Fargo
Oppresso dai debiti, Jerry Lundegaard, un venditore di auto del Minnesota, in un freddo inverno del 1987, contatta due balordi per mettere in atto il finto rapimento della moglie Jean. Lei è figlia del ricco suocero col quale non ha buoni rapporti e mai gli presterebbe i soldi necessari per ripianare debiti contratti con imbrogli andati a male. Col rapimento invece conta di racimolare 80 mila bigliettoni e di darne la metà a due piccoli criminali, con i quali si è messo in contatto grazie ad un meccanico con precedenti penali. Costoro, Carl Showalter, la mente e Gaear Grimsrud il braccio sono agli antipodi come caratteri. Spigliato ciarliero ed estroverso il primo, quanto cupo e chiuso il secondo, facile a improvvisi scatti d'ira. Con questi soggetti il rapimento ha esiti catastrofici fin dalle prime battute quando la donna, sola in casa, riesce sulle prime a tener bada ai due fin quando un ruzzolone giù dalle scale la lascia tramortita. Caricata sull'auto durante il tragitto notturno verso il nascondiglio, in un bianco e gelido silenzio ecco che si materializza come d'incanto in quella lunga strada deserta un'auto della polizia che intima loro di fermarsi. Per l'agente è la fine e quando cerca di farsi mostrare i documenti, il risoluto Gaear gli pianta una pallottola in testa. Poi mentre Carl cerca di toglierlo dalla strada ecco sopraggiungere un'altra vettura con due ragazzi a bordo che rallentano giusto il tempo per rendersi conto di quanto accade e filarsela a tutto gas. Così mentre Carl è alle prese col cadavere dell'agente, l'altro si mette al volante e insegue i due che finiscono dopo un paio di chilometri fuori strada. L'uomo scende e con freddezza li finisce a colpi di pistola per chiudere la nottata con tre omicidi. L'indomani l'agente Marge Gunderson, in dolce attesa, a capo della polizia locale si mette ad indagare sul caso dimostrando acume e intelligenza fuori dal comune e comunque molto al di sopra della media dei suoi zotici colleghi, abituati alla ovattata monotonia di quei luoghi gelidi. Così mentre Jerry ha convinto il suocero a pagare senza avvertire la polizia, come stabilito con i banditi, la Gunderson sta pian piano dipanando la matassa e grazie all'auto dei probabili assassini sta risalendo alla concessionaria dove lavora Jerry, che interrogato le lascia parecchi dubbi. Intanto l'invadente suocero ha messo insieme la somma di un milione di dollari ma vuole essere lui in persona a consegnarli rovinando i piani di Jerry che era addirittura riuscito alla fine a scucirgli una somma spropositata. Nel parcheggio deserto dove è stabilito il pagamento si presenta il suocero con i soldi e con una pistola con la quale forse vuol farsi giustizia. ma sua figlia non c'è e Carl che non conosce il tizio, non esita a sparargli e prendere la valigetta coi soldi prima di essere a sua volta ferito di striscio sul volto dal vecchio che viene poi crivellato. Non crede ai suoi occhi quando la apre e ne scopre il contenuto e nonostante perda sangue dal volto, che si medica alla meglio, estrae i soldi pattuiti del riscatto e nasconde il resto in una buca nella neve che segna con un raschia ghiaccio. Poi rientra nel casolare dove scopre che il socio ha ucciso la donna perché stanco delle sue urla. Ne nasce un parapiglia che vede Carl rincorso all'esterno e ucciso con un'accetta. La Gunderson in giro di pattuglia è ormai sulle loro tracce e scopre di passaggio l'auto che era stata segnalata ai primi omicidi. Sorprende Gaear mentre si disfa del corpo del compare infilato in una cippatrice. Gli intima di arrendersi e alla sua fuga gli spara ad una gamba catturandolo, preludio questo all'arresto di Jerry, mandante di tutto, mentre tentava di far perdere le sue tracce in un motel del posto con nome falso. Un caso grottesco risolto positivamente dalla Gunderson, tra le consuete nausee mattutine e l'irrefrenabile voglia di cibo a tutte le ore che non hanno tuttavia minimamente influito sul suo rendimento.
Tra il grottesco e la commedia nera questo film dei fratelloni Coen divenuto un cult e che ha al suo attivo due Oscar e la miglior regia di Joel al Festival di Cannes oltre ad altre manifestazioni in giro per il mondo. Da questo è stata tratta la fortunata serie TV omonima che nella prima stagione ha ricalcato fedelmente la trama di questo film. Siamo al momento alla quarta dove trasmessa da Sky dove emerge dirompente la figura massiccia del nostro Giancarlo Esposito e come per le altre l'intreccio ne garantisce il massimo interesse.
Tra il grottesco e la commedia nera questo film dei fratelloni Coen divenuto un cult e che ha al suo attivo due Oscar e la miglior regia di Joel al Festival di Cannes oltre ad altre manifestazioni in giro per il mondo. Da questo è stata tratta la fortunata serie TV omonima che nella prima stagione ha ricalcato fedelmente la trama di questo film. Siamo al momento alla quarta dove trasmessa da Sky dove emerge dirompente la figura massiccia del nostro Giancarlo Esposito e come per le altre l'intreccio ne garantisce il massimo interesse.
Stati Uniti d'America 1996
Regia: Joel Coen
Musiche Carter Burwell
con
Frances McDormand: Marge Gunderson
William H. Macy: Jerry Lundegaard
Steve Buscemi: Carl Showalter
Peter Stormare: Gaear Grimsrud
Kristin Rudrüd: Jean Lundegaard
Harve Presnell: Wade Gustafson
Tony Denman: Scotty Lundegaard
John Carroll Lynch: Norm Gunderson
Steve Park: Mike Yanagita
Larry Brandenburg: Stan Grossman
Steve Reevis: Shep Proudfoot
Bruce Bohne: agente Lou
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