Biancaneve e i sette ladri
Milano deserta a Ferragosto vede il bancario Peppino Biancaneve impossibilitato a raggiungere l'amata Nella Casertoni nella villa dei suoi in campagna, perché la sua auto è stata rubata. In giro non ci sono mezzi a disposizione e i pochi passanti non sanno risolvere i suoi problemi, anzi acuirli quando un borseggiatore inseguito, viene bloccato proprio da lui. Così mentre la coppia derubata cerca un vigile, Peppino deve badare al ladro e non farselo scappare. Quando finalmente arriva un vigile il mancato ritrovamento della refurtiva, induce l'agente a portarli entrambi in questura visto che il presunto ladro sostiene di essere vittima di un pazzoide che lo ha aggredito per strada. Finiscono entrambi in guardina in attesa del commissario che tarda a venire, mentre i due si lamentano con un terzo carcerato, tale Zefirino che è amico del ladro che scopre chiamarsi Mirko. Mentre il primo viene rilasciato i due guadagnano l'uscita dopo che Mirko tramortisce un brigadiere e Peppino involontariamente un altro agente. Preoccupato di essere nei guai seri stavolta, l'uomo sempre tallonato dal ladro Mirko, torna a casa per cambiarsi d'abito e fornirne un altro al ladro che lo tiene in pugno perché pronto a testimoniare la sua aggressione all'agente, anche se involontaria. Nel frattempo i familiari di Nella sono su tutte le furie per il mancato arrivo del promesso sposo della figlia, il giorno del pranzo del loro fidanzamento ufficiale. Il padre è il commendator Carlo Casertoni, il famoso gioielliere e non ha mai visto di buon occhio il futuro genero che ha origini terrone essendo di Napoli. Così infuriato con moglie e figlia, si reca a casa di Peppino per trovarlo nell'appartamento con il ladro Mirko. Fortunatamente l'uomo ha un lampo di genio e racconta di essere rimasto vittima del furto d'auto e successivamente in strada di un colpo di sole che ha richiesto l'aiuto di un medico, l'uomo con lui in casa per l'appunto, che si presente come il dottor Lebovich e viene invitato insieme con Peppino al pranzo in villa. Qui l'uomo scopre alcuni segreti circa le ricchezze dei Casertoni, comprese le chiavi del negozio di Milano che tiene maldestramente in cassaforte, la cui combinazione è nota a tutti. Così mentre Peppino che sa le reali intenzioni del ladro cerca in ogni modo di rendergli impossibile ogni tentativo di impossessarsi delle chiavi, al tempo stesso non può raccontare la verità alla sua fidanzata e questo comportamento ambiguo lo rende ancor più detestato dal futuro suocero. Specie quando scopre che l'uomo aveva un'amante segreta di nome Eleonora che altri invece non era che la donna del ladro Mirko che con altri cinque vecchi complici del suo uomo lo avevano seguito in villa subodorando un colpo in solitaria del loro sodale. Qui mentre il commendatore cerca di aprire gli occhi alla figlia fraintendendo tutto circa gli amori del fidanzato, Eleonora con Mirko hanno rubato le chiavi e sono già in vista di Milano, dove all'alba entrano nel negozio. I cinque gli sono appresso e anche Peppino però è della partita e una volta in città cerca di allertare le guardie e i vigili del fuoco ma nessuno sembra disposto a seguirlo, essendo assegnati ad altri incarichi, finché l'uomo disperato con una bella trovata si fa inseguire dopo averli offesi pesantemente. Finalmente con tutta la polizia alle calcagna arriva in gioielleria dove sventa il colossale furto, venendo finalmente riconosciuto come membro della famiglia dal raggiante commendatore che provvederà a sollevarlo da qualsiasi accusa per il suo operato.
Commedia dei contrattempi più che degli equivoci, dove assistere a divertenti trovate di un giovane Peppino De Filippo con un buon cast di comprimari a sostenerlo in una Milano irreale di altri tempi
Biancaneve e i sette ladri
Italia 1949
Regia: Giacomo Gentilomo
Musiche Luigi Pagano
con
Peppino De Filippo: Peppino Biancaneve, l'impiegato
Mischa Auer: Mirko, alias dottor Lebovich
Luigi Pavese: il commendator Carlo Casertoni, il gioielliere
Franca Maresa: Nella Casertoni, sua figlia
Laura Carli: Laura, moglie di Carlo e madre di Nella
Silvana Pampanini: Eleonora, l'amante di Mirko
Gino Saltamerenda: Zefirino Dossetti, complice di Mirko
Giacomo Furia: il brigadiere di P.S.
Isabella Riva: la domestica di Peppino
Lidia Martora: la donna derubata della borsa
Lamberto Picasso: il marito della derubata
Nando Tamberlani: il socio di Zefirino
Vittorio Sanipoli: un ladro, inseguitore di Mirko
Carlo Mazzarella: altro ladro
Luisa Rossi: donna che vuol ballare con Peppino alla Tavernetta
Claudio Ermelli: lo jettatore
Peppino Spadaro: l'agente di P.S.
Mario Cianfanelli: il maresciallo di P.S.
non accreditato
Ughetto Bertucci: l'amministratore dell'autorimessa
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