L'uomo dell'est
S ulla rotta della cosiddetta Transcontinentale dei ciuchi, da San Francisco a St.Louis in 25 giorni e altrettante notti al prezzo di 200 dollari d'oro pasti compresi, in una remota stazione di posta, il giovane Tom Owens aiuta l'anziano Sam Todd. Figlio del proprietario della compagnia è lì "per imparare il mestiere" ancorché non garbino molto al suo vecchio mentore i suoi modi da damerino sempre ben rasato e profumato: "un uomo deve essere asciutto fuori e bagnato dentro" impreca il buon Sam che ormai dispera di poter insegnare qualcosa al giovane, tantomeno quel mestiere. Al cambio muli della prima diligenza in transito, si viene a sapere da un drappello di soldati che il pericoloso Rafe Zimmerman è evaso di prigione il giorno prima della sua impiccagione e con tre compagni di fuga ha già assaltato una diligenza uccidendone il conducente. Prestare quindi la massima attenzione, mentre per sicurezza i soldati si offrono di scortare la diligenza fino a destino. Il postiglione ritenendo la corsa di lì in avanti pericolosa, decide di far scendere una donna con la sua bambina in quanto non in grado di assicurarne l'incolumità. Partirà con la prossima e nonostante le insistenze, Vinnie Holt, e la piccola Callie son costrette a scendere e ad accomodarsi nella stazione. Poco dopo un uomo arriva solitario mettendo sul chi vive i due addetti, con Tom che gli va incontro mentre Sam col fucile lo tiene sotto tiro. Costui si presenta come vice sceriffo sulle tracce degli evasi per cui viene fatto accomodare senza sospettare che è in realtà uno di loro. L'uomo infatti li sorprende e dà il segnale agli altri tre di seguirlo. Lui è Rafe Zimmerman e conta di depredare la prossima diligenza che sembra trasporti oro dalla California e per farlo deve agire coinvolgendo i due addetti senza per cui destare sospetti al postiglione e all'uomo armato con lui in cassetta. Dei tre compari di Zimmerman, il losco Tevis è assai pericoloso e poco incline a ricevere ordini. Ha messo gli occhi sulla donna che è stata considerata moglie di Tom e non ha esitato a uccidere a sangue freddo il vecchio Sam quando questi aveva tentato di scappare. Ora Tom e Vinnie rinchiusi in una stanza con la piccola vengono liberati soltanto per preparare i pasti e approntare il nuovo tiro di muli per la diligenza in arrivo. Ma l'ennesimo battibecco tra Zimmerman e Tevis, sempre a causa della donna, sfocia nel sangue con quest'ultimo che uccide il capo sparandogli alle spalle. Un altro della banda cerca di sparagli ma lui lo fredda mentre l'ultimo se la dà a gambe. Tom approfittando della confusione si è impossessato di una colt ed ha ingaggiato una sparatoria con Tevis. Questi approfitta del fatto che la piccola Callie stia vagando nei pressi per costringere Tom ad arrendersi se non vuole che spari alla bimba. Gettata la pistola per il giovane sembra sia giunta la fine, ma Vinnie ha preso il fucile ad un morto e con un preciso colpo uccide Tevis. E' la fine di un incubo e la diligenza arriva portandosi appresso il fuggitivo legato come un salame e alla domanda di cosa ci faccia lì il giovane figlio del proprietario, la risposta è scontata: "per imparare il mestiere".
Western teso e inaspettatamente claustrofobico, dove la tensione tipica del thriller prende il sopravvento fino al finale liberatorio in tutti i sensi. Magistralmente diretto dal maestro Henry Hathaway si avvale di due mostri sacri come Tyrone Power e Susan Hayward sorretti da ottimi comprimari tra i quali eccelle Jack Elam capace di dar vita all'ennesimo personaggio psicopatico e crudele.
Rawhide
USA 1951
Regia: Henry Hathaway
Musiche Sol Kaplan
con
Tyrone Power: Tom Owens
Susan Hayward: Vinnie Holt
Edgar Buchanan: Sam Todd
Hugh Marlowe: Rafe Zimmerman
Jack Elam: Tevis
George Tobias: Gratz
Dean Jagger: Yancy
Louis Jean Heydt: Fickert
Jeff Corey: Luke Davis
James Millican: Tex Squires
non accreditata
Judy Ann Dunn: la piccola Callie Holt
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