I magnifici Brutos del West
Quattro imbranati fratelli hanno ereditato una ditta di pompe funebri e giungono in paese mentre infuria una violenta sparatoria tra due bande rivali. I quattro pensando a una sorta di festeggiamenti in loro onore si mettono a sparare a loro volta in aria aumentando di alcune unità il numero delle vittime senza rendersene conto. Anzi si ritrovano subito con una mole di lavoro enorme per seppellire i morti, dimostrando tutta la loro inettitudine a quel mestiere, tanto da essere notati dalla sensuale Mabel, cantante del saloon, che col compare Tom Callaghan vuol mettere a segno un colpo a danno del loro socio che si è auto proclamato sceriffo dopo aver eliminato quello vero. Costui ha avuto il sopravvento in paese con la sua banda e ha nascosto il bottino di una rapina a un porta valori federale. Mabel imbroglia i quattro affinché trasportino il corpo del suo caro estinto in California dietro lauto compenso e nella bara si nasconderà, fingendosi morto, Tom con un doppio fondo pieno di soldi in modo che lo sceriffo e i suoi uomini non possano mai sospettare di uno che è morto. Il piano sembra funzionare all'inizio quando i giovani iniziano il trasporto per poi virare bruscamente sia per la goffaggine loro che per inconvenienti diversi tra i quali, la cattura degli indiani di Capo Becco d'Aquila è il più pericoloso e movimentato. Stanno infatti per finire al palo della tortura quando improvvisamente le quattro figlie del capo si invaghiscono dei giovani, sebbene piuttosto bruttarelli. Questo offre loro la possibilità di sposarsi e salvare la pelle. Nel frattempo lo sceriffo falso e i suoi uomini hanno scoperto la verità torchiando Mabel e si buttano all'inseguimento dei quattro e della bara col finto morto. Mabel viene salvata da un baldo giovane che si rivela essere lo sceriffo federale Gary Smith, sulle tracce della banda per recuperare il denaro di stato. Sulle prime la donna conta di sorprenderlo per continuare con il suo piano di fuga con Tom ma poi si innamora del bel Gary e sceglie la retta via, aiutandolo a recuperare la somma rubata. Prima fanno fuggire i quattro becchini dal villaggio indiano per poi trovarsi in paese per regolare i conti con la banda del finto sceriffo e arrestando il finto morto che a sua volta voleva filarsela coi soldi. Tutto è bene quel che finisce bene specie per Gary e Mabel, felicemente innamorati, mentre per i quattro giovani sono arrivate in paese furenti le quattro mogli cicciotte indiane. Cercano invano di nascondersi, ognuno dentro ad una bara, ma le prosperose fanciulle li scovano e caricate le bare su quattro travois vi si siedono sopra per assicurarsi che i maritini non possano scappare.
Dirige l'allegra brigata Marino Girolami firmandosi Fred Wilson e avvalendosi della verve dei Brutos assai famosi ed apprezzati all'epoca, dove si prestavano per una famosa ditta produttrice di cera per pavimenti nel popolare Carosello dove chiudevano lo sketch con la mitica frase: "ottimo direi è Cera Grey" ... 😢 (nostalgia)
I magnifici Brutos del West
Italia, Francia, Spagna 1964
Regia: Marino Girolami
Musiche Frank Mason (Francesco de Masi)
con
Emma Penella: Mabel
Giacomo Rossi Stuart: sceriffo Gary Smith (accreditato J.R. Stuart)
Darry Cowl: Tom Callaghan
Carla Calò (accreditata Carroll Brown)
Stefano Ceccarelli: Capo Becco d'Aquila (accreditato George Steel)
Pietro Ceccarelli: Jack (non accreditato)
Julio Peña: falso sceriffo di Fresno
Ignazio Spalla: Bud (accreditato Ignatious Shoulder)
Alberto Cevenini: O'Toole (accreditato Kirk Bert)
Alfredo Mayo: Philip
e I BRUTOS
Gerry Bruno: Lee
Dino Cassio: Johnny
Aldo Maccione: Artie
Gianni Zullo: Pep
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