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I tre centurioni
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Nella Provincia Romana d'Oriente governata da Re Adakir, l'inetto Imperatore Eliogabalo decide di congedare parte della Legione a iniziare dai mercenari, ormai non più necessari vista la pace consolidata da tempo nell'area. Così con grande dispiacere il comandante Marco Caio dà il ben servito a tre dei suoi migliori centurioni; Fabio, Massimo e Giulio che decidono di fermarsi nella capitale del regno Messe per cercar fortuna. Qui dopo un movimentato ingresso i tre vengono arrestati per zuffa e subito notati dalla Regina Siride, seconda moglie di Re Adakir, che si invaghisce del bel Fabio. Su suo consiglio li fa assumere dal Re come istruttori della guardia, cosa che i tre sanno ben svolgere, iniziando una permanenza che sulle prime è piuttosto agiata. Ma ben presto, nonostante Fabio si relazioni con Siride, i cui sentimenti nei suoi riguardi sono sinceri, scopre anche un losco piano che lei sta attuando con il Consigliere Atenofane per spodestare suo marito. Scopre anche che presiede a sinistri riti di una setta dedita ad una dea sanguinaria, alla quale sacrificare giovani ragazze rapite in città. L'arrivo poi di Re Artaserse, nemico giurato di Roma ed abile a mostrarsi invece come subdolo alleato, segna l'inizio del colpo di stato. Re Adakir viene ucciso e la colpa fatta ricadere sui centurioni che vengono arrestati, meno Fabio che la Regina vuole per sé credendolo dalla sua parte. Dopo di che la stessa presiede nelle segrete della setta al rito sacrificale che, prima dei due centurioni condannati, vede la piccola Elena, figlia della prima moglie del Re, come illustre vittima. Siride comprende che si è spinta troppo oltre ma ormai il danno è fatto e solo Fabio può scongiurare il peggio, entrando in azione e dopo aver liberato i due amici, salvando la piccola Elena per darsi alla fuga. Siride è morta per consentirgli di scappare da un passaggio segreto e mentre gli altri due rallentano gli inseguitori, Fabio sale su di un carro di passaggio e prega il contadino di portare in salvo la piccola nel vicino campo romano e dare l'allarme. Dopo di che anche lui come gli altri cade nelle mani degli uomini di Artaserse. Questi di fronte al popolo infuriato per la morte del Re, mostra i tre prigionieri come fossero gli assassini e propone il fido Atenofane come successore del defunto sovrano. Mentre il popolo reclama la testa dei tre, ecco però arrivare la legione di Marco Caio che ferma tutti e pone la piccola Elena a capo del regno come legittima erede. Lei stessa accusa i presenti del complotto e a nulla vale la loro disperata resistenza contro le forze romane che in breve ripristinano lo stato di diritto e la giustizia in quella remota Provincia. Filmetto di bassa leva a iniziare dalle armature di plastica dei romani del tipo che si vedeva indossare dai bimbi a Carnevale. Del medesimo tenore combattimenti e arredi a detrimento di un cast che ne ha viste al tempo di migliori.
I tre centurioni Italia 1964
Regia: Roberto Mauri Musiche Aldo Piga con Roger Browne: Fabio Mimmo Palmara: Massimo Mario Novelli: Giulio (accreditato Tony Freeman) Lisa Gastoni: Siride Mario Feliciani: Marco Caio Philippe Hersent: Atenofane Walter Brandi: Artaserse Nerio Bernardi: Re Adakir Alberto Cevenini: Eliogabalo Gianni Solaro: Flavio Gaetano Quartararo: generale Valentino Macchi: Clito e con Silvia Maresca Vera Valmont Elisa Mainardi Giana Vivaldi
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
S tefano Cunningham col fido keats ha spodestato Re Enrico proclamatosi al suo posto Sovrano d'Inghilterra . Il vecchio re morente e in attesa del ritorno di suo figlio dalla Terra Santa aveva dato pieni poteri al fido York al quale aveva consegnato la sua figlioletta per metterla in salvo. Ma York viene subito incarcerato e torturato affinché riveli il luogo dove è custodita la mitica Spada Normanna che conferisce a chi la impugna il diritto assoluto di governare su tutti i popoli della Britannia. Prima di morire il vecchio rivela a un altro detenuto che il luogo dove la spada è nascosta è inciso nel retro di una medaglietta che aveva al collo la piccola figlia del re defunto. Quel detenuto che riesce ad evadere è il giovane e valoroso Ivanhoe di ritorno dalla Terra Santa in incognito dove combatteva col figlio del re morto in battaglia. La situazione in patria è quindi cambiata ma per fortuna c'è gente disposta a battersi contro il tiranno e può iniziare la lotta c...
Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
N icola Nikolajevic , potente e dispotico Zar di tutte le Russie ha affidato allo scienziato Hakim il compito di ritrovare un favoloso tesoro di cui si fantastica in alcuni antichi manoscritti e nascosto da qualche parte nelle impervie caverne ghiacciate dell'Asia Centrale. Qui con l'aiuto degli uomini di scorta guidati dal fido Petrovic , Hakim inizia a scavare e dopo diversi infruttuosi tentativi, scova alcuni forzieri e cosa più incredibile un antico sarcofago al cui interno rinviene il corpo perfettamente conservato di un giovane muscoloso. Risvegliato con alcuni unguenti rinvenuti nell' avello , il giovane lascia tutti sbigottiti perché affamato e assetato oltre a parlare la loro stessa lingua. Ben disposto a seguirli si unisce a loro per tornare a casa dopo che giorni prima una staffetta era stata inviata allo Zar per avvertirlo della scoperta. Questi su consiglio del subdolo Igor , manda loro incontro alcuni soldati fidati travestiti da predoni con il compi...
Un film irrinunciabile per chi ama lo Sport, con la "S" maiuscola, ma anche per chi crede ancora nei valori dell'amicizia, della fede e non del bigottismo, del rispetto dell'avversario. Un film che ha segnato, per certi versi, la mia visione dello sport e fatto amare ancor di più l'atletica ed in particolare la corsa. Negli anni in cui è uscito questo film, nell'atletica mondiale ed in particolare nel mezzofondo erano al loro apice Steve Ovett, Steve Cram e l'immenso Sebastian Coe. La colonna sonora è divenuta de facto l'inno dello sport. Buona Visione. Titolo originale Chariots of Fire Paese Gran Bretagna Anno 1981 Durata 123 min Colore colore Audio sonoro Rapporto 1,66:1 Genere drammatico, storico, sportivo Regia Hugh Hudson Sceneggiatura Colin Welland Produttore David Puttnam Dodi Al-Fayed Interpreti e personaggi Ben Cross: Harold Abrahams Ian Charleson: Eric Liddell Nigel Havers: Lord Andrew Lindsay Nicholas Farrel...
N on montare una tenda sulla tua nave, non dormire mai in casa perché un nemico all'interno potresti trovare. Sul suo scudo dorme il vichingo e con la spada in mano. La volta celeste è la sua tenda. Quando imperversa feroce la bufera issa la vela fino in cima. Oh come è felice il re della tempesta! Conducila verso il vento, falla volare! Meglio affondare che ammainare. Chi si arrende è schiavo delle sue paure ... Asbjörn figlio del defunto Re Harald è scampato ad una faida interna che ha visto suo padre soccombere a chi ora li ha banditi. Con gli uomini rimasti fedeli sta navigando alla volta di Lindisfarne in Inghilterra ma una violenta tempesta li fa naufragare su una costa rocciosa. I sopravvissuti comprendono di trovarsi molto più a nord, in Scozia , quando vengono attaccati da un drappello militare che viene da loro respinto e decimato. Solo un soldato riesce a salvarsi correndo con un cavallo al castello del suo padrone Re Dunchaid . Il gruppo scortava la principe...
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