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Medellin
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Per farsi pubblicità, Brahim, un giovane videomaker francese e somigliante al famoso boss della droga Escobar, si reca in Colombia a Medellin dove gira il suo finto rapimento ad opera dei Narcos, dopo essersi atteggiato in giro come il celebre boss. La notizia del suo rapimento fa il giro dei notiziari in Francia e suo fratello Reda che gestisce una palestra di pugilato, decide di andare laggiù per liberarlo. Conta di radunare una nutrita squadra tra i suoi atleti, tutti di provenienza dai bassi fondi, ma al dunque in aeroporto si presentano solo il fidato e fraterno amico Stan e il nano Chafix. Reda non sente ragioni e impone la partenza per mettersi subito dopo sulle tracce di un boss locale, un certo El Diablo, al quale dopo una nottata di bisboccia e droga, rapiscono in circostanze che nemmeno ricordano l'indomani, il figlio che servirà come merce di scambio. Ma quando scopre che suo fratello è in realtà in albergo a godersi le vacanze e il successo in followers della sua bravata, è troppo tardi. Ha già minacciato il boss di uccidergli il figlio e questi per tutta risposta ha fatto fare irruzione nell'albergo di Brahim catturandolo. Lo vuol far sbranare dai suoi cani ma Reda è altrettanto fantasioso in fatto di crudeltà e gli mostra suo fratello a bagno in mare in procinto di essere divorato dagli squali. Bisogna darsi una calmata, con El Diablo che accetta uno scambio prigionieri da effettuarsi nel cimitero cittadino, dove purtroppo Reda e compagni dovranno scambiare il loro di prigioniero ma senza gambe! Eh già, per minacciare per telefono il fratello boss non si sono accorti dell'arrivo di un grosso esemplare che in un attimo ha staccato le gambe al poveretto. Per fortuna un veterinario nei pressi lo ha ricucito alla meglio e il nano gli ha dato il suo sangue, altrimenti sarebbe morto. Ma se adesso se ne accorge il fratello saranno guai per Brahim. Infatti lo scambio va a rotoli e i nostri tre riescono a salvarsi dopo una rocambolesca fuga. Ma la vendetta del boss sarà terribile sul fratellino ancora in sue mani. Buon per i nostri che una poliziotta del posto, unica a non essere a libro paga della malavita, li indirizzi presso un solitario e singolare ex agente americano che in breve li addestra all'uso delle armi e li dota di mezzi per fare irruzione nel covo del boss. Riescono con uno strattagemma ad entrare e liberare il fratello per poi dare appuntamento a tutta la banda in uno dei covi che furono del famoso boss Escobar. Qui con la poliziotta studiano la trappola finale per chiudere i conti, dato che con questa gente non potrebbero essere al sicuro nemmeno una volta tornati in Francia. Così Reda sfida il boss che arriva nella villa con tutto il suo cartello e mentre consente ai suoi di fuggire, lui si sacrifica come Pietro Micca azionando un detonatore che manda in pezzetti villa e occupanti. Verrà ricordato in un grande murale del suo quartiere come eroe alla fine di questa action-comedy, più grottesca che altro.
con Franck Gastambide: Stan Ramzy Bedia: Reda Anouar Toubali: Chafix Brahim Bouhlel: Brahim Essined Aponte: Marissa Raymond Cruz: El Diablo Mike Tyson: Robbie Ariel Sierra: Don Nacho Bernardo Garcia: Veterinario Felipe Corchuelo: vice di El Diablo Matthias Quiviger: Ragnar Jhonnatan Bulla: Narcos Juan Pablo Acosta: Narcos Vincent Bersoulle: El Colosso Saïdou Camara: pugile
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
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