Domenica d'agosto
U na domenica 7 agosto a Roma con una massa variegata di persone accaldate che sta per riversarsi sulle spiagge del vicino litorale. Chi ci va in bici, come Enrico e i suoi giovani amici, chi in treno super affollato come Ercole, un padre vedovo, che accompagna la figlioletta alla colonia delle suore perché la sua attuale fidanzata non la vuole tra i piedi. Anche la chiassosa famiglia Meloni con nonna al seguito si è messa in moto con vettovaglie per il pranzo in un'auto sgangherata che bisogna avviarla a spinta. Adriana invece, una ragazza del quartiere popolare del Testaccio, ha lasciato il fidanzato nulla facente per accettare la corte di un ricco giovanotto che la vuol portare al mare con la sua lussuosa automobile. Quasi del tutto indaffarato sul suo piedistallo è invece il vigile Ercole Nardi per la totale assenza di traffico, visto l'esodo verso il mare e quando riceve il cambio si reca nella casa dove lavora come domestica la sua fidanzata, per scoprire che i suoi padroni l'hanno licenziata dopo aver scoperto che è rimasta incinta. Si debbono quindi dar da fare per trovare una nuova sistemazione alla ragazza in attesa delle carte per il matrimonio e mentre i due si aggirano per una Roma deserta, al mare ne succedono di tutti i colori. La figlia grandicella della famiglia Meloni, Marcella, si è spinta con un'amica nello stabilimento dei ricchi e pensa di aver trovato un giovane di alto lignaggio nell'aitante Enrico col quale dopo pranzo esce in pattino. Ercole non se la sente di lasciare la piccola dalle suore e per questo, di fronte all'ultimatum della sua fidanzata, preferisce tenersi con sé la figlia per il resto delle vacanze, mentre con molta probabilità avrà in futuro una relazione con un'altra vedova la cui figliola aveva stretto amicizia con la sua nella breve permanenza alla colonia. Adriana introdotta nel giro facoltoso dal suo bel accompagnatore, si rende conto di essere stata usata per suoi scopi personali, visto che è uno spiantato come lei e per di più pieno di debiti. Purtroppo per lei il suo ex fidanzato, che l'aveva osteggiata dall'accompagnarsi con quel damerino, ha ceduto alla tentazione di fare soldi facili unendosi a tre balordi per un colpo alla cassaforte dei macelli comunali fermi per la festività. Al rientro a sera troverà il furgone della polizia sotto casa che lo porta via ammanettato. Tutti gli altri fanno ritorno con lo stesso caotico sistema col quale avevano iniziato la giornata. Chi in bici come Enrico, chi in treno e chi trainati a causa della macchina ormai inutilizzabile della famiglia Meloni: Quest’ultima ha vissuto momenti drammatici quando sua figlia Marcella non faceva ritorno. Per forza era naufragata col pattino del suo aitante Enrico che credeva un ricco rampollo e invece era il figlio della stagnaro del palazzo vicino al loro, quando a sera si sono incontrati di nuovo nell'androne di casa di lui. Ma ormai si piacciono e la promessa di rivedersi chiude questa divertente commedia che testimonia fedelmente una delle tante domeniche al mare dei romani di quegli anni '50 del baby boom.
Domenica d'agosto
Italia 1950
Regia: Luciano Emmer
Musiche Roman Vlad
con
Anna Baldini: Marcella Meloni
Franco Interlenghi: Enrico
Elvy Lissiak: Luciana
Massimo Serato: Roberto
Mario Vitale: Renato
Ave Ninchi: Fernanda Meloni
Emilio Cigoli: Alberto Mantovani
Marcello Mastroianni: Ercole Nardi
Anna Medici: Rosetta
Andrea Compagnoni: Cesare Meloni
Corrado Verga: barone Silvestri
Pina Malgarini: Ines
Salvo Libassi: Perrone
Jone Morino: Mesmè
Vera Carmi: Adriana
Nora Sangro: Nora
Anna Di Leo: Jolanda
Fernando Milani: Catone
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