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Lo vedi come sei... lo vedi come sei?
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Tommaso e Michele Bernisconi, due cugini di campagna piuttosto avari e arretrati mentalmente, con il primo che è ossessionato dal lavoro e dal risparmio, vengono convocati a Torino da un notaio con un telegramma. Siccome è citata una eredità, i due partono con il trenino locale anche se il biglietto sembra loro molto caro e a nulla valgono le richieste di sconto al bigliettaio della stazione. Ma è grande lo stupore quando il notaio li informa che lo Zio Sofia, uno spostatosecondo loro, che era partito per l'America, ha lasciato una ingente fortuna di 100 milioni di dollari contenuti in una cassaforte che sta per arrivare in Italia. Con lei è in arrivo anche un plico con le istruzioni che il notaio porta in seguito di persona in Paese, dove la notizia si è propagata ed è in atto un gran fermento per l'enorme ricchezza che sta per piovere, con immaginabili ricadute su tutto il territorio montano dove vivono i nostri. Nella busta c'è una pellicola che vanno prontamente a visionare nel cinema del paese con tutta la popolazione al seguito. In esso lo zio conferma il tutto ma a patto che prima di aprire la cassaforte, essi spendano tutti i denari fin qui risparmiati. La strana richiesta è tuttavia accettata di buon grado dai due che, recuperati i soldi dai mille ripostigli dove li avevano nascosti, si danno alla pazza gioia in città. Iniziano spendendo e spandendo a piene mani ma al tempo stesso, per una strana ironia della sorte, guadagnando sempre più nei modi più impensabili. Mettono ad esempio all'asta un milione in contanti al prezzo di due lire come base di partenza e ne ricavano addirittura due di milioni per scaramucce tra acquirenti che finiscono per pagare il doppio del valore. Acquistano un consistente numero di azioni e si vedono triplicare il valore per poi comprare pietre preziose da regalare a donnine che invece stizzite le rifiutano perché seriamente innamorate della persona e non dei soldi. Finché finalmente arriva quello che considerano essere un pataccaro che scambia un'antica moneta per tutti i soldi che hanno. Felici possono finalmente mettere le mani sull'eredità e siccome il notaio li ha fatti pedinare da un detective privato, con la certezza che le volontà dello zio siano state rispettate, apre finalmente la cassaforte che risulta beffardamente vuota. Al suo interno un altro film col quale l'uomo si prende burla dei due che lo avevano definito uno spostato mentre lui quei soldi se li stava spendendo in bagordi e donnine. Affranti senza un soldo i nostri vagano per la città adattandosi anche a fare lavori che maldestramente li vedono protagonisti in un crescendo di disavventure che li vedrà fare mesto ritorno in paese. Ma almeno con la gioia di aver lanciato la giovane nipote Rosetta nel mondo della lirica, grazie alla sua incredibile voce da soprano. La sua educazione canora era stata motivo di dissidi tra Michele e il riluttante Tommaso che al contrario voleva che la giovane pensasse solo al lavoro in campagna. Ora almeno Rosetta era sistemata e quando tutto sembra tornare alla normalità ecco arrivare l'uomo che aveva venduto loro la presunta moneta antica che credevano una patacca, il quale la riprende indietro in quanto vero reperto storico che ripaga profumatamente ringraziandoli di aver prestato loro i soldi necessari ai suoi progetti. E' la festa che tutti si aspettavano dopo averla rimandata e finalmente il postino del paese che è un amante dei fuochi artificiali può esibirsi nello scintillante e scoppiettante finale. Un grande Macario all'apice della sua carriera diverte e convince con una storia buffa e piacevolmente coinvolgente nei tipici quadretti della commedia dell'arte. Con lui tanti bravi attori del periodo in un'Italia che di lì a poco avrebbe smesso di ridere.
Lo vedi come sei... lo vedi come sei? Italia 1939
Regia: Mario Mattoli Musiche Gian Vittorio Mascheroni con Erminio Macario: Michele Bernisconi Franca Gioieta: Rosetta Amleto Filippi: Tommaso Bernisconi Enzo Biliotti: Notaio Cassetta Greta Gonda: Emily Carlo Campanini: postino Carlo Rizzo: piazzista di cravatte Guglielmo Barnabò: zio Sofia Giorgio Capecchi: gioielliere Augusto Di Giovanni: Giovanni Mazzocchi Riccardo Cassano: maestro di piano Luigi Erminio D'Olivo: impresario Armando Migliari: uomo del Luna Park Carlo Micheluzzi: cliente Ori Monteverdi: segretaria del notaio Nino Marchesini: banditore d'asta Lina Tartara Minora: Adelaide Vinicio Sofia: compaesano Emilio Petacci: portiere d'albergo Eduardo Passarelli: bigliettaio Federico Collino: padrone ristorante Mario Ersanilli: Lionel Smith Nino Eller: aiutante genovese Alfredo De Antoni: John Mecfergusson
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
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