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I due assi del guantone
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Franco e Ciccio campano di espedienti truffando il prossimo, preoccupati soprattutto di riempire la pancia che è la cosa più importante e vitale. Così le loro truffe sono rivolte principalmente ai ristoranti o trattorie dove si recano per mangiare a sbafo, ordinando sempre un piatto di funghi alla fine per fingere una grave intossicazione e farsi portare in ospedale. Al malcapitato proprietario, reo di non aver controllato bene i funghi, risultati probabilmente velenosi, non resta che tacitare i due con una somma affinché non spongano denuncia e costi loro, oltre alla chiusura, anche una condanna penale. La truffa va bene fin quando giungono nel locale di Amleto Rossetti ma alla fatidica ordinazione finale del piatto di funghi essi risultino terminati per loro grande sfortuna, finendo costretti a lavare i piatti per pagare il loro debito. Qui si accorgono che il padrone è un appassionato di boxe e gestisce una palestra dove Enzo, un suo giovane pupillo, ottiene discreti risultati nei tornei pugilistici rionali. Il giovane però è osteggiato dalla sua fidanzata Marisa che gli intima di smettere con quello sport violento se non vuole perderla. Così il giovane approfitta dei due squattrinati per dar a intendere al Sor Amleto che Franco può sostituirlo più che egregiamente visto che ha come allenatore Ciccio che è stato un ex pugile di fama. Amleto turlupinato dal suo pupillo che si finge sempre infortunato e con l'arto ingessato, preoccupato di dover sfigurare con il suo eterno rivale, il Sor Giovanni, il pollarolo del quartiere o anche il tripparolo, che al pari suo gestisce una palestra pugilistica e col quale si sfida ogni settimana scommettendo forti somme. Franco viene così indotto a combattere e siccome Adele, la sorella di Amleto, ha una cotta per Ciccio che con modi suadenti l'ha conquistata, l'aiuta corrompendo di volta in volta il rivale di Franco, facendogli ottenere sonanti vittorie e popolarità, tanto da far rodere il Sor Giovanni per le continue scommesse perdute col rivale storico. Per la sfida decisiva, arriva a ingaggiare un pugile professionistico, un energumeno soprannominato Golia per la sua stazza e per essere sicuro di vincere, contatta Ciccio corrompendolo con 100 mila lire affinché Franco perda. Ciccio preoccupato dalla fine che fanno i nemici del tizio, accetta anche se nel frattempo aveva preparato una droga da dare a Franco vista l'incognita rappresentata dallo sfidante che non si conosceva ancora. Adesso sul ring Franco le sta buscando perché Adele non è riuscita a corrompere il suo sfidante non conoscendolo fino al minuto prima di salire sul ring e Ciccio non può aiutarlo perché è sotto tiro del boss rivale. Ma ecco che la fiaschetta con la "bumba" viene porta a Franco dall'ignaro Enzo a bordo ring a tifare per lui. Ciccio non se ne accorge e improvvisamente Franco diventa una furia piena di energie, tanto da strapazzare e mandare al tappeto il povero Golia per diverse volte prima del KO finale. Per lui e Ciccio però c'è ad aspettarliuna sonora bastonatura al rientro nello spogliatoio ad opera dell'infuriato Sor Giovanni. Qualche giorno dopo quando le acque si sono calmate e sembra essere tornato il sereno, l'esultante Amleto comunica loro che la sorella Adele vuole sposare Ciccio, mentre per Franco, ormai una stella di prima grandezza, è pronta la sfida con Cassius Clay, notizie queste che inducono i due a darsela gambe levate tirandosi dietro la parola FINE a questa ennesima avventura del duo comico più amato d'Italia.
