Maciste contro il vampiro
A mahil, corsaro berbero, ha razziato il villaggio di Maciste in sua assenza, uccidendo uomini e vecchi tra cui sua madre che fa appena in tempo a raccontare l'accaduto a suo figlio prima di spirare tra le sue braccia. Tutte le ragazze giovani sono state rapite e condotte sulla nave corsara e tra esse vi è anche Guja la sua fidanzata, per cui si mette subito sulle loro tracce. Dopo le razzie le navi si dirigono sempre a Salmanac dove regna il Sultano Omar e dove prospera un fiorente mercato di schiave. Ma da tempo il sultano è soggiogato da una forza oscura chiamata Kobrak che lo tiene in pugno e pretende tributi di sangue umano di giovani ragazze col quale nutrirsi e seminare ovunque il terrore. Il Sultano sa di essere odiato dal suo popolo ma non può in nessun modo ribellarsi di fronte al potere smisurato di quell'entità, capace di soggiogare mentalmente chiunque con speciali onde cerebrali. Quando Maciste giunge in città e scorge alcune ragazze che stanno per essere vendute come schiave, irrompe con forza nel mercato e si batte con vigore contro quanti gli si lanciano contro trovando poi nel misterioso Kurtik un valido alleato e anche provetto alchimista col quale poi mettersi al riparo. Lui vuole spodestare il Sultano ma ha anche bisogno di una particolare sostanza che custodisce nella montagna il maligno Kobrak, che è l'unica speranza di distruggerlo. Anche il Sultano vorrebbe farsi aiutare dal possente uomo apparso al mercato per liberare la città dal male, ma Kobrak gli appare come si consueto avvolto da una nuvola rossa e lo uccide. Maciste è riuscito a salvare Guja e l'ha condotta al sicuro in un luogo sotterraneo popolato dagli Uomini Azzurri fedeli a Kurtik. Con essi tenta di assaltare la montagna di Kobrak e solo grazie alla sua forza e al suo coraggio riesce a recuperare la necessaria sostanza utile per eliminare Kobrak che nel frattempo aveva preso le sue sembianze e si era introdotto nelle caverne degli Uomini Azzurri per sterminarli. Si affrontano così due identici Maciste lasciando sgomenti i presenti tra i quali Kurtic è pronto a lanciare la boccetta con la sostanza mortale addosso a chi si scoprirà essere Kobrak dei due contendenti. Maciste riesce a strappargli la maschera e Kurtik immediatamente dopo gli lancia addosso la mortale sostanza polverizzando per sempre la malefica creatura. Sarà il nuovo e acclamato Sultano di Salmanac e a Maciste verrà eretta una statua in ricordo delle sue imprese mentre la parola FINE scende su una folla entusiasta che lo porta in trionfo.
Da un soggetto di Duccio Tessari e dello stesso Sergio Corbucci che dà anche una mano in regia, nasce questo ennesimo esempio di peplum mitologico con l'eroe alle prese stavolta con un'altra entità malefica e al tempo stesso mitica come è appunto da sempre il vampiro. Cast modesto di contorno e Gianna Maria Canale che primeggia tra le interpreti femminili anche se in un ruolo ambiguo.
Italia 1961
Regia: Giacomo Gentilomo, Sergio Corbucci
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
con
Gordon Scott: Maciste
Gianna Maria Canale: Astra
Jacques Sernas: Kurtik
Leonora Ruffo: Guja
Annabella Incontrera: Magda
Rocco Vitolazzi: Ciro
Mario Feliciani: il Sultano Omar
Van Aikens: Amahil
Emma Baron: la madre di Maciste
e con
Guido Celano
Renato Terra
questo mi mancava ;)
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