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Da tempo una faida insanguina la California al confine col Messico. Due famiglie di possidenti terrieri, i Campos e i Mounters si fanno una guerra senza quartiere per avere la supremazia. Dopo l'ennesimo assassinio Don Pedro Campos propone al rivale Bill Mounters di scontrarsi in campo aperto da uomini e non più da sciacalli, con un arbitro terzo, un giudice di Contea, che deciderà quali delle due famiglie dovrà andarsene. La sfida viene accettata dai Mounters desiderosi di farla finita una volta per tutte con gli odiati rivali ma nel luogo convenuto cadranno in una trappola mortale ordita dai rivali che ne decimerà molto le fila. Bill riesce a ritirarsi con i pochi sopravvissuti e denunciare l'accaduto allo sceriffo Cooper che al contrario parteggia per i Campos e ha minacciato il giudice dal testimoniare sull'accaduto, cosa che l'uomo seppur a malincuore, deve accettare se vuol salvare la pelle. Così mentre Bill mastica amaro, lo sceriffo è pronto a riscuotere il compenso dai Campos che gli hanno promesso in sposa la giovanissima figlia Giulietta appena rientrata dagli studi. Ma il destino si è messo di traverso alle due famiglie facendo conoscere a Giulietta il baldo giovane Johnny Mounters che ama fin dal primo burrascoso loro incontro, quando Johnny fermò la diligenza su cui viaggiava perché gli avevano fatto sapere che trasportava qualcosa di prezioso per i Campos. Credeva fosse denaro per acquistare armi e uomini, mentre era proprio Giulietta che adesso lo lega ad un amore impossibile. Rodrigo Campos, fratello della giovane, saputo della tresca la picchia furiosamente avendo preso un impegno con lo sceriffo e decide di eliminare il giovane rivale nonostante le suppliche della sorella. Ma quando lo sfida in città, viene ucciso da Johnny molto più veloce ad estrarre. Lo sceriffo lo fa arrestare ma Johnny riesce a fuggire per studiare una fuga d'amore con Giulietta, lontano da quella stupida guerra che combattono le loro famiglie. Ma entrambi non riescono ad arrivare al luogo dell'appuntamento, cadendo rispettivamente nelle mani delle famiglie avversarie, per lo scontro finale che nemmeno il loro amore riuscirà a fermare. Abbracciati, mentre tutto intorno fischiano le pallottole, i due saranno gli unici superstiti di una carneficina che li vedrà mestamente lasciare a cavallo quel posto di dolore. Un Romeo e Giulietta in salsa spaghettara che vede Peter Lee Lawrence, qui accreditato Arthur Grant, amare la sua Giulietta Cristina Galbó con la quale, nella sua breve e sfortunata esistenza, ebbe, sposandola, un figlio nel 1971. Trama shakespeariana quindi, con esterni spagnoli adeguati, ivi compresi parte della manovalanza e caratteristi locali molto noti nel genere nostrano.
Dove si spara di più Italia, Spagna 1967
Regia: Gianni Puccini Musiche Gino Peguri con Peter Lee Lawrence: Johnny Mounters (accreditato Arthur Grant) Cristina Galbó: Giulietta Campos Andrés Mejuto: Lefty Pietro Martellanza: Rodrigo Campos (accreditato Peter Martell) Piero Lulli: lo sceriffo Cooper María Cuadra: Rosalind Angel Alvarez: il prete Luis Induni: Bill Mounters Rufino Inglés: Pedro Campos José Rubio: il fratello di Rodrigo Paolo Magalotti: Steve Mounters Luciano Catenacci: "Muscolo" (accreditato Lewis Lawrence) Ana María Noé: la madre di Johnny Eulalia Tenorio: Sarah Mirella Panfili: barista
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Q uattro astronauti, tre uomini, il Capitano e Comandante missione Theo Cooper , Bug Kieslowski , Cole Dvorak e una donna, la Dr.ssa Emily McTier , sono stati scelti per una simulazione di un volo interplanetario della durata di 400 giorni , durante i quali dovranno vivere in un simulatore posto sotto terra e nel quale accedere per mezzo di una botola. Dovranno affrontare una convivenza forzata per lungo tempo e in spazi che, seppur dotati di ogni comfort, sono ovviamente limitati a quelli di una vera astronave. Cibi liofilizzati e liquidi corporei riciclati per un periodo talmente lungo che la dottoressa dovrà costantemente monitorare per osservare ogni cambiamento di umore, comprese crisi di nervi e allucinazioni in un susseguirsi di simulazioni e gestione degli imprevisti che potrebbero capitare durante il viaggio. Tipo perdere il collegamento con la base dopo pochi giorni e trovarsi nel bel mezzo di quello che sembra un campo di asteroidi che li colpisce all’esterno, ma nul...