I due assi del guantone Italia 1971
Regia: Mariano Laurenti Musiche Piero Umiliani con Franco Franchi: Franco Marsala Ciccio Ingrassia: Ciccio Trapani Mario Carotenuto: Amleto Rossetti Ave Ninchi: Adele Rossetti Gino Milli: Enzo Paola Tedesco: Marisa Umberto D'Orsi: Sor Giovanni Ugo Adinolfi: braccio destro del Sor Giovanni Nino Vingelli: il ristoratore truffato Giulio Rinaldi: Cesare De Cesari detto "Golia" Tiberio Murgia: il vigile urbano Luca Sportelli: il droghiere Carla Mancini: figlia del droghiere Enzo Andronico: l'insegnante di boxe Giacomo Di Segni: uno sparring Partner di Franco Fulvio Mingozzi: la guida turistica Franco Cremonini: lo speaker Ada Pometti: la farmacista Franca Scagnetti: madre del pugile Otello Francesco D'Adda: venditore di automobili
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
S tefano Cunningham col fido keats ha spodestato Re Enrico proclamatosi al suo posto Sovrano d'Inghilterra . Il vecchio re morente e in attesa del ritorno di suo figlio dalla Terra Santa aveva dato pieni poteri al fido York al quale aveva consegnato la sua figlioletta per metterla in salvo. Ma York viene subito incarcerato e torturato affinché riveli il luogo dove è custodita la mitica Spada Normanna che conferisce a chi la impugna il diritto assoluto di governare su tutti i popoli della Britannia. Prima di morire il vecchio rivela a un altro detenuto che il luogo dove la spada è nascosta è inciso nel retro di una medaglietta che aveva al collo la piccola figlia del re defunto. Quel detenuto che riesce ad evadere è il giovane e valoroso Ivanhoe di ritorno dalla Terra Santa in incognito dove combatteva col figlio del re morto in battaglia. La situazione in patria è quindi cambiata ma per fortuna c'è gente disposta a battersi contro il tiranno e può iniziare la lotta c...
Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
N icola Nikolajevic , potente e dispotico Zar di tutte le Russie ha affidato allo scienziato Hakim il compito di ritrovare un favoloso tesoro di cui si fantastica in alcuni antichi manoscritti e nascosto da qualche parte nelle impervie caverne ghiacciate dell'Asia Centrale. Qui con l'aiuto degli uomini di scorta guidati dal fido Petrovic , Hakim inizia a scavare e dopo diversi infruttuosi tentativi, scova alcuni forzieri e cosa più incredibile un antico sarcofago al cui interno rinviene il corpo perfettamente conservato di un giovane muscoloso. Risvegliato con alcuni unguenti rinvenuti nell' avello , il giovane lascia tutti sbigottiti perché affamato e assetato oltre a parlare la loro stessa lingua. Ben disposto a seguirli si unisce a loro per tornare a casa dopo che giorni prima una staffetta era stata inviata allo Zar per avvertirlo della scoperta. Questi su consiglio del subdolo Igor , manda loro incontro alcuni soldati fidati travestiti da predoni con il compi...
Un film irrinunciabile per chi ama lo Sport, con la "S" maiuscola, ma anche per chi crede ancora nei valori dell'amicizia, della fede e non del bigottismo, del rispetto dell'avversario. Un film che ha segnato, per certi versi, la mia visione dello sport e fatto amare ancor di più l'atletica ed in particolare la corsa. Negli anni in cui è uscito questo film, nell'atletica mondiale ed in particolare nel mezzofondo erano al loro apice Steve Ovett, Steve Cram e l'immenso Sebastian Coe. La colonna sonora è divenuta de facto l'inno dello sport. Buona Visione. Titolo originale Chariots of Fire Paese Gran Bretagna Anno 1981 Durata 123 min Colore colore Audio sonoro Rapporto 1,66:1 Genere drammatico, storico, sportivo Regia Hugh Hudson Sceneggiatura Colin Welland Produttore David Puttnam Dodi Al-Fayed Interpreti e personaggi Ben Cross: Harold Abrahams Ian Charleson: Eric Liddell Nigel Havers: Lord Andrew Lindsay Nicholas Farrel...
N on montare una tenda sulla tua nave, non dormire mai in casa perché un nemico all'interno potresti trovare. Sul suo scudo dorme il vichingo e con la spada in mano. La volta celeste è la sua tenda. Quando imperversa feroce la bufera issa la vela fino in cima. Oh come è felice il re della tempesta! Conducila verso il vento, falla volare! Meglio affondare che ammainare. Chi si arrende è schiavo delle sue paure ... Asbjörn figlio del defunto Re Harald è scampato ad una faida interna che ha visto suo padre soccombere a chi ora li ha banditi. Con gli uomini rimasti fedeli sta navigando alla volta di Lindisfarne in Inghilterra ma una violenta tempesta li fa naufragare su una costa rocciosa. I sopravvissuti comprendono di trovarsi molto più a nord, in Scozia , quando vengono attaccati da un drappello militare che viene da loro respinto e decimato. Solo un soldato riesce a salvarsi correndo con un cavallo al castello del suo padrone Re Dunchaid . Il gruppo scortava la principe...
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