La rivolta delle gladiatrici
Vendute come schiave, diverse giovani donne sono giunte nella casa del ricco Timarcus che gestisce a Brindisium una propria squadra di gladiatori, da esibire nella sua arena, per incontri con il pubblico pagante. Le donne oltre ai lavori domestici dovranno soddisfare le esigenze sessuali dei combattenti alla vigilia degli incontri. Bodicia,  fiera e indomabile è stata catturata in Gallia mentre Mamawi è una procace nubiana e Deidre una rossa irlandese che con la figlia del decaduto Scipio sono state affidate alle cure della dispotica Cornelia. Questa, fedele al padrone, non esita a punire ogni mancanza delle ragazze che ben presto debbono accettare la loro sorte anche se ancora piene di rancore che a volte sfocia anche in baruffe tra di loro. In una di queste, dove le ragazze avevano distrutto la cucina, il padrone le aveva notate e suggerito dai suoi compagni di bisboccia, aveva intuito che uno spettacolo del genere in arena avrebbe attratto ancor più il pubblico. Un combattimento tra donne avrebbe senz'altro stuzzicato maggiormente i desideri della gente. Così le affida al capo gladiatore Septimus per essere addestrate. Questi ha negli anni ottenuto un ruolo di rilievo e dispone di una stanza tutta sua e di una schiava con la quale ha generato un figlio. Non avrebbe mai pensato che un giorno la sua amata compagna avrebbe dovuto combattere nell'arena e morire sotto i suoi occhi. L'immenso dolore e la rabbia conseguente fa in modo che l'uomo aiuti le gladiatrici a tentare la fuga. Sono armate e sanno battersi adesso, per cui è possibile tentare una sortita che scatta dopo l'ultimo combattimento e vede le giovani affrontare con coraggio i soldati a difesa del ricco Trimarcus. Questi subisce la medesima sorte dei suoi gladiatori venendo trafitto da Mamawi che poi con Bodicia, riesce a rintuzzare l'arrivo dei rinforzi e fuggire attraverso le catacombe per raggiungere, sole, lacere e ferite, l'agognata riva del mare dove alcuni pescatori impietositi si offrono di imbarcarle e portarle al scuro dagli inseguitori. La sorte dei ribelli era la croce e quella barca che adeso le portava a largo era l'inizio di una nuova vita da donne libere.La rivolta delle gladiatrici
Italia, Stati Uniti d'America 1974
Regia: Steve Carver, Joe D'Amato
Musiche Francesco De Masi
con
Pamela Grier: Mamawi
Margaret Markov: Bodicia
Lucretia Love: Deidre
Paul Müller: Lucilius
Daniele Vargas: Timarcus
Marie Louise Sinclair: Livia
Maria Pia Conte: Lucinia (accreditata Mary Count)
Rosalba Neri: Cornelia (accreditata Sara Bay)
Anna Melita: una gladiatrice
Vassili Karis: Marcus
Franco Garofalo: Emilius (accreditato Christopher Oakes)
Antonio Casale: Lucano (accreditato Anthony Vernon)
Silvio Laurenzi: Priscium
Mimmo Palmara: Rufinius (accreditato Dick Palmer)
Pietro Ceccarelli: Septimus (accreditato Peter Cester)
Salvatore Baccaro: schiavo
Pietro Torrisi: un gladiatore
e con non accreditati
Osiride Pevarello: mangia fuoco
Claudio Ruffini: un gladiatore
Emilio Messina: un gladiatore
Mimmo Poli: ospite all'orgia
Tom Felleghy: compratore al mercato delle schiave
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati