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I due mafiosi
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Avendo assistito ad un omicidio di mafia, Franco e Ciccio, due ingenui contadini, per evitare spiacevoli conseguenze accettano di entrare a far parte della "famiglia" di Don Calogero Sparatore potente capo mafia locale. Questi, nonostante le serrate proteste di altri capi, circa la non idoneità dei due, riconosciuti incapaci e probabili futuri delatori in caso di arresto, ha in realtà un piano in serbo per loro che li vedrà inconsapevoli vittime della missione che sta per esser loro affidata. Dovranno portare una valigetta ai capi della famiglia di Parigi che stanno prendendo iniziative in proprio, in barba ai dettami della mandante sicula. All'interno invece dell'oro che periodicamente viene diviso tra le varie affiliate, c'è una bomba ad orologeria programmata per esplodere durante la riunione prevista per la spartizione tra i "picciotti" parigini. Ovviamente anche loro salteranno in aria e così due probabili futuri testimoni verranno eliminati al pari dei traditori d'oltralpe. I due non dovranno dare confidenza a nessuno durante il viaggio e incontrare a Parigi un emissario fedele, tale Facciatagliata, che darà loro istruzioni circa il luogo della riunione di famiglia. Ma sull'aereo capitano di posto vicino al grande illusionista Misha il quale ha una valigia come la loro e una volta sbarcati se le scambiano involontariamente. In albergo Franco vuol dare una sbirciatina a quell'oro e scopre che contiene cianfrusaglie e materiale di scena, tanto da far intuire a Ciccio che è il bagaglio di quello strano mago incontrato sull'aereo. Bisogna rintracciarlo al più presto e scambiarsi di nuovo le valigie prima che si accorga dell'oro e se la squagli con esso. Inizia così una febbrile caccia all'uomo presso i principali locali notturni parigini dove i due vengono irretiti da due belle fanciulle che in realtà sono poliziotte in borghese. E' infatti sulle loro tracce il tenace Commissario Dupont che tramite i due, considerati pesci di nessuna importanza, vuol risalire ai capi. Franco e Ciccio con i pochi ordini che arrivano dalla Sicilia riescono a rintracciare dapprima Facciatagliata, anche se ormai freddo cadavere, per poi assistere alla stessa fine del secondo uomo sulla loro lista che però riesce a fornire l'indirizzo della riunione prima di spirare. E' uno yacht nel porto di St.Tropez e i due vi si recano dopo aver recuperato la valigetta dal mago Mischa e da Don Fifì, un capo mafioso di una corrente avversa che si sente minacciato ormai dalla famiglia. Dopo peripezie a non finire, la valigetta viene presa dai picciotti parigini che si imbarcano e prendono il largo in fretta e furia, lasciando il Commissario appena arrivato a sua volta con un pugno di mosche. Due pesci piccoli e Don Fifì che non ha particolari capi di imputazione non giustificano il suo operato. Ma la bomba deflagra e lo yacht con tutti i suoi occupanti finisce in mille pezzi. Dupont può allora tornarsene soddisfatto e Don Fifì, felice di averla scampata, decide di tenere con sé i due sempliciotti che ben lieti accettano di restare a Parigi nel suo locale pieno di belle ragazze. E Don Calogero?? Chissenefrega!! E con una bella pernacchia Franco anticipa i titoli di coda e la faccia del boss che davanti al bar in Sicilia ha la sensazione che gli fischino le orecchie. Della medesima serie con i nostri Franco e Ciccio anche Due mafiosi contro Goldginger. Buona visione.
