Pugni dollari & spinaci
In una improbabile fattoria hippy, Sammy Mannia, coltiva spinaci la sua passione salutista con i quali prepara anche ottime zuppe nel suo ristorante interno. Con lui una corte dei miracoli assortita con ex alienati mentali e fissati di ogni tipo, come il trombettiere che crede sia ancora in atto la Guerra di Secessione Americana. Suo vicino è il losco imprenditore e miliardario Frank Stilo che ha messo gli occhi sul suo terreno dove vuole costruirci un altro grande grattacielo. Sammy non ci sta e seppur oberato di debiti resiste alle pressioni di Frank che nel frattempo ha rastrellato in giro tutti i suoi debiti. Con le numerose cambiali in sue mani intende far sloggiare l'ostico e bizzarro coltivatore con tutta la sua corte dei miracoli. In diverse occasioni i suoi uomini si sono scontrati con quelli di Sammy compresi i due capi che hanno dato il loro nutrito contributo in ceffoni equamente spartiti. Quando sembra però che non ci sia più nulla da fare, ecco che Sammy gioca la carta di suo nipote Jo sfidando Leo Coppola, il forzutissimo campione di Frank. Per Jo fa il tifo anche Carol, la figlia di Frank, di animo ecologista e ben diversa dal padre affarista. L'incontro dal quale dipende tutto finisce però nell'ennesima rissa, dove scatta il piano di un nobile decaduto, il conte Marcantonio Salenti, amico di Sammy, che si finge moribondo per un colpo ricevuto da Frank nella foga di battersi con Sammy. Per scongiurare gravi conseguenze il suo avvocato gli consiglia di transare su due piedi un indennizzo prima che il poveretto possa morire e le volontà del nobile, di unire le due fazioni e produrre insieme gli spinaci, prevalgono per il lieto fine dove tutti, scagnozzi e hippy, sotto la guida di Sammy e Frank inizieranno a lavorare insieme nel campo e Jo e Carol potranno anche coronare il loro sogno d'amore.
Incredibile commediola farsesca che se voleva essere un'operazione commerciale sulla scia del sottogenere in voga alla Hill-Spencer è fallita miseramente, trascinandosi dietro un personaggio top dei fumetti come Braccio di Ferro al quale sciaguratamente si ispira. Poverissimo di contenuti e assente nell'azione, ancorché presenti caratteristi attivi anche col duo accennato, è un film chiaramente riempitivo della programmazione settimanale delle sale in prevalenza di periferia, dove un prodotto del genere magari passava senza attirarsi critiche.
Pugni dollari & spinaci
Italia 1978
Regia: Emimmo Salvi
Musiche Polizzy & Natili
con
Maurizio Arena: Sammy Mannia
Gordon Mitchell: Frank Stilo (accreditato Charles Pendleton)
Sonia Viviani: Carol
Ugo Bologna: conte Marcantonio Salenti
Giacomo Furia: avvocato di Stilo
Faustone Signoretti: frate Candido
Pietro Torrisi: Jo Mannia
Iloosh Khoshabe: Leo Coppola (accreditato Richard Lloyd)
Salvatore Furnari: Golia
Claudio Ruffini: Nelson, il fattorino
e con
Paola Franchi
Sergio Abati
Fortunato Arena (non accreditato)
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