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Revolt
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Risvegliatosi in una camera di sicurezza di una stazione di polizia keniota, un giovane non ricorda più chi è e una prigioniera in una cella attigua lo invita a non urlare se non vuole attirare l'attenzione, mentre tutt'attorno divampa una battaglia che vede strane macchine aliene polverizzare malcapitati cittadini in cerca di riparo. Ad un tratto irrompe all'interno un gruppo armato di sbandati in cerca di cibo e denaro e mettono gli occhi sulla donna che dice di essere un medico francese, mentre il giovane tenta disperatamente di affrontarli una volta liberati. Anche la dottoressa non se la cava male a difendersi con quel che trova ed ha la meglio un attimo prima che il giovane, liberatosi del suo rivale, accorra per aiutarla. Lei si chiama Nadia ma lui non ricorda niente e da un brandello di un nome sulla maglietta che sembra essere parte di una divisa, ricava il suo nomignolo: "Bo". Raccolta acqua e viveri dalle auto distrutte, ci si dirige verso il confine dove dovrebbe esserci una base americana, cosa questa che anima una parte dei suoi ricordi sbiaditi. E' sicuramente un soldato e anche dei corpi speciali, visto come si libera di un'altra banda di balordi che li fermano per strada. Ma ancora niente circa la sua identità anche se sembra immune alle scosse elettriche e soprattutto indifferente agli alieni che non lo colpiscono. Il motivo verrà svelato dopo altre situazioni critiche quando la nave aliena gli strapperà dalle braccia la dottoressa Nadia che aveva cercato di trattenere, rapendola al suo interno. Giunto in una città dove un gruppo di persone resiste ancora, ha scoperto che le macchine radunano le persone in punti specifici da dove la nave madre risucchia tutti al suo interno come capitato alla dottoressa Nadia. Il perché lui non venga mai scalfito né tantomeno rapito in cielo è dovuto al fatto di essere stato trattato con un impianto spinale riconoscibile dalle macchine e usato per rintracciare altri umani. Ora sa che la sua presenza è di grave pericolo per quella comunità che sta approntando un'arma magnetica che ha dato ottimi frutti e per funzionare deve essere collocata al di sotto della nave madre ossia nel punto di raccolta prossimo. Così dopo aver perduto diversi volontari che trasportavano l'ordigno, le ultime speranze sono riposte in Bo che da non bersaglio, riesce a portarlo nel punto ottimale e ricaricarlo di energia grazie alla sua alta conduttività senza subire scosse. La deflagrazione fa cessare d'incanto l'attività delle macchine sulla terra mentre la nave madre perde ogni controllo e si schianta al suolo. La Terra è salva e nonostante le poche pretese, il filmetto è godibile nella sua pochezza del basso costo. Uscito direttamente in DVD, credo per pudore, è uno di quei prodotti dei quali si conosce già il contenuto e con la giusta disposizione se ne può accettare la visione senza subire particolari disturbi.
Revolt Regno Unito, Kenya 2017
Regia: Joe Miale Musiche Bear McCreary con Lee Pace: Bo Bérénice Marlohe: dr.ssa Nadia Jason Flemyng: Stander Sibulele Gcilitshana: Kara Wandile Molebatsi: Roderick Sekoati Sk Tsubane: Juma Leroy Gopal: Jeandre Welile Nzunza: Cedric Patrick Bakoba: Capitano Keniota
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
Fin da bambino il forte ha sempre rappresentato per me quel luogo della fantasia che è spazio sicuro e di difesa in un ambiente ostile. Quante volte avremo giocato da bambini immaginandoci sulle palizzate a respingere l'attacco degli indiani. Con questo spirito mi son messo comodo a guardare il film e il titolo lasciava presagire un certo tipo di dinamiche a me particolarmente gradite. Ricordo ancora quando con mamma entrammo al cinema per recuperare mio fratello che era alla consueta terza visione domenicale e mi rimasero impresse in quei pochi attimi le recinzioni del forte che bruciavano e un trombettiere, che suonando disperatamente a raccolta, si beccava una freccia nella tromba; potessi vederlo quel film del quale non so nemmeno il titolo!! E invece in questo che sto per raccontarvi il forte si intuisce ma non si vede o meglio viene inquadrato solo un portone con spuntoni metallici in testa che si apre o chiude per tutta la durata. La storia pertanto si svolge in esterno...
A nni dopo la strage della sua famiglia, Shane torna sul luogo del massacro, la sua vecchia casa abbandonata e semi distrutta, nella quale persero la vita, i suoi genitori e la sua sorellina in tenerissima età. Trucidati dagli uomini di Ralph Magdalena che aveva messo gli occhi su di un loro piccolo terreno dove Joe , il padre di Shane, dissodandolo, aveva trovato una grossa pepita. Ralph è un prepotente e sta da tempo prendendo con la forza tutte le terre e quella in particolare non se la voleva lasciar scappare e di fronte alla resistenza dell'uomo non aveva esitato a trucidare lui e tutta la sua famiglia compresa la piccola sorellina. Shane era fuori per lavoro e col tempo è diventato abilissimo con la colt, cosa che gli consente di prendersi la sua vendetta sorprendendo e uccidendo i primi scagnozzi che gli capitano a tiro. Ma in un agguato, viene successivamente ferito ad una gamba e solo grazie al piccolo Kristian che lo ritrova esanime poco distante dalla sua fattor...
Victor McLaglen uno dei più grandi caratteristi del cinema, interprete di tanti film fordiani e a fianco del Duca John Wayne. Victor Andrew de Bier Everleigh McLaglen , inglese naturalizzato americano, nato a Tunbridge Wells, l' 11 dicembre 1886 e morto per infarto nella sua casa californiana di Newport Beach, il 7 novembre 1959. Ultimo di otto figli e di padre reverendo protestante, partecipò alla prima guerra mondiale e alla fine si trasferì in Canada dove trovò lavoro in un circo che gli permise di girare tutta l'america. Fu anche un appassionato pugile con trascorsi anche da professionista finché il cinema lo chiamò e grazie al suo fisico interpretò i più svariati personaggi. Ford lo impiegò con successo in diversi film, addirittura vinse l'oscar nel 1936 come migliore attore protagonista nel film " Il Traditore " del quale parleremo in futuro e ottenne anche la nomination come miglior attore non protagonista nel film " Un uomo tranquillo " 1...
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