I due mafiosi Italia, Spagna 1964
Regia: Giorgio Simonelli Musiche Stefano Torossi, Giorgio Fabor con Franco Franchi: Franco Fisichella Ciccio Ingrassia: Ciccio Spampinato Gino Buzzanca: Don Calogero Sparatore Misha Auer: Mischa, il grande illusionista Moira Orfei: Claudette Aroldo Tieri: Commissario Dupont Silvia Solar: agente Clementine Isabella Biagini: agente Jacqueline Carmelo Oliviero: Fifì Pino Renzi: Rosario
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
S tefano Cunningham col fido keats ha spodestato Re Enrico proclamatosi al suo posto Sovrano d'Inghilterra . Il vecchio re morente e in attesa del ritorno di suo figlio dalla Terra Santa aveva dato pieni poteri al fido York al quale aveva consegnato la sua figlioletta per metterla in salvo. Ma York viene subito incarcerato e torturato affinché riveli il luogo dove è custodita la mitica Spada Normanna che conferisce a chi la impugna il diritto assoluto di governare su tutti i popoli della Britannia. Prima di morire il vecchio rivela a un altro detenuto che il luogo dove la spada è nascosta è inciso nel retro di una medaglietta che aveva al collo la piccola figlia del re defunto. Quel detenuto che riesce ad evadere è il giovane e valoroso Ivanhoe di ritorno dalla Terra Santa in incognito dove combatteva col figlio del re morto in battaglia. La situazione in patria è quindi cambiata ma per fortuna c'è gente disposta a battersi contro il tiranno e può iniziare la lotta c...
Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
N on montare una tenda sulla tua nave, non dormire mai in casa perché un nemico all'interno potresti trovare. Sul suo scudo dorme il vichingo e con la spada in mano. La volta celeste è la sua tenda. Quando imperversa feroce la bufera issa la vela fino in cima. Oh come è felice il re della tempesta! Conducila verso il vento, falla volare! Meglio affondare che ammainare. Chi si arrende è schiavo delle sue paure ... Asbjörn figlio del defunto Re Harald è scampato ad una faida interna che ha visto suo padre soccombere a chi ora li ha banditi. Con gli uomini rimasti fedeli sta navigando alla volta di Lindisfarne in Inghilterra ma una violenta tempesta li fa naufragare su una costa rocciosa. I sopravvissuti comprendono di trovarsi molto più a nord, in Scozia , quando vengono attaccati da un drappello militare che viene da loro respinto e decimato. Solo un soldato riesce a salvarsi correndo con un cavallo al castello del suo padrone Re Dunchaid . Il gruppo scortava la principe...
A nni dopo la strage della sua famiglia, Shane torna sul luogo del massacro, la sua vecchia casa abbandonata e semi distrutta, nella quale persero la vita, i suoi genitori e la sua sorellina in tenerissima età. Trucidati dagli uomini di Ralph Magdalena che aveva messo gli occhi su di un loro piccolo terreno dove Joe , il padre di Shane, dissodandolo, aveva trovato una grossa pepita. Ralph è un prepotente e sta da tempo prendendo con la forza tutte le terre e quella in particolare non se la voleva lasciar scappare e di fronte alla resistenza dell'uomo non aveva esitato a trucidare lui e tutta la sua famiglia compresa la piccola sorellina. Shane era fuori per lavoro e col tempo è diventato abilissimo con la colt, cosa che gli consente di prendersi la sua vendetta sorprendendo e uccidendo i primi scagnozzi che gli capitano a tiro. Ma in un agguato, viene successivamente ferito ad una gamba e solo grazie al piccolo Kristian che lo ritrova esanime poco distante dalla sua fattor...
Un film irrinunciabile per chi ama lo Sport, con la "S" maiuscola, ma anche per chi crede ancora nei valori dell'amicizia, della fede e non del bigottismo, del rispetto dell'avversario. Un film che ha segnato, per certi versi, la mia visione dello sport e fatto amare ancor di più l'atletica ed in particolare la corsa. Negli anni in cui è uscito questo film, nell'atletica mondiale ed in particolare nel mezzofondo erano al loro apice Steve Ovett, Steve Cram e l'immenso Sebastian Coe. La colonna sonora è divenuta de facto l'inno dello sport. Buona Visione. Titolo originale Chariots of Fire Paese Gran Bretagna Anno 1981 Durata 123 min Colore colore Audio sonoro Rapporto 1,66:1 Genere drammatico, storico, sportivo Regia Hugh Hudson Sceneggiatura Colin Welland Produttore David Puttnam Dodi Al-Fayed Interpreti e personaggi Ben Cross: Harold Abrahams Ian Charleson: Eric Liddell Nigel Havers: Lord Andrew Lindsay Nicholas Farrel...
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