Alfredo Massi, centravanti della capolista
Olimpia, fatica a fidanzarsi con
Gianna Savini per via dell'austero padre, il professor
Savini, che considera i calciatori degli ignoranti perditempo senza arte né parte. La figlia ha un bel da fare per convincere suo padre che alla fine cede quando viene a sapere che il giovane guadagna
300 mila lire al mese contro le sue misere
30 da insegnante. Conviene vederci meglio e magari prendere confidenza con il mondo del calcio, assistendo a qualche partita, sebbene ne restino solo due per terminare il campionato. L'Olimpia è in testa grazie alle prodezze del suo bomber Alfredo ma la squadra rivale, la
Stella del Sud, del vicino comune di
San Teodoro è a una lunghezza e nell'ultimo scontro diretto può fare lo sgambetto ai rivali e batterli sul filo di lana. Questo farebbe lievitare le quote delle scommesse. Come il furbo redattore del giornalino "
il Pungiglione" che mette in atto un piano per privare l'Olimpia del suo elemento di spicco. Vista la lentezza del fidanzamento di Alfredo, pensa bene di farlo irretire da
Emi, una maliarda, che con una scusa lo approccia per farsi subito dopo seguire in un alberghetto di San Teodoro, dove organizza subito dopo uno sciopero generale per impedirgli di muoversi da lì. Sulle sue tracce temendo venga tradita da quello che crede il marito,
Clelia Olivari, moglie dell'arbitro Archimede Olivari li ha seguiti fin quando scopre l'equivoco e felice di essersi sbagliata, vorrebbe tornare a Roma per assistere alla partita arbitrata dal marito, L'astuto giornalista aveva fatto in modo che la donna si allontanasse di proposito per far credere con una lettera minatoria al marito che la stessa era tenuta prigioniera fino a fine gara e che non l'avrebbe rivista se avesse fatto vincere l'Olimpia. Quando Alfredo scopre che è bloccato a San Teodoro si rende conto di quanto può costargli quella scappatella sia in termini affettivi che sportivi, ma ogni tentativo di lasciare il paese è ostacolato finché riesce a farsi dare un passaggio da un istruttore di volo che ha il campo di addestramento nei pressi. Con un aereo e la moglie dell'arbitro appresso, riesce a raggiungere lo stadio e partecipare in extremis alla partita decisiva. C'è però il problema dell'arbitraggio che il povero farmacista
Archimede Olivari, arbitro la domenica, sta conducendo col cuore in gola per la sorte della sua consorte e sta inanellando tutta una serie di madornali errori a danno dell'Olimpia che sta perdendo per uno a zero. Quando finalmente, con il pubblico infuriato e zuffe in ogni angolo dello stadio, viene ristabilito l'ordine e l'uomo nota con gioia la presenza della moglie sugli spalti, la partita prende la piega naturale e in poco tempo l'Olimpia rifila tre gol agli avversari chiudendo i conti e vincendo il campionato. Alfredo è l'eroe della giornata e viene raggiunto dalla ragazza e dal raggiante genitore che ha improvvisamente conosciuto e apprezzato quello sport che ha tanto disprezzato, arrivando perfino a farsi fotografare con la squadra in quanto futuro suocero del suo campione.
Gustosa commedia amorosa con equivoci e un cast importante nel quale partecipano molti grandi calciatori del periodo capaci anche di sostenere gustosi quadretti extra calcistici, oltre naturalmente a vederli all'opera in molte scene sul campo, alcune sicuramente di repertorio.
11 uomini e un palloneItalia 1948
Regia: Giorgio Simonelli
Musiche Felice Montagnini
con
Carlo Dapporto: Romeo Cadenazzi
Carlo Campanini: Archimede Olivari
Clelia Matania: Clelia Olivari
Greta Gonda: Emi
Octavio Señoret: Alfredo Massi
Ernesto Almirante: professor Savini
Fiorella Betti: Gianna Savini
Georges Flamant: giornalista del "Pungiglione"
Bruno Cantalamessa: direttore del "Pungiglione"
Maria Dominiani: Olga
Piero Pastore: Marcello
Fausto Guerzoni: massaggiatore
Bruno Smith: allenatore
Arturo Bragaglia: Pietro, il posteggiatore
Adriana Serra: cassiera del "Calcio Bar"
Enrico Luzi: barista del "Calcio Bar"
Andrea De Pino: professor Belardinelli
Joop van Hulzen: Carlo, l'autista
Agostino Salvietti: Cosimo, l'albergatore
Peppino Spadaro: postino
Felice Minotti: disoccupato
Saro Urzì: carrettiere
Ferruccio Amendola: un amico di Alfredo
e con i calciatori
Amedeo Amadei
Silvio Arrighini
Giuseppe Baldini
Amedeo Biavati
Aldo Campatelli
Leonardo Costagliola
Paolo Jacobini
Engelbert Koenig
Pietro Magni
Carlo Parola
Mario Pretto
Héctor Puricelli
Leandro Remondini
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