I baccanali di Tiberio
P rimo e Cassio, rispettivamente autista di bus e guida turistica, stanno accompagnando un gruppo di attempate turiste straniere in giro per Capri, quando affacciandosi al Salto di Tiberio nei pressi dell'omonima villa, i due cadono rovinosamente di sotto. E' l'inizio di un sogno che li vede proiettati in piena epoca tiberiana, tentare di introdursi di nascosto nei bagni privati delle Bluebell, ballerine provenienti dalla Britannia, ed ingaggiate da Lacone per i Baccanali previsti a Capri. In realtà il perfido Lacone vuole fare assassinare l'imperatore durante tali feste e per farlo si è accordato con false ballerine, dopo aver catturato e rinchiuso le vere Bluebell. Cinthia O'Connor a capo delle ballerine congiurate è anch'essa della Britannia e vuole vendicare la sua gente per l'oppressione dei romani. Durante l'ultima delle danze sensuali previste per compiacere Tiberio, la danza delle frecce, le sue ragazze scoccheranno i loro dardi contro l'Imperatore e Lacone ne prenderà il posto, assicurando maggiori libertà ai Britanni. Primo e Cassio del tutto ignari del complotto ma rapiti dalla bellezza di quelle ragazze, finiscono per cacciarsi nei guai ripetutamente a causa della loro goffaggine. Specie quando vengono sorpresi nel Tempio di Vesta, proibito agli uomini, dentro al quale le ragazze provavano le loro danze. Per fortuna intrufolato insieme con loro c'era anche quello sporcaccione di Tiberio, parimenti nascosto, che i due hanno visto e possono testimoniare contro, creando malumore nel popolo, se non li salverà da morte certa. Cosa che avviene garantendo in più denari e vita agiata a corte finché il complotto di Lacone non viene smascherato dall'arrivo delle vere Bluebell riuscite a liberarsi. Cinthia scopre di essere figlia di Tiberio, quand'era soldato di stanza all'epoca in Britannia, per cui si unisce all'illustre genitore, mentre Lacone viene gettato nel precipizio, facendo sobbalzare Primo e Cassio in un fremito che li sveglia attorniati da vecchie turiste babbione chine su di loro per rianimarli. E' stato un sogno ma prima di ripartire col bus ecco apparire davvero Cinthia O'Connor, turista straniera con la sua auto decappottabile in compagnia dei genitori anziani e di un signore che ha tutto l'aspetto di Tiberio. Ma è solo un suo amico.
Commedia semplice con un buon cast che fa il verso al genere peplum, avvalendosi di una coppia dalla vis comica già rodata ed apprezzata, per una trama tuttavia povera di spunti interessanti, risultando prevalentemente operazione commerciale atta a sfruttare la popolarità all'epoca dei due protagonisti principali e della bella e sensuale Abbe Lane.
I baccanali di Tiberio
Italia 1960
Regia: Giorgio Simonelli
Musiche Carlo Savina, A.F. Lavagnino
con
Ugo Tognazzi: Primo
Walter Chiari: Cassio
Abbe Lane: Cinthia O'Connor
Tino Buazzelli: Tiberio
Aroldo Tieri: Lacone
Luciano Salce: il colonnello
Mara Berni: Pomponia
Olimpia Cavalli: Flavinia
Tiberio Murgia: centurione
Luigi Pavese: capo centuria Vinicio
Mario Castellani: pretore
Pietro Tordi: guardiano
e con
Anny Gorassini
Glauco Onorato
Gina Mascetti
Elga Andersen
Mimmo Poli
Ignazio Leone
Ignazio Balsamo
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