Il mostro dei cieli
T estando l'efficacia dei nuovi radar a terra, l'Ing.Pilota Mitchell MacAfee al comando del suo aereo si imbatte in volo in quella che per un attimo sembra una gigantesca creatura alata. Non crede ai suoi occhi ma dà immediatamente l'allarme alle basi di terra che al contrario non rilevano alcun segnale sui radar oltre al suo aereo. Ad ogni modo fanno alzare in volo diversi ricognitori i quali non avvistano niente di anormale. Mitchell, ancorché civile e momentaneamente impegnato col suo lavoro per i militari, viene redarguito per procurato allarme dal comandante della base aerea. Non sa spiegarsi l'accaduto in quanto da massimo esperto in radar quella cosa avrebbe dovuto aver lasciato segnali consistenti del suo passaggio. Nemmeno la sua ragazza e collega Sally Caldwell, impegnata con lui nei test sui nuovi radar, sa spiegarsi l'accaduto. Ma quando stanno per accomiatarsi ecco giungere alla base la notizia di un velivolo civile scomparso dai radar con 60 passeggeri e membri dell'equipaggio. Poco prima aveva lanciato un SOS in quanto attaccato da un oggetto volante non identificato. Sembra a questo punto che l'ingegnere non abbia avuto le traveggole e quando un altro aereo viene attaccato e distrutto, non si hanno più dubbi. Su di un volo di rientro negli Stati Uniti, l'ingegnere viene ancora attaccato dalla creatura alata ed è costretto ad un atterraggio di fortuna nei pressi di un casolare dove viene accolto con la ragazza da un agricoltore canadese. Costui, Pierre Broussard, uscendo per il rumore causato dal bestiame in apparenza impaurito, sviene alla vista di quello che, una volta rinvenuto, descrive come un immenso dragone. Una enorme impronta è stata lasciata sul terreno a conferma che trattasi in effetti di una creatura gigantesca. Tornati a Washington concordano il da farsi coi generali dell'aviazione Edward Considine e Van Buskirk, ma le prime squadriglie mandate contro il mostro non ottengono risultati. Esso è invulnerabile a razzi, cannoni e mitraglie per via di una specie di schermo invisibile che lo riveste esternamente e tale anche da farsi scivolare attorno i segnali radar, spiegando quindi il perché non sia tracciato sui monitor. Riesce perfino ad abbattere aerei velocissimi e mangiarsi in volo i poveri piloti che si lanciano coi paracadute. Bisogna trovare un mezzo efficace per eliminarlo, anche ricorrendo alle armi atomiche, in quanto appare ormai evidente che la creatura viene da una galassia remota e sembra decisa a insediarsi sul nostro pianeta visto che intende deporre le sue uova. Consci del rischio che corre l'umanità intera i nostri si ingegnano sul mezzo per bucare lo scudo del mostro ed eliminarlo. C'è poco tempo visto che si è ormai impadronito di New York e sta letteralmente sbriciolando l' Empire State Buildig dopo essercisi appollaiato sopra. Ma ecco che l'ingegno umano ha come sempre il sopravvento e montato un cannoncino di poppa ad un aereo, i nostri lo attirano in mezzo all'oceano e quando sta per ghermirli fanno fuoco con la nuova arma uccidendolo. Un ultimo giro di ricognizione dei nostri festanti nell'osservarlo sparire lentamente e per sempre nelle profondità del mare.
A parte il grottesco uccellaccio che supera abbondantemente il ridicolo, per quei tempi era senz'altro un film che attraeva in virtù di una certa tensione che emanava specie in alcune scene assai ben girate tra i grattacieli cittadini. Anche oggi questo genere di film ha una schiera di affezionati cultori e nonostante effetti speciali non paragonabili agli attuali, riscuotono ancora un certo fascino, specie abbinandoli ad una voce narrante come quella dell'indimenticabile Vittorio Kramer.
The Giant Claw
Stati Uniti 1957
Regia: Fred F. Sears
Musiche Mischa Bakaleinikoff
con
Jeff Morrow: Ing. Mitchell 'Mitch' MacAfee
Mara Corday: Sally Caldwell
Morris Ankrum: Generale Edward Considine
Louis D. Merrill: Pierre Broussard
Edgar Barrier: Dott. Karol Noymann
Robert Shayne: Generale Van Buskirk
Ruell Shayne: Pete
Clark Howat: Maggiore Bergen
Vittorio Kramer: voce narrante
film di noi ragazzi di quegli anni dove la tivù in pratica non esisteva come concorrente del cinema e l'unico svago specie nei paese erano questi film da sala parrocchiale
RispondiEliminabei ricordi