Li chiamavano i tre moschettieri... invece erano quattro
U n pitale d'oro a firma niente meno che di Benvenuto Cellini, donato alla Regina, rischia di creare un caso di stato. Finito inavvertitamente nelle mani di Lord Buckingham, amante della Regina di Francia e tornato da poco in Inghilterra, deve essere recuperato al più presto e riportato a corte dove Sua Maestà dovrà deporre le sue preziose acque onde venire trattate dal cerusico di corte affinché dimostrino la sua gravidanza e la certezza che il Trono di Francia avrà un erede, ancorché il re non si capaciti di come possa essere rimasta incinta sua moglie, dato che non hanno rapporti da anni. Miracoli della pozione di segale cornuta, sussurra soddisfatto il cerusico Galileo, mentre il bieco Cardinal Richelieu, conta di far scoppiare lo scandalo quando la regina non potrà fare la sua graziosa pipì' nel pitale donatole dal Re. Al suo recupero sono stati incaricati i Moschettieri contro i quali il cardinale ha sguinzagliato, per ostacolarli, gli uomini del coriaceo Capitano Lair. Dato che D'Artagnan è felicemente sposato con una cinesina e vive con lei in campagna, gli altri tre passano da lui sperando si unisca a loro. Sono stanchi e delusi dei continui duelli con gli uomini del Cardinale che ormai conoscono ogni loro mossa ed hanno imparato a contrastarli con efficaci contromosse al punto che le scaramucce durano ore e finiscono sempre in parità perché è la stanchezza a prevalere. Ecco allora che il prode D'Artagnan, che ha avuto modo di apprendere le arti marziali orientali, fa capire loro che è tempo di lasciare le spade e imparare il karate. Un intenso allenamento dei nostri ad opera di un valido maestro, fa si che possano brillantemente affrontare i nemici senza più duellare di spada bensì prendendoli a ceffoni e pugni facendo esclusivamente uso delle mani e con grandi risultati. Da Lord Buckingham riprendono il pitale che poi si rivelerà essere falso, ovvero senza la firma del Cellini, in quanto prudentemente il vero era stato consegnato a suoi uomini fidati che viaggiavano sotto le mentite spoglie di saltimbanchi. Anche Lair ne ha uno falso da sostituire a quello che ritiene vero in mano dei Moschettieri, che in uno dei tanto duelli se lo fanno fregare dai suoi uomini che cambiano un falso con un altro falso. Fortunatamente il vero pitale, che noi populisti chiamiamo orinale, riesce ad arrivare sotto le graziose terga della Regina che non riusciva più a trattenerla e fa bella mostra di sé e del suo contenuto davanti alla Corte riunita. Il test predisposto dal bravo Galileo decreta lo stato di gravidanza della sovrana tra il giubilo dei presenti, meno ovviamente quello del Cardinale e soprattutto del Re in quanto il nascituro assomiglierà per forza a Salvatore Baccaro, qui impiegato con immensa sorpresa nel ruolo del famoso ambasciatore inglese Lord Buckingham. Le ancelle reali che sanno della tresca già inorridiscono al pensiero e solo i titoli di coda evitano commenti assai più maliziosi.
Divertente parodia di un classico della letteratura che ha incessantemente fatto la sua apparizione nei vari decenni al cinema, portato sullo schermo con ogni intento dal serio al divertito fino a questo ennesimo e tutto sommato gradevole esempio nostrano. Buoni gli interpreti, i costumi e le scene di azione per un'oretta e mezzo di spensieratezza.
Italia 1973
Regia: Silvio Amadio
Musiche Berto Pisano
con
Luciano Stella: D'Artagnan (accreditato Tony Kendall)
Ettore Manni: Porthos
Stelvio Rosi: Aramis (accreditato Stan Cooper)
Gino Santercole: Athos
Seyna Seyn: Lee Yang
Silvio Spaccesi: Re Luigi XIII
Ivano Staccioli: il Cardinal Richelieu
Lino Coletta: Capitano Lair
Luciana Turina: la Regina
Salvatore Baccaro: Lord Buckingham, amante della regina
Vincenzo Ferro: Galileo
Eva Ricca: Milady
Carla Mancini: Annette, ancella della regina
Consalvo Dell'Arti: Pennington
Orazio Stracuzzi: oste
George Wang: insegnante di karate
Ines Pellegrini: ancella
Sandra Dall: ancella
Macha Erit: ancella
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