Gambe d'oro
Il Barone Luigi Fontana è proprietario di una avviata azienda esportatrice di vini pregiati di Cerignola e anche presidente della locale squadra di calcio che lotta per la promozione in serie C, malgrado le ristrettezze economiche in cui versa. Il Barone infatti è tirchio al punto che fa giocare i suoi con scarpe ormai bucate e lacere al pari delle maglie e Armando, il tecnico della squadra, non sa più a che santi votarsi. Lui è impiegato al pari di altri giocatori nell'azienda vinicola e vorrebbe coronare il sogno della promozione visto dove si è arrivati in stagione. A complicare le cose i due giocatori più rappresentativi, Aldo Maggi e Franco Savelli sono afflitti da altri problemi. Il primo è stato licenziato dal Barone reo di essere uno sfaticato, quando in realtà il Barone non approva la relazione con sua figlia Carla. Il secondo, sposato e in attesa del primo figlio, deve fare il pendolare tra il campo e Foggia dove risiede con la moglie e dove di notte lavora come fornaio per racimolare di che vivere, visto che il Barone non scuce un soldo per i giocatori. Aldo viene convinto a restare dal barbiere Carmine che lo prende con sé come aiuto in bottega, scongiurando la sua fuga verso altre squadre e facendo contento il mister che non sa più a chi rivolgersi, vista la chiusura del Barone ad ogni sua richiesta. Quando poi un emissario del ricco Commendator Renzoni di Milano giunge in paese con un'offerta milionaria per i due più importanti giocatori, è l'inizio della rovina per la squadra. Il Barone allettato dai 20 milioni, peraltro trattabili, promessi per i due, cambia subito atteggiamento verso quello sport
che sopportava a stento. Aldo vede l'occasione per sposare Carla raggiungendola e anche superandola sul piano economico e Franco parimenti vede coronare il sogno di vivere agiatamente con la sua famiglia e il piccolo appena nato. Tutto questo però crea scompiglio nella squadra e rende turbolento lo spogliatoio tanto da subire le prime sconfitte stagionali. I frequenti litigi sembrano il preludio alla rottura definitiva con la disperazione del mister che abbandona affranto, lasciando la squadra. Ma il provvidenziale arrivo della Nazionale Italiana per una sfida a Bari, vede Cerignola scelto come partner per una partita di allenamento. E' l'occasione per mostrarsi ancora squadra e richiamato d'urgenza il mister Armando, si ottiene una incredibile vittoria per 2 a 0 con reti di Aldo e Franco, i due più rappresentativi elementi. Tornato il sereno e ormai certi del proprio valore i ragazzi si dicono pronti per il coronamento del sogno finale della promozione e lo stesso Barone capisce che si trova al vertice di una straordinaria realtà sportiva e umana amicizia, facendo saltare gli accordi di vendita dei suoi due giocatori e acconsentendo ad Aldo di sposare sua figlia, nel giubilo di tutta la squadra e del di nuovo raggiante mister Armando.
E' proprio il caso di dire, restando in tema, che invecchiando il vino è più buono ed è proprio quello che capita a questa piacevole commedia, liquidata senza tanti complimenti a suo tempo ed ampiamente rivalutata mezzo secolo dopo, tanto che è tuttora apprezzata aldilà della partecipazione di Totò, per il quale vale lo stesso discorso. Tanto bistratto ai suoi tempi quanto amato e osannato postumo.
che sopportava a stento. Aldo vede l'occasione per sposare Carla raggiungendola e anche superandola sul piano economico e Franco parimenti vede coronare il sogno di vivere agiatamente con la sua famiglia e il piccolo appena nato. Tutto questo però crea scompiglio nella squadra e rende turbolento lo spogliatoio tanto da subire le prime sconfitte stagionali. I frequenti litigi sembrano il preludio alla rottura definitiva con la disperazione del mister che abbandona affranto, lasciando la squadra. Ma il provvidenziale arrivo della Nazionale Italiana per una sfida a Bari, vede Cerignola scelto come partner per una partita di allenamento. E' l'occasione per mostrarsi ancora squadra e richiamato d'urgenza il mister Armando, si ottiene una incredibile vittoria per 2 a 0 con reti di Aldo e Franco, i due più rappresentativi elementi. Tornato il sereno e ormai certi del proprio valore i ragazzi si dicono pronti per il coronamento del sogno finale della promozione e lo stesso Barone capisce che si trova al vertice di una straordinaria realtà sportiva e umana amicizia, facendo saltare gli accordi di vendita dei suoi due giocatori e acconsentendo ad Aldo di sposare sua figlia, nel giubilo di tutta la squadra e del di nuovo raggiante mister Armando.
E' proprio il caso di dire, restando in tema, che invecchiando il vino è più buono ed è proprio quello che capita a questa piacevole commedia, liquidata senza tanti complimenti a suo tempo ed ampiamente rivalutata mezzo secolo dopo, tanto che è tuttora apprezzata aldilà della partecipazione di Totò, per il quale vale lo stesso discorso. Tanto bistratto ai suoi tempi quanto amato e osannato postumo.
Gambe d'oro
Italia 1958
Regia: Turi Vasile
Musiche Lelio Luttazzi
con
Totò: Barone Luigi Fontana
Memmo Carotenuto: Armando, il mister
Dolores Palumbo: Emma
Paolo Ferrari: Aldo Maggi
Rosario Borelli: Franco Savelli
Scilla Gabel: Gianna
Elsa Merlini: Luisa
Rossella Como: Carla
Giampiero Littera: Giorgio
Turi Pandolfini: il sindaco
Furlanetto: il Commendator Renzoni
Bruno Carotenuto: Riccardo
José Jaspe: intermediario di Renzoni
Walter Santesso: Teodoro, il giocatore n.8
Nino Vingelli: Carmine, il barbiere
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