Michele Placido in questo film ci racconta il '68 attraverso tre giovani tra loro molto diversi e che si troveranno intrecciati in un vorticoso giro di emozioni, amori, odi, tradimenti. Nicola (Riccardo Scamarcio) è un poliziotto, lo fa per mantenersi gli studi, vuole diventare attore. Laura (Jasmine Trinca) è una studentessa, di una famiglia borghese romana, di estrazione cattolica. Libero ( Luca Argentero) è un leader del movimento studentesco. Nicola lavora come infiltrato nel movimento studentesco e s'innamora di Laura che è la ragazza di Libero. Attraverso questo triangolo, Placido ci racconta il suo '68, quello che lo ha visto (in parte) nelle vesti di Nicola. Il film si sdoppia in due, da una parte la cronaca di quegli anni dall'altra una storia di amore ed amicizia. Lavoro riuscito in parte, o forse completamente. In questo caso parlando di un passato che divide, le aspettative erano diverse. Chi voleva un esaltazione di quegli anni, chi una condanna netta...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Frizzante commedia americana con due protagonisti brillanti e seducenti in grado di mettere d'accordo, una volta ogni tanto, le esigenze della coppia domestica alle prese con il film che possa soddisfarne le esigenze. L'azione lui, l'amore lei, trovano in questo film la giusta miscela e il tempo passa allegramente. Milo Boyd , ex poliziotto, si guadagna da vivere facendo il cacciatore di taglie e recuperando alla giustizia marioli di piccolo calibro per una ricompensa non certo sufficiente a mantenere il vizietto delle scommesse. E già all'inizio lo vediamo in rocamboleschi inseguimenti e alle prese con goffi figuri che vorrebbero da lui riscuotere. Lui è un zuzzurellone ma pur sempre abile di mano e pistola così che riesce a trarsi di impaccio con relativa facilità. Lei è Nicole , Jennifer Aniston , la moglie in carriera, la giornalista d'assalto che è sulle tracce di un finto suicidio; può infatti un suicida lanciarsi nel vuoto da un palazzo di testa?? sembra i...
Se ne è andata alla soglia degli 80 anni Liz Taylor , colei che per anni incarnò il mito della diva. Irascibile, scontrosa, bellissima donna a tutto tondo, sempre alla ricerca dell'amore, di amare e di essere amata. Con lei se ne va un pezzo di cinema e se ne va per sempre Cleopatra la divina. Ad attenderla ci sarà senz'altro il suo Antonio , Richard Burton , che in vita sposò 2 volte e con il quale riempì pagine su pagine di rotocalchi: la coppia più celebre del cinema per anni. Quel cuore che tanto palpitò in vita non ti ha sorretto e ti sia dolce il riposo eterno e ti accompagni la nostra gratitudine. Ciao Cleo
Come raccomandava Tiger Jack in un commento al film Green Zone qui sul blog ho visto finalmente questo film pluridecorato a non si sa bene quale valore nel 2010 con ben 6 Oscar . Francamente non riesco a spiegarmi come abbia fatto a vincere il premio come miglior film e migliore regia ... passi per gli altri 4 - sceneggiatura, sonoro, montaggio e montaggio sonoro - ma anche no. In sostanza è difficile comprenderli tutti e sei. E non mi si venga a dire che il filo conduttore è il rischio di perdere la vita ogni volta che costoro escono in missione o che la guerra è una droga perchè è ovvio e scontato in ogni film di guerra. Tra l'altro la poca introspezione psicologica dei tre protagonisti è banale e nulla aggiunge di diverso ai tanti altri film di altro genere. C'è l'esperto di esplosivi, il sergente William James ( Jeremy Renner ), guascone e per niente prudente nel suo pericolosissimo mestiere, un cow-boy spavaldo come tanti visti. Il più cauto sergente J.T. Sanb...
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