso del Colonnello Bliss, ottimo stratega aereo e richiesto con urgenza al suo reparto, che darà filo da torcere al dottor Newman e ai suoi collaboratori fin quando, sottoposto a una visita collegiale per verificare le diagnosi del Newman, il povero Colonnello si libererà della sorveglianza per scalare una vicina torre e gettarsi nel vuoto suicidandosi. Ma dopo questo increscioso episodio le autorità iniziano a capire la gravità dei vari casi e il lavoro prezioso di quel medico al quale vorrebbero affidare a fine guerra un vero e proprio ospedale psichiatrico, che dovrebbe aiutare quanti tra i reduci manifestassero disturbi mentali. Ma lui si ritiene un medico civile e fornirà il suo servizio finché durerà la guerra, assistito dalla capo infermiera Ten. Francie Corum, con la quale ha una relazione sentimentale, e da bravi infermieri tra i quali il caporale Leibowitz sorprende tutti per doti umane e inventiva fuori dal comune. E pensare che era stato "arruolato" di forza sottraendolo ad un altro reparto, col poveretto che saputo di entrare in servizio in un reparto psichiatrico era assai preoccupato di non essere all'altezza del compito quando addirittura doverci lasciare le penne in mezzo a quella manica di matti. E invece era stato il classico "deus ex machina" capace di intervenire nelle situazioni più difficili con enormi capacità umane al punto da creare un ambiente attorno a sé di assoluta fiducia facendosi ben volere da tutti. Lo vediamo addirittura travestito da Babbo Natale portare doni ai pazienti e da loro acclamato mentre i suoi superiori hanno già una mezza idea di come sia riuscito a procurarsi tutto quel ben di Dio.
A tratti drammatico ma venato di buonumore e sentimenti, è un film di un paio d'ore che tuttavia fila veloce e senza intoppi per la grande bravura dei protagonisti tra i quali si segnala ovviamente l'esuberanza alla quale ci aveva abituato in diversi film l'indimenticabile Tony Curtis. Bellissima Angie Dickinson e ovviamente ottimo il maturo ed esperto Gregory Peck. Con loro tanti buoni comprimari e una nutrita schiera di validi caratteristi.
Captain Newman, M.D.
Stati Uniti 1963
Regia: David Miller
Musiche Frank Skinner
con
Gregory Peck: Cap. Josiah J. Newman, MD
Tony Curtis: cpl. Jackson 'Jake' Leibowitz
Angie Dickinson: Ten. Francie Corum
James Gregory: Col. Edgar Pyser
Robert Duvall: Cap. Winston
Bobby Darin: cpl. Jim Tompkins
Larry Storch: cpl. Gavoni
Dick Sargent: Ten. Belden 'Barney' Alderson
Eddie Albert: Col. Norval Algate Bliss
Syl Lamont: sgt. Kopp
Jane Withers: Ten. Grace Blodgett
Paul Carr: Arthur Werbel
Vito Scotti: Mag. Alfredo Fortuno
Crahan Denton: Mag. Gen. Snowden
Cinema d'altri tempi ;-)
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