Tolo Tolo
Travolto dai debiti con i fornitori e il Fisco, Pierfrancesco Zalone, detto Checco, parte alla volta dell'Africa per rifarsi una vita, trovando lavoro come cameriere in un villaggio turistico meta di molti italiani. Qui stringe amicizia con Oumar, un colega locale che sogna l'Italia e ama la sua cultura, specie il cinema nel quale predilige Pasolini. Checco ha anche un debole per un'altra collega, Idjaba, che tuttavia lo respinge, impegnata oltre che col lavoro anche ad accudire il figlioletto Doudou che al contrario della madre è molto legato a Checco. Ma mentre in Italia è attivamente ricercato ed ha gettato nella disperazione i suoi parenti costretti a pagare i suoi debiti in solido per aver accettato di far parte della sua fallimentare società, in Africa non c'è pace e gruppi armati irrompono nel villaggio turistico mettendolo a ferro e fuoco. Checco, che cade sempre dalle nuvole come in un precedente film, decide di seguire Oumar, Idjaba e Doudou che hanno scelto la via dell'emigrazione verso l'Italia e ancorché irta di difficoltà, come ammonito dai suoi amici, Checco accetta di ritornare. E' l'inizio di una lunga serie di disavventure che lo vedranno maldestro interprete fino ai lager libici dove verrà liberato con un colpo di mano dell'insospettabile Idjaba, che si rivela essere con tutta probabilità una guerrigliera. Lei resta col suo popolo e gli confida di non essere la madre del piccolo affidandoglielo per il rientro con in barconi in Italia. Raccolti dopo l'avaria del loro natante da una nave ONG spagnola, si scatena la ridda di responsabilità circa l'accoglienza dei migranti e per venire in loro soccorso i paesi europei accettano di farsi carico di un tot di chili a testa per mezzo di una singolare lotteria la cui estrazione a bordo destina Checco e Doudou al centro di accoglienza di Vibo Valentia che il nostro sulle prime vorrebbe rifiutare e rientrare in Libia piuttosto che sbarcare lì. Ma è l'unico sistema per raggiungere Trieste e fare incontrare Doudou col suo vero padre che vive come ambulante in quella città. I familiari di Checco al contrario che lo credevano vittima dei terroristi in Africa e vicini a ricevere un indennizzo previsto dal Governo Italiano, ripiombano nella disperazione sapendolo ancora vivo mentre anticipa i titoli di coda con una divertente chiosa onirica finale.
Il fenomeno della immigrazione clandestina visto dallo straordinario Checco, non incline, come da personaggio consolidato, al politicamente corretto che tuttavia riesce ad affrontare il problema a 360° mettendo a mio avviso d'accordo tutti e strappando anche grasse risate in divertenti momenti, risultando uno dei pochi ancora in grado di sollevare le miserrime sorti del cinema italiano degli ultimi decenni.
Tolo Tolo
Italia 2020
Regia: Luca Medici
Musiche Luca Medici e altri
con
Checco Zalone: Pierfrancesco Zalone detto Checco
Souleymane Sylla: Oumar
Manda Touré: Idjaba
Nassor Said Birya: Doudou
Alexis Michalik: Alexandre Lemaitre
Arianna Scommegna: Nunzia
Antonella Attili: signora Lella
Gianni D'Addario: Luigi Gramegna
Nicola Di Bari: zio Nicola
Sara Putignano: Nicla (prima moglie)
Diletta Acquaviva: Barbara (seconda moglie)
Maurizio Bousso: ragazzo di Agadez
Barbara Bouchet: signora Inge
Nicola Nocella: avvocato Russo
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