I tromboni di Fra' Diavolo
Nel Regno di Napoli invaso dalle truppe francesi si distingue ormai il solo Frà Diavolo, un bandito che cerca con le sue gesta di resistere ai soprusi dei Francesi per aiutare la popolazione abbandonata a sé stessa da un Re che è scappato via. A dar manforte ai Francesi anche un piccolo contingente italiano della Repubblica Cisalpina al comando del Tenente Ippolito Salimei, Marchese Di Torrebruna in tempo di pace, che ha seguito gli ideali repubblicani portandosi il fido Visigato, suo contadino in tempo di pace ed ora sergente. Ma mentre il primo è un fiero rappresentante di alti valori ed ideali, il secondo è abituato ad intrallazzare e cercare di fregare il padrone appena si volta dall'altra parte. Entrambi finiranno per venire inguaiati trovandosi tra i due fuochi degli invasori e dei fieri resistenti, volgarmente spacciati per banditi. Nel castello del Barone Forzano dove le truppe francesi si sono acquartierate, si svelerà la storia d'amore e il fiero patriottismo della baronessina innamorata del bandito Frà Diavolo. Questi travestitosi da Napoleone, si farà consegnare tutte le armi e le munizioni, fingendone necessità per il suo esercito nei pressi, dallo sprovveduto Tenente Salimei lasciato al comando dal Colonnello francese, uscito con tutte le truppe a dar la caccia al bandito. Al suo rientro scoperto di esser stato giocato fa arrestare i due italiani che baldanzosi per esser stati promossi di grado da Napoleone, stavano pavoneggiandosi con tutti. Generale il Salimei e Capitano il Visigato avevano anche indossato delle sgargianti uniformi prima di venir degradati e condannati ad essere ghigliottinati. Ma un colpo di mano dei banditi, grati per aver avuto le armi da loro ancorché inconsapevoli del raggiro, li libera per arruolarli poi nelle loro fila. Ma mentre il Visigato di natura popolare sembra adattarsi al nuovo ruolo, il Salimei al contrario, non intende abbassarsi a quel livello e cerca di far cadere in trappola il capo svelando ai francesi che intende sposarsi con la baronessina in un convento nelle vicinanze. Ma quando la trappola sta per scattare, ecco che il Salimei si pente e riesce a far sventare la cattura costretto però a sua volta a squagliarsela col fido Visigato ormai invisi da tutti. Anche da quel contadino che gli spara dietro per averli sorpresi a rubar le sue galline in quella che sembra ormai essere la sola e unica via per procurarsi del cibo in quel contesto.
Modesta commedia dal ritmo blando che si poggia soprattutto sulla simpatia dei due protagonisti che formavano una delle coppie più amate del cinema italiano, ma qui non in grado di dare il meglio per una storia non adatta alle loro caratteristiche, tanto che i siparietti tra i due scarseggiano e quel poco non è memorabile.
Modesta commedia dal ritmo blando che si poggia soprattutto sulla simpatia dei due protagonisti che formavano una delle coppie più amate del cinema italiano, ma qui non in grado di dare il meglio per una storia non adatta alle loro caratteristiche, tanto che i siparietti tra i due scarseggiano e quel poco non è memorabile.
I tromboni di Fra' Diavolo
Italia 1962
Regia: Giorgio Simonelli
Musiche Carlo Rustichelli
con
Ugo Tognazzi: sergente Visigato
Raimondo Vianello: Tenente Ippolito Salimei Marchese Di Torrebruna
Francisco Rabal: Michele Pezza detto Frà Diavolo
Jocelyn Lane: Carla
Alberto Bonucci: Tenente Bergere
Moira Orfei: Carmela
Germán Cobos: Colonnello Chamonix
María Cuadra: Cristina Forzano
Fernando Sancho: il brigante Mammone
José Calvo: sergente maggiore Ducaine
Julio Riscal: un ufficiale
Miguel del Castillo: Barone Forzano
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